ILVA: BONELLI, DOVE SONO GARANTE E
COMMISSARIO BONIFICHE? CHI CONTROLLA AZIENDA?
I MAGISTRATI DI TARANTO HANNO RAGIONE. IL DECRETO SALVA-ILVA E' CONTRO OGNI PRINCIPIO UE
"Il governo Monti attraverso
l'operato del ministro del (non) ambiente Clini ha ingannato i cittadini".
Lo dichiara il Presidente dei Verdi che aggiunge: "Lo scorso 8 agosto il
governo ha emanato un decreto che assegnava delle risorse (pochissime) per
cominciare le opere di bonifica, principalmente nel quartiere Tamburi: si
trattava di 119 milioni che potevano essere spesi attraverso al nomina di un
commissario. Da agosto ad oggi il governo non ha ancora provveduto alla nomina
di tale commissario".
"Ma c'è di più. Lo scorso 2
dicembre sempre il governo Monti con un decreto incostituzionale che ha
commissariato la magistratura tarantina ha sospeso l'efficacia delle leggi in
materia di tutela sanitaria e ambientale a Taranto - continua Bonelli -.
L'articolo 3 comma 4 di quel decreto prevede l'istituzione di un Garante che
dovrebbe controllare se quanto previsto dal decreto è applicato come ad esempio
i controlli sull'applicazione dell'Aia (autorizzazione integrata ambientale) e
sui valori delle emissioni inquinanti emissioni inquinanti. Visto che ad oggi
il governo non ha nominato questo Garante, chi controlla l'azienda? Chi
controlla i veleni e i rischi per la salute dei cittadini?".
Quello che denunciamo è la dimostrazione
che il governo non ha nessun interesse per le bonifiche e per l'emergenza
sanitaria ed ambientale della città ma che Monti e Clini si sono interessati
solo a far riprendere la produzione dell'acciaieria che, come dice la procura
di Taranto, provoca 'malattia' e 'morte' - conclude Bonelli -. I magistrati di
Taranto hanno ragione. Il decreto salva Ilva va contro tutti i principi europei
in materia di politiche ambientali e di tutela della salute".
Roma, 9 gennaio 2012
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Ufficio Stampa Federazione dei Verdi
Capo Ufficio Stampa Antonio Barone