Dopo
il comunicato di ieri (http://lists.peacelink.it/news/2013/01/msg00015.html)
in cui rivolgevamo alla Regione Puglia domande in merito alle misure
cautelative da prendere perché le uova non vengano contaminate dalla diossina e
affinché la popolazione sia anche informata dei rischi di contaminazione delle
lumache e della cacciagione nelle aree contaminate, riceviamo dalla dottoressa
Annamaria Moschetti, nota pediatra attenta a tali problematiche, la
documentazione che alleghiamo.
Essa
conferma le nostre preoccupazioni.
Dalla
documentazione ricevuta risulta che quanto segnalato da PeaceLink ha un
effettivo fondamento e una effettiva giustificazione in quanti i servizi
veterinari della ASL si stanno attivando per segnalare ai sindaci di Taranto e
provincia il rischio diossina, e questo è probabilmente frutto delle
segnalazioni da noi fatte in passato
(si veda http://lists.peacelink.it/news/2012/10/msg00009.html).
Sulla
base di una informativa dei servizi veterinari della ASL di Taranto, il sindaco
di Palagiano ha emanato una comunicazione ufficiale con cui si informa che è
sconsigliabile raccogliere lumache in terreni incolti, che è da evitare la
caccia di fauna selvatica e che l'allevamento di galline ovaiole da cortile per
l'autoconsumo "deve essere attuato con rigorose cautele".
Tutto
questo in relazione alla prevenzione del rischio di contaminazione degli
alimenti di origina animale da diossine e PCB, come richiesto dal dott. Teodoro
Ripa, del Dipartimento di Prevenzione, Servizi Veterinari ASL Taranto.
Chiediamo
che tale comunicazione venga emanata anche dai sindaci di Crispiano, Martina
Franca, Massafra, Monteiasi, Statte e - soprattutto - dal sindaco di Taranto,
alla cui attenzione è indirizzata l'informativa del dott. Ripa.
Occorre
dare a questa comunicazione ampia ed effettiva diffusione, dato che attualmente
l'opinione pubblica non ne sa niente e che siamo venuti a conoscenza di tale
documentazione solo grazie alla pediatra Annamaria Moschetti.
Alessandro
Marescotti
Presidente
di PeaceLink