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Il Comitato 16 Novembre incontra il candidato Premier Ingroia
giovedì 14 febbraio 2013

da comitato16novembre@gmail.com




Comitato 16 Novembre Onlus

Associazione Malati S.L.A. e Malattie altamente invalidanti

Presidente: Laura Flamini

 

 

Il Comitato 16 Novembre incontra il candidato Premier Ingroia.

Il 21 febbraio 2013 il candidato Premier Ingroia incontrerà il Comitato 16 Novembre Onlus presso la sede sita in Monserrato (CA), via Nerva 20 alle ore 12-14. Durante l'incontro ci sarà una conferenza stampa.

Il Comitato 16 Novembre ha trasmesso a tutti i candidati Premier e Leader di partito un programma per il sociale da 3 miliardi con relativa copertura.

Il solo Antonio Ingroia ha risposto con una lettera condividendo nella sostanza il programma del Comitato 16 Novembre.

Ci sembra doveroso ricordare che il Comitato 16 Novembre, con altre piccole associazioni, è stato protagonista di ben 5 presidi a Roma e scioperi della fame drammatici, che hanno portato ben 315 milioni per il fondo non autosufficienza e 300 milioni per il fondo politiche sociali.

L'augurio è che altri candidati Premier rispondano e vogliano incontrarci. I disabili vogliono capire chi farà una politica che riporti le politiche sociali almeno ai livelli del 2009, 2.700 milioni, azzerati da governo Berlusconi.

In ogni caso ad aprile saremo a Roma davanti ad un ministero per verificare gli impegni, qualunque governo ci sia, vogliamo dentro il parlamento Onorevoli che sostengono le nostre battaglie.

Monserrato, 14 febbraio 2013

Il segretario

Salvatore Usala

 

Comitato 16 Novembre Onlus - Via Nerva n. 20 - 09042 Monserrato (CA)

Tel. 070562600 – Fax 0709199321

E-mail comitato16novembre@gmail.com - Sito web www.comitato16novembre.org

Codice Fiscale 92188620923

C/C presso Banca Prossima - Codice IBAN IT37 F033 5901 6001 0000 0065 238

 


******************************
LETTERA AL CANDIDATO PREMIER INGROIA


******************************
RISPOSTA DEL CANDIDATO PREMIER INGROIA AI MALATI SLA


Roma, 5 febbraio 2013

Roma, 5 febbraio 2013

 

 

Al Comitato 16 Novembre

 

 

Carissimi amici del “Comitato 16 Novembre”,

ho ricevuto la vostra lettera e vi ringrazio per l’occasione di riflettere e di rispondervi su un tema così importante. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli incontrati, avete portato avanti la vostra battaglia in difesa dei diritti scritti nella nostra Carta, come quello alla salute e all’assistenza, e calpestati in questi anni di malgoverno. La vostra battaglia per ottenere maggiori risorse per la non autosufficienza ha portato dei risultati concreti, costringendo il governo centrale a stanziare prima 100 milioni di euro e poi altri 275 quest’anno. Certo cifre ancora insufficienti a garantire un adeguato sistema di servizi e prestazioni, soprattutto nell’ambito dei disabili gravissimi, ma comunque sempre ‘qualcosa’ rispetto al ‘niente’ di tante battaglie non fatte da altre organizzazioni più grandi di voi. La vostra è una ‘rivoluzione civile’, che dimostra ancora una volta che la lotta alla fine paga.

 

Fatta questa doverosa premessa, vi assicuro che la vostra battaglia è anche la nostra battaglia. Come potete leggere anche sul nostro programma elettorale, noi siamo per invertire la folle tendenza dei tagli al sociale, per rilanciare un sistema di welfare pubblico e universalistico, l’unico in grado di rispondere ai bisogni, vecchi e nuovi, della cittadinanza. Noi siamo per definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali al fine di rendere esigibili diritti e servizi uniformemente su tutto il territorio nazionale. Siamo per rifinanziare il fondo nazionale per le politiche sociali portandolo a 1000 milioni di euro nel 2013 e progressivamente negli anni successivi fino alla dotazione adeguata a finanziare i livelli essenziali di cui sopra. Siamo per definire un Piano nazionale sulla non autosufficienza dotandolo di risorse non inferiori a 1500 milioni di euro. Il piano deve prevedere interventi e prestazioni destinati prevalentemente alle disabilità gravissime, come la Sla, e devono favorire maggiore integrazione socio-sanitaria, la de-istituzionalizzazione e l’assistenza domiciliare, nell’ambito di progetti personalizzati definiti con la partecipazione attiva dei caregiver e dei familiari. In questo modo, come giustamente anche voi affermate, si risparmierebbero tante risorse per sostenere e mantenere l’inclusione sociale delle persone non autosufficienti.

 

Noi crediamo fortemente che le risorse per il sociale siano un investimento per il futuro e non un costo da tagliare. A differenza di altri, noi riteniamo più giusto e utile finanziare il sociale che le banche o i cacciabombardieri F35. Noi ci assumiamo l’impegno perché il sociale torni al centro dell’agenda politica nazionale e una volta in parlamento sarà tra le nostre priorità di lavoro politico. Non permetteremo più a nessuno di prendere in giro persone che soffrono facendo false promesse. 

 

Un caro saluto, Antonio Ingroia





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