Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA) osservatoriolegnc@libero.it
Ill.mo Sig.
PREFETTO
L’EDILIZIA PUBBLICA … è tra i maggiori DRAMMI di Taranto
Demanio
pubblico… patrimonio pubblico perché di tutti; non nei fatti però !
Non si può risolvere il problema casa solo aumentando la cubatura degli edifici
esistenti, e/o concedendo ai privati aree ed edifici del demanio (atteso che lo
stesso è qualcosa che appartiene a tutti i cittadini, perché formato con le
tasse pagate allo Stato).
Il ricorso ad ogni forma di mutuo soccorso, di comunione di intenti per il
raggiungimento di obiettivi di elevato valore quale appunto “la casa” non può e
non deve essere svilito da inconcepibili colpi di testa… e/o di mano, da parte
di chi, in maniera subdola perché “furbesca” riesce a farla franca, sfuggendo a
controlli, che in verità vengono effettuati molto ma molto di rado, controlli piuttosto
tendenti allo zero.
- Ritenendo inconcepibile evadere e soprattutto “eludere” i controlli che per
legge, e per onestà intellettuale, devono essere effettuati;
- Ritenendo illegale perché iniquo il comportamento di chi ne assume di poco
consoni, pensando di essere più diritto degli altri ed approfittando
dell’assoluta leggerezza con la quale viene esercitato il “controllo” del
patrimonio pubblico;
- Non riuscendo ad ottenere risposte alle tante interrogazioni rivolte a chi di
competenza, chiediamo un intervento
mirato a fare chiarezza per quanto all’:
1 - edilizia sovvenzionata
2 - edilizia convenzionata
A) ……se sia mai possibile per entrambe, come in assoluto silenzioso
disinteresse avviene da anni, procedere ad allegre compravendite e/o
soprattutto cambi di destinazioni d’uso da alloggio ad ufficio.
Insomma se le “Unità Immobiliari” realizzate per sopperire al Disagio Abitativo
degli aventi i requisiti, possano essere fatti oggetto di libero uso e mercato.
B) ……se mai possibile che le Case di Cooperativa possono essere trasformate in
Uffici Professionali o se dette destinazioni devono piuttosto essere allocate
in ambienti ricavati al piano terra… tra i pilotis.
Atteso che notoriamente non si riesce a trovare un’abitazione in affitto a
prezzi decenti, sia giusto perché ammissibile che detti alloggi siano goduti
diversamente da quanto la Legge prevede. C’è chi continua a fingere di non
conoscere la legge 167/62 inerente l’edilizia residenziale pubblica minando ad
ogni piè sospinto tutti i provvedimenti dal punto di vista della legittimità.
A Taranto, come del resto in tutta la Provincia, l’anomala applicazione della
legge 167/62 tradisce i principi ispiratori mirati invece a permettere
l’accesso alla casa di proprietà alle fasce più deboli della popolazione ed a
calmierare i prezzi del mercato immobiliare privato.
La 167/62 nata per agevolare il diritto alla casa dei meno abbienti diviene
così ambito dono per gli speculatori.
Nei Piani della “167” da anni e, in assoluto silenzio, tra l’indifferenza
amministrativa si consumano i peggiori “drammi”.
Nient’altro che speculazioni edilizie mascherate alla men peggio, che eludono
con successo CONTROLLI… semplicemente perché ”NON ESISTONO CONTROLLI”.
Vorrà convenire che l'edilizia residenziale pubblica, fino a prova contraria è
destinata alle famiglie in condizioni economiche modeste.
Interventi
affidati a soggetti pubblici (IACP) e privati (Cooperative Edilizie), che notoriamente
riguardano:
1 -
interventi di edilizia sovvenzionata diretti
alla costruzione di abitazioni e al recupero del patrimonio edilizio degli enti
pubblici;
2 -
interventi di edilizia convenzionata e agevolata diretti alla costruzione di abitazioni e al
recupero del patrimonio edilizio esistente.
Entrambi dunque con l’esclusivo nobile fine di DARE CASE ALLE FAMIGLIE… non già di soddisfare le
indecenti speculazioni di chicchessia… come da sempre avviene.
A nulla
servono paroloni e belle proposte miranti la Legalità.
Condividerà
quanto necessario ed urgente siano i Controlli delle Autorità che trovano
Valore e Risposte se emanati dall’Alto.
Perché dunque NON
CONTROLLARE?
A cosa serve invitare i cittadini a denunciare, quando poi le istituzioni non
intervengono.
Quali risposte dare ad esempio ai residenti dello stabile di
via C. Battisti 167 A
sc. E che dal 2011
protestano e rivendicano il mancato intervento delle istituzioni per il cambio
d’uso da alloggio ad ufficio di una dele unità immobiliari al piano rialzato
del proprio stabile, unità che per quanto riscattata, ha mutato destinazione
d’uso solo al Catasto, non al Comune che di certo… NON AVREBBE PERMESSO DI
MUTARE UN ALLOGGIO IN UFFICIO… almeno fino a quando alta e pressante è la
carenza di alloggi sociali. Ben sapendo quanto detta emergenza sia alta nella
ns. Città.
E’
INCONCEPIBILE CHE ALLOGGI POPOLARI SIANO UTILIZZATI COME UFFICI… QUANDO LE
FAMIGLIE DISPERANO PER TROVARNE UNO IN FITTO… GARANTITO E/O INTEGRATO DAL
COMUNE.
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A tal proposito,
di seguito, per le opportune verifiche che si vorranno disporre,
si invia il testo della Raccomandata che gli inquilini di via C. Battisti
167 A sc.E –TA- hanno inoltrato al Patronato insediato ai
proprietari all’Amministratore Raccomandata cui è seguita la DIFFIDA di uno
studio Legale per conto di chi, ha mutato l’Alloggio in Ufficio.
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Testo Raccomandata inquilini :
I sottoscritti
N.A. – M.G. – G.F. – G.E. - M.V. – DV.G. – L.F. condomini dello stabile sito in
Taranto alla Via C. Battisti 167 A sc.E in ordine all’appartamento di proprietà
dei Sigg. ………. e occupato dal Patronato ……... lamentano quanto segue.
L’immobile di
cui sopra risulta essere occupato dal Patronato Epas ad uso ufficio senza che i
condomini abbiano mai dato il loro assenso al cambio di destinazione d’uso
dell’immobile.
Nessuna
autorizzazione è stata, altresì, data dal Condominio all’affissione della targa
del predetto Patronato sulla proprietà condominiale.
Inoltre i
numerosi utenti del Patronato arrecano notevole disturbo e disagi ai condomini
scriventi, in quanto lasciano il portone aperto e porta, affollano il
pianerottolo anche fumando, lasciano le cicche di sigaretta sul pianerottolo e
nel vano scale, citofonano per farsi aprire il cancello o per chiedere
informazioni, lasciano i passeggini sul pianerottolo intralciandone il
passaggio.
Gli scriventi
invitano, pertanto, i destinatari della presente in indirizzo a porre fine alla
situazione incresciosa testè lamentata.
Resta inteso,
comunque, che in mancanza di un positivo riscontro alla presente, i
sottoscritti si vedranno costretti ad adire la competente Autorità Giudiziaria
per la salvaguardia dei loro diritti. Taranto,
29 giugno 2011
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Testo Diffida studio legale :
In nome e per conto del Patronato rispondo alla Vs, datata
29.06.11, contestandone integralmente il contenuto.
L'attività di Patronato è difatti ivi svolta dagli operatori
preposti senza arrecare disturbo al Condominio e previa adozione di tutte le
misure atte ad evitare qualsiasi turbativa.
Tutte le istanze rappresentate dai Condomini sono state sempre
accolte al fine di garantire a tutti la tranquillità del buon vivere comune.
Tale atteggiamento di doveroso rispetto viene tuttavia
costantemente mal ripagato, invero da uno o due Condomini, attraverso
manifestazione irriguardose di aggressività verbale nei confronti, non solo di
coloro che operano all'interno del Patronato, ma anche degli utenti.
E' di tutta evidenza come tali comportamenti costituiscano fonte
di grave danno economico cagionando l'inevitabile allontanamento e/o sviamento
della Clientela (è stato riferito a più Assistiti che l’attività avrebbe presto
cambiato sede).
Tanto esposto, pur confermando la disponibilità ad un dialogo
sereno e civile nel rispetto delle reciproche esigenze, si diffida chiunque dei
condomini a porre in essere o reiterare comportamenti di tal genere.
In difetto verrà adita l'Autorità Giudiziaria con aggravio di
spese.
avv………… segue firma
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Chiediamo a Lei Eccellenza
l’autorevole intervento che potrebbe richiamare Sindaco ed Amministrazione
tutta, che con l’edilizia sociale non si scherza… è in gioco la dignità di
tanti sfortunati e dell’intera comunità, che null’altro può fare se non
denunciare ed adire le Autorità.
Taranto lì, 19.06.13 presidente
Emma B. CONENNA
Ps.
Per il caso lamentato - via C. Battisti 167 A sc. E –
nessuno ancora è
intervenuto… ed allora ???