Consiglio Regionale
della Puglia
Il
Consigliere Dr. Patrizio Mazza
Difficile metabolizzare il teatrino messo in
piedi dalla ragion di Stato che sceglie di andare a braccetto con ILVA FIRE
invece che coadiuvare l’operato della Magistratura, facendo piena luce sul
dramma di cittadini e lavoratori ILVA dell’area ionica.
La salvaguardia dell’occupazione
nell’immediato presente, legata agli stipendi di febbraio, a quanto pare resta “il
problema” privilegiato dal Governo, persino durante un vertice d’urgenza, rispetto,
invece, alla tutela del bene vita e salute, ai diritti primari e all’applicazione
dei principi Costituzionali e normativi, quindi anche della tutela del lavoro
secondo legge e come del resto la magistratura ha indicato in tutti i suoi atti.
Ad oggi ILVA non ha presentato alcun piano
industriale per prospettare un futuro aziendale, ma questo le Istituzioni ai
media ed agli italiani che li hanno guardati non lo dicono, Riva ed i vertici
aziendali sono agli arresti mentre Fabio Riva è ancora latitante, ed agli
italiani non lo dicono, che Riva Fire ha debiti finanziari, specie con le
banche rappresentate nel vertice da Monti ed il suo ministro Passera non lo
dicono, eppure i colpevoli di omissioni ed azioni sbagliate erano lì presenti
di fronte alla nazione con accanto Ferrante per ILVA invece che tenere accanto la
magistratura ionica.
Le istituzioni che nel corso degli anni
avrebbero dovuto con i sindacati provvedere all’applicazione dei vari accordi
di programma siglati con l’azienda, quindi Clini, Vendola, CGL, CISL, e UIL e
via dicendo erano tutti presenti al vertice d’urgenza a Palazzo Chigi per
tutelare agli occhi dell’Italia il loro colpevole coinvolgimento, ma ripeto solo
quello.
Eppure nel 2008 quando a nome dell’AIL per i
bambini di Taranto parlai con Vendola e descrissi la situazione sanitaria della
popolazione tante cose si potevano fare per non arrivare al punto in cui siamo
e soprattutto per non vederlo con la testa nascosta sotto la sabbia.
La produzione dell’acciaio non è più il futuro
del Paese perché le potenze mondiali già ledono il mercato europeo, figuriamoci
in cosa può competere un’azienda che fino ad oggi non ha investito su sé stessa
per non essere fuori legge, e soprattutto per dare garanzie ai lavoratori.
Le banche e quindi il Governo sono sempre
stati dietro le lobbies delle scelte scriteriate: dal petrolio, ai rifiuti,
alle opere mastodontiche ed inutili, ed ora l’eolico ed il fotovoltaico
selvaggio.
Mi dissocio da queste istituzioni e sono
profondamente vicino e solidale con i magistrati che silenziosamente e
coraggiosamente hanno fatto luce su una questione così delicata e complicata, sono
vicino alla Procura di Taranto lasciata inerme e colpevolizzata ingiustamente
da chiunque colpevolmente coinvolto nel disastro.
Siamo ai paradossi ormai perché si dà ancora fiato
a chi delinque e si toglie invece vigore ed ascolto a chi col suo operato dà
certezza e sicurezza del vivere civile, secondo principi di legge.
Dr. Patrizio Mazza
Consigliere regionale della Puglia