"QUELLE RISORSE SIANO LA
GARANZIA CHE LE BONIFICHE SI FARANNO"
LO SCORSO 30 NOVEMBRE VERDI AVEVANO
PRESENTATO ESPOSTO PER CHIEDERE SEQUESTRO
"Il sequestro dei beni della
famiglia Riva è una notizia importantissima per Taranto perché quelle risorse
rappresentano la garanzia che le bonifiche potranno partire davvero". Lo
dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che già lo scorso 30 novembre
aveva presentato un esposto alla Procura di Taranto presso gli uffici di
polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Taranto in cui si chiedeva
l'applicazione dell'articolo 316 del Codice Penale e il relativo sequestro
cautelativo e conservativo dei beni mobili e immobili, titoli dei conti
correnti della Famiglia Riva.
"La bonifica di Taranto è un atto
di giustizia importantissimo non solo per salvare la città dall'inquinamento ma
anche per salvaguardare l'occupazione - continua il leader ecologista -.
Ripulire Taranto dalla diossina e dall'inquinamento rappresenta una opportunità
per dare lavoro agli operai (e non solo) che rischiano di perderlo a causa
della crisi dell'Ilva. Solo con la messa in sicurezza della falda acquifera si
potrebbe dare lavoro a migliaia di persone".
"E' immorale ed intollerabile che
Taranto sia stata prima devastata e depredata dal punto di vista
ambientale e poi abbandonata: il danno procurato alla città non è inferiore a 5
miliardi di euro - conclude Bonelli -. Per Taranto vanno garantite le risorse
per le bonifiche, per l'emergenza sanitaria e il risanamento dell'area: quelle
risorse che il governo Monti non ha voluto destinare ad una città violentata
dall'inquinamento".
Roma, 22 maggio 2013
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Ufficio Stampa
Federazione Verdi