SAREBBE INACCETTABILE E UNA FORMA DI
NON RISPETTO NEI CONFRONTI DEI TARANTINI
"Arrivati a questo punto non ci si
puo' affidare piu' all'equilibrio e alla saggezza di Bondi e sperare nelle sue
dimissioni: chiediamo a chi l'ha nominato di non farlo rimanere un secondo di
piu' in quella posizione; sarebbe inaccettabile e una forma di non rispetto nei
confronti dei tarantini. Auspico che il premier Letta dia un nuovo incarico
immediatamente". Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli
nel corso di un'intervista a Tiscali Notizie.
"Quella di Bondi è una posizione
semplicemente terrificante, sostenuta purtroppo da un rappresentante dello
Stato visto che e' stato nominato commissario dal Presidente del Consiglio e
che, quindi dovrebbe rappresentare gli interessi della comunità - aggiunge il
leader ecologista -. Noi, comunque avevamo sempre sostenuto che Bondi era in
palese conflitto d'interesse essendo l'ex Amministratore delegato del Gruppo
Ilva".
Le affermazioni contenute nella lettera
di Bondi sono "terrificanti per piu' motivi, in prima istanza perche' e'
le stesse usate dai legali dell’Ilva circa un anno e mezzo fa in sede di
dibattimento presso il Tar di Lecce, per difendere lo stabilimento da una
ordinanza che ne imponeva la chiusura per motivi sanitari - continua -. Bondi
ha usato le stesse identiche argomentazioni degli avvocati dell’azienda, prova
provata che lui ancora oggi ragiona mettendo in risalto gli interessi dell’Ilva
e non quelli della comunità".
"Poi e' gravissima perche' offende
profondamente una citta' martoriata dai morti e umilia coloro che hanno perso
figli e parenti che spesso… non fumavano. Conosco bene la realta' di di quella
citta' per dirlo - conclude Bonelli -. Ci sono del resto due indagini
epidemiologiche, una della Procura di Taranto e una dell’Istituto Superiore di
Sanita' che dimostrano come li' si muore a causa dell’inquinamento da diossina
e da polveri”.
===>Il testo integrale dell'intervista
Roma, 15 luglio 2013