Comitato 16 Novembre Onlus
Associazione
Malati S.L.A. e Malattie altamente invalidanti
Presidente:
Laura Flamini
Alla
Direzione Generale della Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia
e p. c. Al Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Raffaele Guariniello
LORO SEDI
Spett.le Direzione,
Formulo
la presente in nome e per conto del Comitato 16 Novembre Onlus, Associazione
per la S.L.A. e le patologie altamente invalidanti.
Nel
2010 abbiamo chiesto al Dott. Melazzini, affetto da S.L.A. (Sclerosi Laterale
Amiotrofica), visti gli evidentissimi miglioramenti del suo stato di salute,
cosa avesse fatto per riprendere funzionalità ormai perdute, facoltà a
tutt'oggi purtroppo ancora negata a qualunque ammalato di SLA.
Il
Dott. Melazzini ci ha comunicato di essersi sottoposto ad un trapianto di
staminali autologhe presso la Loro struttura, di cui era primario oncologo del
Day Hospital, firmando più liberatorie di quanti referti abbia mai firmato
nella sua carriera professionale. (Si allega la domanda e la risposta del Dott.
Melazzini).
Per
quanto ci è dato conoscere in Italia, ancora oggi, non è possibile effettuare
un trapianto che non sia stato sottoposto all'approvazione dell'ISS.
Ogni
giorno ci interfacciamo con i medici che inneggiano alla prudenza ed al
rispetto delle regole civili, etiche e professionali, quelle regole che
impediscono loro di prescriverci, o anche solo consigliarci, rimedi la cui
sicurezza ed efficacia non sia documentata, e regolarmente e scientificamente
testata.
La
legge italiana dispone che è necessario organizzare una sperimentazione che
testi e verifichi gli effetti sui malati con qualunque patologia: questo
richiede tempo, anni, risorse, diversi malati volontari, decine di medici,
ricercatori, centri qualificati che seguano un protocollo approvato da una
serie di agenzie che ne verifichino la qualità.
Tutto
questo iter, tuttavia, per sua diretta ammissione, non è stato seguito dal
Dott. Melazzini che ha potuto sottoporsi a tale sperimentazione senza doversi
attenere ai vincoli dettati per tutti gli altri ammalati.
Tutto
ciò avrebbe avuto un senso se, al manifestarsi dei primi segnali di
miglioramento, (si parla di pochi mesi), ci fosse stata una pubblica
dichiarazione sulla terapia provata e una conseguente richiesta di validarla.
Così
non è stato. La dichiarazione allegata risale, ripetiamo, solo al 2010.
Prima
di essa, il Dott. Melazzini aveva salutato gli ammalati di SLA che
rappresentava, in quanto Presidente dell'Associazione AISLA, dicendo loro che i
suoi ritrovati movimenti erano dovuti all' “adrenalina” che aveva in circolo.
Ma il trapianto risale ad anni prima, molto prima del 2010.
E ci
sono voluti ben 6 (?) anni prima che due soli pazienti fossero arruolati in un
trial del quale ancora non si conoscono gli esiti.
C'è
molta poca chiarezza in tutto ciò e riteniamo che, per farla e per dare
risposte a tutti gli ammalati che la chiedono, si debba partire dalla Loro
struttura, luogo in cui il trapianto è stato possibile, documentando
ufficialmente tempo, modalità ed autorizzazione all'esecuzione dell'intervento,
che non può essere stato realizzato dal Dott. Melazzini in solitudine.
Attendiamo,
per quanto sin qui enunciato, di conoscere la Loro risposta in merito,
comunicando, altresì, che entro 10 gg dalla presente provvederemo a sporgere
formale denuncia.
Distinti
saluti.
Laura
Flamini
Presidente
COMITATO 16 NOVEMBRE ONLUS
All.ti:
1. Lettera
al Dott. Melazzini
2. Risposta
del Dott. Melazzini
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