A TARANTO SI CONTINUA A MORIRE A CAUSA DELL'INQUINAMENTO
DAL GOVERNO NON UN CENTESIMO PER EMERGENZA SANITARIA E AMBIENTALE
"C'è poco da essere soddisfatti visto che il governo ad oggi
non è stato in grado di spendere nemmeno un centesimo delle risorse stanziate
nel decreto di agosto per affrontare l'emergenza sanitaria e ambientale di
Taranto". Lo dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli replicando al
Presidente del Consiglio Mario Monti che si è detto 'soddisfatto' per la
decisione della Corte Costituzionale sulla legge 'Salva-Ilva'.
"Il governo Monti ha gestito la vicenda di Taranto come se
fosse una drammatica sceneggiata in cui agli annunci non sono mai corrisposti i
fatti come dimostra il fatto che nemmeno un intervento di risanamento sia
ancora stato avviato - continua il leader ecologista -. A Taranto tutto è
esattamente com'era prima che ci fosse il sequestro: in questa città ci si
'ammala' e si 'muore' a causa dell'inquinamento".
"Anzi ad essere precisi una differenza esiste: ora, per
legge, Taranto è una zona franca per chi inquina e a difendere la salute dei
tarantini sono rimasti solo i tarantini - conclude Bonelli -. Per questa
ragione chiediamo ai cittadini di far sentire la propria voce per difendere la
salute e di andare a votare 'Sì' al referendum sull'Ilva che si svolgerà
domenica nonostante il Comune abbia ridotto i seggi del 50%".
Lo rende noto l'Ufficio Stampa dei Verdi