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"Taranto fa ancora l'amore a senso unico?"
mercoledì 10 aprile 2013
lettera aperta al Prof. V. Del Piano
ed invito partecipazione dibattito referendum 14 aprile

da CrispiusSantorius



28 marzo 2013
OGGETTO: Invito partecipazione dibattito referendum 14 aprile

Al professor Vittorio Del Piano,

ho il piacere di inviarLe la nota stampa esplicativa riguardante l’iniziativa editoriale “TARANTO: REALTA’ E PROSPETTIVE” che la Redazione di Jo Tv organizza in occasione della celebrazione dell’imminente referendum (14 aprile 2013) consultivo sulla permanenza o meno dello stabilimento siderurgico.
Considerato che Lei è stato socio dell’Università Popolare Jonica negli anni 60 e, negli anni 70, insieme a Piero Lacaita, Arturo Tuzzi, Giuseppe Albenzio, Franco De Feis, Enzo Salomone, Marcello Zingarelli, fondatore della cooperativa culturale Punto Zero, per introdurre a Taranto la cultura moderna nell’arte e non solo, le cui azioni concrete hanno lasciato un segno, almeno nella parte più sensibile della società tarantina, non può sottrarsi, visto il suo lungo impegno, dall’intervenire nel dibattito in corso a seguito della prossima celebrazione del referendum di cui sopra.
Molte sono state le iniziative che la cooperativa ha messo in piedi grazie al suo impegno e/o vi ha collaborato attivamente e proficuamente come la mostra-documento Maricoltura a Taranto: com’era e com’è, con cartella-catalogo, in coedizione con la Camera di Commercio, a tiratura numerata da 1 a 500- 16 tavole formato 50x70 cm con servizi e ristampe fotografici di Michele Del Vecchio, Ciro De Vincentis, Gianmario Giannico, di Attilio Cerruti (primo direttore dell’Istituto Talassografico C.R.N.) e Francesco Troilo (per due volte sindaco di Taranto). Il manifesto e l’opuscolo di invito è stata opera Sua.
Un documento etnografico esaustivo sulla storia della mitilicoltura e dell’ostricoltura tarantina. La cartella-documento ebbe grande successo popolare e fu inviata su disposizione dell’allora Presidente della Camera di Commercio Paolo Sala alle biblioteche delle facoltà universitarie di Biologia Marina e, per i suoi contenuti di valore scientifico e storico, apprezzata dagli studiosi.
La contezza del precipitare della questione ambientale a Taranto si fece strada allorché l’Amministrazione provinciale di Taranto - Assessorato all’Igiene e Sanità, diretto da Antonio Tripaldi, sollecitato da Italia Nostra, Punto Zero e Università Popolare Jonica - organizzò un convegno di studi sul tema Inquinamento ambientale e salute pubblica in data 27 e 28 aprile 1971 nel salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale. Al convegno, i cui atti furono pubblicati a cura dell’Amministrazione provinciale, parteciparono esperti, manager, amministratori, sindacalisti ed esponenti dell’associazionismo ambientalista, tra i quali Antonio Rizzo, Carlo Marchese, Gianni Usvardi, Sottosegretario di Stato al Turismo, Nunzio Leone, presidente del club Il Galeso, e Filippo Di Lorenzo. Quest’ultimo, presentando l’ordine del giorno per la salvaguardia del fiume Galeso a nome di Italia Nostra, Club Europa e Università Popolare Jonica, affermò: «Ora se non fosse stato per l’efficacia dell’opuscolo-documento riportante la lectio magistralis di Giorgio Nebbia, Progresso merceologico e Progresso Umano, distribuito in città e approntato dall’Amministrazione provinciale, curato da Del Piano e arricchito da un servizio fotografico scioccante, che hanno centrato la sensibilità collettiva, oggi non avremmo questa nutrita presenza, segno evidente che l’argomento si è fatta strada nella pubblica opinione.» Uno dei passaggi della relazione del professor Nebbia così recitava: «Da alcuni mesi a questa parte la denuncia dell’uso irrazionale del territorio e delle risorse naturali, la scoperta dei guasti dell’ambiente, congestione urbana, hanno dato vita ad un movimento di opinione pubblica, ad una collera collettiva, come se la grande massa degli italiani si svegliasse dentro un incubo».

Profetiche e sagge parole! Se già allora, con solerzia, competenza e impegnando uomini e mezzi adeguati, fossimo corsi ai ripari, oggi non ci troveremmo nell’attuale, incancrenita, drammatica, intricata e complessa situazione.

A testimonianza del Suo costante impegno, la sua partecipazione alla manifestazione artistica “TARANTO: PER UN’INDUSTRIALIZZAZIONE UMANA”, promossa da Italia Nostra, Punto Zero, Università Popolare Jonica e UIL-Beni Culturli, assieme a Veniero De Giorgi e Franco Gelli, coordinata da Franco Sossi, Antonio Rizzo e Temistocle Scalinci.
Impressi nella memoria di molti sono state le due installazioni “choc” in Piazza della Vittoria: la Sua “Taranto fa l’amore a senso unico” e quella di Veniero de Giorgi. Fu quello il momento di maggiore sensibilità collettiva , provocata dall’azione feconda dell’arte, che, come al solito, lo dice prima e lo dice meglio!
E’ arrivato il momento di in modo aleatorio e sciatto, omettendo di considerare che la nostra realtà ha ancora dei punti di forza, e su questi bisogna costruire il nuovo. Il grande polo industriale tarantino, nato su vecchio modello oggi non più compatibile con la sensibilità montante sulle questioni ambientali, va superato senza essere liquidato. Non è più tempo di ventilare ricette miracolistiche e semplificate, mentre invece bisogna ripartire dai punti di forza per puntellarli e, soprattutto, rinnovarli radicalmente. E’ tempo di finirla con quanti pensano che sia meglio azzerare e cominciare tutto da capo, cioè pretendere di rinnovarsi nel senso della Storia, ma autodistruggendosi. Proprio quello che è successo a Bagnoli (Napoli), come raccontato nel romanzo “La Dismissione” di Ermanno Rea, in cui, in un’atmosfera struggente, si descrivono le operazioni di smantellamento, pezzo dopo pezzo, dello stabilimento siderurgico per trasferirlo in Cina. Così, mentre “L’Impero di Mezzo” è divenuto leader mondiale del settore, Bagnoli è rimasto cimitero industriale.
Alla luce di quanto ricordato sopra, Le chiedo un Suo qualificato intervento, che, essendo frutto di una attiva militanza e di un impegno culturale personale corroborato da un’esperienza collettiva sulle questioni ambientali, sicuramente sarà molto utile perché ancora una volta si possa diradare la pesante caligine che ci avviluppa da anni. Per l’intervento potrà scegliere di partecipare alle tavole rotonde di persona negli studi di Jo Tv in via Niceforo Foca, o con intervento scritto per via e-mail oppure in videoconferenza.
Fiducioso di un Suo positivo riscontro, colgo l’occasione di porgerLe cordiali saluti.

Angelo Candelli – editore di Jo Tv
angelocandelli@me.com



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