Il Comitato Donne per
Taranto, rappresentato da Balestra Rosella e Fersini Simona, ha incontrato oggi
il garante del Governo per il monitoraggio delle prescrizioni
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ILVA.
Pur non riconoscendo la sua figura in quanto prevista da un Decreto che
riteniamo anti-costituzionale e "garante" di un AIA che noi abbiamo
sempre contestato e rigettato e per la quale chiediamo ancora a gran voce
l'immediata Revoca, il nostro incontro era finalizzato a fargli conoscere
apertamente le nostre posizioni di totale sfiducia nei confronti del Governo e
delle scelte compiute fino ad oggi e il non accoglimento di una Bonifica che
esuli dalla "chiusura" della Fonte inquinante.
Abbiamo evidenziato più volte la nostra vigile attenzione rispetto al suo
operato considerandolo, fin da ora, responsabile non solo di altre Vite Umane
distrutte ma anche dello spreco di soldi pubblici.
Portatrici di istanze di tanti cittadini abbiamo chiesto che tali incontri
vengano svolti, da questo momento in poi, coinvolgendo tutta la cittadinanza,
attraverso assemblee pubbliche, e non solo con i rappresentanti delle
associazioni.
E' stata infine consegnata oltre al documento del Comitato, una lettera
elaborata e firmata da 54 cittadini con la proposta di creare a Taranto un
"centro di ricerche e di
eccellenza Nazionale per le Bonifiche".
Riteniamo che questo incontro sia stato proficuo anzitutto per aver fatto
comprendere al Garante che questa è una città “viva” che non ha più alcuna
intenzione di sottostare ai ricatti e ai soprusi, una Città che gli starà con
il fiato sul collo e che non permetterà più a nessuno di giocare con i suoi
Diritti.
Questa la lettera consegnata, dal garante firmata per presa visione, che racchiude
i nostri punti:
Comitato
Donne per Taranto
donnepertaranto@libero.it
donnepertaranto@pec.it
tel. 328 9030635
Al dott. Vitaliano
Esposito
Garante del Governo per il monitoraggio delle prescrizioni
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’ILVA
Oggetto: incontro e chiarimenti circa la posizione del
Comitato Donne per Taranto
Il Comitato Donne per
Taranto, pur non riconoscendo la figura del Garante in quanto prevista da un
decreto che riteniamo anti-costituzionale e posta a garanzia di
un’Autorizzazione Integrata Ambientale che abbiamo sempre rigettato e per la
quale continuiamo a chiedere l’immediata revoca, ha accettato l’invito ad
incontrare il dott. Esposito Vitaliano come da lui richiesto al fine di
evidenziare la nostra posizione.
Sappiamo benissimo che
il Garante, ha l’obbligo di incontrare i rappresentanti delle Associazioni e
dei Comitati non solo per tutelarsi rispetto alla Convenzione di Aarhus, ma
anche perché previsto dall’articolo 3 dello stesso decreto.
Dovendoci, pertanto, nostro malgrado, confrontare con scelte di un Governo che continua
a decidere sulla testa di noi tarantini sottolineiamo i seguenti punti
chiedendo al dott. Vitaliano di sottoscrivere per presa visione:
Ø Chiediamo
anzitutto che il Garante informi dettagliatamente e direttamente la cittadinanza
di Taranto, e non solo i rappresentanti delle associazioni e dei comitati, con
assemblee pubbliche trimestrali. Questo Comitato lo riterrà responsabile in
sede penale e civile di qualsiasi omissione e/o inadempienza che viola le norme
di diritto ambientale e di danno alla salute.
Ø Rigettiamo
con forza il piano-bonifica lanciato dal Ministro Clini che prevede
l’evacuazione del Quartiere Tamburi arrecando un ulteriore danno ai cittadini
vittime di un sistema che per anni li ha scippati dei Diritti inalienabili
sanciti dalla stessa Costituzione; pretendiamo, piuttosto, misure che vadano
nella direzione di un reale cambiamento e miglioramento della qualità della
vita dello stesso Quartiere e azioni forti sia contro chi continua ad inquinare
impunemente sia contro chi ha omesso i controlli necessari a salvaguardare la
salute di un’intera comunità.
Ø Chiediamo
che il dott. Esposito si attivi per il fermo immediato della “fonte inquinante”
al fine di evitare un inutile spreco di risorse pubbliche, di tempo e ciò che è
peggio di Vite Umane; siamo ben consapevoli che nessuna bonifica potrà mai essere
efficace prescindendo dalla chiusura del “rubinetto” che continua a versare
veleni. A tale riguardo riterremo il Garante responsabile in sede penale di
ogni inefficienza, di ogni spreco di soldi pubblici e di ogni misura atta a non
tutelare la nostra incolumità, la nostra economia, la nostra Terra e il nostro
Mare.
Ø Riteniamo
che affermare che il SIN di Taranto resterebbe senza bonifica nel momento in
cui gli impianti super-inquinanti dell'Ilva chiudessero, come da noi sempre
richiesto, perché realisticamente non ambientalizzabili, sia un atteggiamento
minatorio e ricattatorio frutto di una linea governativa indirizzata a tutelare
inquinatori e banchieri e non già la Salute di chi in questo SIN ci vive.
Ø Concludiamo
ribadendo che noi non ci fidiamo di un Governo che fino ad oggi nulla di
concreto ha fatto per tutelarci e che anche a livello Nazionale non si pone
nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, avendo, tra le tante cose,
prescritto con decreto n° 7, in
data 11 gennaio, il declassamento di ben 18 siti di
Bonifica di Interesse Nazionale a Siti di Interesse Regionale a causa della
mancanza di risorse finanziarie.
Da oggi in avanti, pertanto,
la nostra attenzione sarà ancora più alta e vigile perché vogliamo continuare a
tutelare con ogni mezzo una città che finora ha solo subito a scapito non solo
della Salute e della Vita, ma anche a danno di una Economia letteralmente
distrutta da un’industria inquinante e da scelte scellerate di chi fino ad oggi
ha fatto il gioco dei Poteri forti.
Taranto, 15 febbraio
2013
Per il Comitato Donne per Taranto
Dott.ssa Balestra Rosella ___________________________
Dott.ssa Fersini Simona____________________________
Per Presa Visione
Dott. Esposito Vitaliano
____________________________________
"non
un altro bambino, non un altro abitante di questa sfortunata città, non un
altro lavoratore dell’ILVA, abbia ancora ad ammalarsi o a morire o ad essere
comunque esposto a tali pericoli, a causa delle emissioni tossiche del
siderurgico"
(GIP Patrizia Todisco - ordinanza di sequestro)