Taranto
ha vissuto una settimana intensissima cominciata domenica 7 Aprile con la
manifestazione a sostegno della Magistratura Tarantina cui hanno aderito,
nonostante il clima non proprio favorevole, circa diecimila cittadini convinti
che la Vita sia un bene supremo da difendere ad ogni costo.
Il
9 Aprile la città ha atteso, con trepidazione e fiducia, la sentenza della
Corte Costituzionale il cui esito, seppur scontato, non ha minato la fiducia
che nutriamo nella nostra Magistratura perché certe che il cammino di legalità
intrapreso sia l’unico percorribile.
Il
14 Aprile circa 34000 tarantini si sono recati alle urne per mettere nero su
bianco cosa chiedono per il futuro di Taranto e ben il 90% si è espresso
favorevolmente alla Chiusura dell'Ilva. Nonostante la scarsa partecipazione e
la strumentalizzazione di chi non attendeva altro che attribuire alla Città di
Taranto quella "vocazione industriale" che da sempre contestiamo, la
nostra voglia di lottare a difesa della Vita e di un futuro diverso non si è
spenta.
Sappiamo
di poter contare non solo sui tarantini che sono andati a votare, ma su tanti
ragazzi fuori sede che chiedono la possibilità di ritornare nella propria città
e contribuire al suo benessere; su tanti cittadini residenti nella provincia di
Taranto (Statte, Massafra, Crispiano) che come noi vivono sulla loro pelle i
danni causati dall’inquinamento industriale e su tanti dipendenti Ilva che
hanno deciso di spezzare le catene del ricatto e della paura.
Ai
politici locali e nazionali, ai sindacati conniventi, a tutti quelli che hanno
esultato in quest’ultima settimana e che vorrebbero vederci sconfitti e arresi,
va il nostro messaggio: NOI NON MOLLIAMO, perchè sempre più convinte che quei
30 mila cittadini che hanno detto SI alla Vita diventeranno sempre più numerosi
e Taranto sarà davvero e finalmente libera!
Il Comitato
Donne per Taranto