Domani ore 18.30 assemblea a Taranto al Centro Magna Grecia
in via Zara 121.
Domani assemblea pubblica rivolta ai cittadini che hanno partecipato al corteo
del 15 dicembre.
Sara' un'assemblea senza sigle (non e' promossa da PeaceLink); e' invece
un'autoconvocazione ed e' finalizzata a riprendere i contatti fra tutti i
gruppi e i cittadini che hanno promosso e organizzato l'imponente
manifestazione del 15 dicembre, in cui e' stato contestato il governo e chi lo
ha sostenuto nella sciagurata scelta di far passare il cosiddetto "decreto
Salva-Ilva", convertendolo in legge.
Il cosiddetto "Salva-Ilva" va fermato anche perche' nella sua
formulazione blocca tutte le procure d'Italia che volessero intervenire in
situazioni di pericolo simili a quella di Taranto.
La lotta di Taranto e' pertanto nazionale ed emblematica di tutte le citta'
inquinate.
Occorre riprendere la mobilitazione, anche alla luce anche del nuovo contesto
post-elezioni. Occorre mobilitarsi in modo che i provvedimenti di Clini -
adottati con il governo Monti e con la complicita' trasversale di tanti
parlamentari - siano spazzati via uno dopo l'altro, a partire dal cosiddetto
"Salva-Ilva".
Uno Tsunami anti-Clini: questo deve avvenire partendo da Taranto e con
l'alleanza di tutte le citta' inquinate.
Ora va azzerato tutto quello che e' stato fatto contro la volonta' del popolo
italiano e contro la volonta' espressa dai tarantini nella imponente
manifestazione del 15 dicembre, quella di Taranto Libera.
Occorre una forte e dignitosa riappropriazione della sovranita' popolare.
Taranto deve diventare l'emblema di una lotta nazionale di liberazione
dall'inquinamento, dagli inquinatori e dai loro alleati politici.
Lo tsunami politico di questi giorni deve spazzare via tutto quello che e'
stato fatto in campo ambientale dal Ministro Clini contro la nostra volonta'.
E' il momento di agire, di mettere da parte ogni divisione e di unirci per
vincere nella difficile lotta per la salute, per un lavoro pulito e contro
l'inquinamento che ha devastato sia la citta' sia la moralita' stessa della
politica, come dimostrano le intercettazioni telefoniche della Procura di
Taranto sui cellulari di parlamentari e amministratori.
A noi tutti spetta dare un forte segnale di iniziativa e di sostegno alla
magistratura in un momento in cui la Corte Costituzionale sta vagliando la
cosiddetta legge "Salva Ilva" in vista del pronunciamento si
costituzionalita' del 9 aprile.
A noi tutti spetta prenderci una giusta e civile rivincita contro la
malapolitica e gli inquinatori, perche' Taranto sia libera, finalmente libera.
Alessandro Marescotti
www.peacelink.it