IMMORALE ED INCIVILE CHE GOVERNO NON
ABBIA SPESO UN EURO DEL DECRETO DI AGOSTO
CHIEDIAMO A MONTI QUANTE VITE UMANEVALE
UNA TONNELLATA DI ACCIAO?
"A Bersani che chiede che si
applichi una legge nettamente incostituzionale domando: perché negli ultimi
dieci anni nessuno ha chiessto che si applicasse la legge per difendere la
salute dei cittadini di Taranto?". Lo dichiara il Presidente dei Verdi
Angelo Bonelli candidato nelle liste Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia che
aggiunge: "E' immorale e incivile che nemmeno un euro dei soldi promessi
da Monti nel decreto dello scorso agosto siano stati spesi per Taranto. Questo
è il segnale inequivocabile che Taranto e i cittadini che si ammalano e muoiono
a causa dell'inquinamento sono stati letteralmente truffati dal governo che non
solo ha destinato solo pochi spiccioli per una bonifica parziale ma che ad oggi
non è stato in grado di impiegare nemmeno quello che era stato stanziato".
"Nel frattempo nulla si è fatto per
mettere l'azienda di fronte alle sue responsabilità: ossia avviare
immediatamente la bonifica ambientale come prevede la legge - spiega il leader
ecologista -. Anzi si è scelto di mettere davanti alle ragioni della salute di
chi si ammala e muore a causa dell'inquinamento quelle della produzione . A
Monti e a tutti quelli che oggi vogliono bloccare l'azione dei magistrati
chiediamo: quante vite umane vale una tonnellata di acciaio?".
"Per riscrivere il futuro di una
città messa in ginocchio dall'inquinamento è necessario individuare un percorso
di conversione industriale perché l'area a caldo è incompatibile con la città e
la tutela della salute e della vita. Le alternative per non costringere le
persone a scegliere tra lavoro e salute esistono: proponiamo l'istituzione di
una No-Tax area per favorire investimenti in aziende innovative come è avvenuto
a Pittsburgh e Bilbao - conclude Bonelli -. Chiediamo un intervento come quello
fatto nel bacino carbonifero della Ruhr in Germania. Vogliamo che i cittadini e
i lavoratori di Taranto non debbano più scegliere tra la salute e lo
stipendio".
Roma, 20 gennaio 2013
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Ufficio Stampa Federazione dei Verdi