da Valerio L'Abbate
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PESCA:
MONTECITORIO SI ACCINGE A DISCUTERE LA RIFORMA ITTICA
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Come promesso a
fine gennaio al mondo della pesca italiana, sceso in piazza anche in Puglia,
parte la discussione delle proposte di legge di riforma del comparto ittico.
Intanto, si sblocca la procedura per le indennitĂ per i lavoratori relative al
fermo obbligatorio 2017
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Dopo essere scesi in piazza a fine
gennaio, giungono ora buone notizie per i lavoratori della pesca professionale.
Le promesse strappate durante le manifestazioni stanno divenendo realtĂ . Si
accinge, infatti, a prendere il via in Commissione Agricoltura alla Camera,
come proposto dal Presidente Filippo Gallinella (M5S), l’esame della proposta
di legge “Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il
riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche
sociali nel settore della pesca professionale”, a prima firma del deputato
pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S). Per l’incardinamento e la successiva
discussione si attende solamente l’assegnazione da parte degli Uffici della
Camera delle proposte normative delle altre forze politiche, prima fra tutte
quella del deputato Lorenzo Viviani (Lega) che annunciò il progetto
parlamentare di riforma del settore ittico proprio durante la sua visita a Bari
durante le manifestazioni di protesta delle marinerie pugliesi.
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“Apriremo il dibattito a Montecitorio
sulle tante questioni che oggi affliggono e mettono in ulteriore difficoltĂ la
pesca italiana, ad iniziare da un sistema sanzionatorio oltremodo vessatorio – dichiara
il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – Un’altra buona notizia
per i lavoratori del settore giunge, poi, dall’INPS che ho personalmente
sollecitato ad accelerare le procedure propedeutiche all’erogazione delle
indennità relative all’arresto temporaneo obbligatorio 2017”.
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Con il Decreto Dittatoriale n. 19 del 26
novembre 2018 del Ministero del Lavoro, autorizzò l’erogazione delle indennitĂ
giornaliere spettanti ai lavoratori dipendenti delle imprese adibite alla pesca
marittima, nonché ai soci delle cooperative della piccola pesca (Legge n.
250/1958), che nel corso del 2017 avevano subito misure di arresto temporaneo
obbligatorio delle attivitĂ di pesca, stabilite dalle competenti autoritĂ
marittime. L’indennità giornaliera onnicomprensiva per il fermo pesca
obbligatorio è pari a 30 euro e sarà erogata a circa 7.500 lavoratori, a
seguito delle 2.365 istanze presentate tramite il sistema CIGSonline.
Risorse giĂ stanziate e trasferite dal Ministero delle Politiche Agricole
all’INPS a cui tocca la liquidazione delle domande direttamente ai soggetti
interessati, mediante accredito sul conto corrente del lavoratore.
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“Un iter complesso ma che sembra aver
superato l’empasse – rende noto L’Abbate (M5S) – Con
la predisposizione della procedura informatica, l’INPS ha dichiarato di essere
finalmente pronta per iniziare il caricamento dei dati, conseguente
all’istruttoria. A quel punto, le sedi dell’Istituto previdenziale dovranno
semplicemente richiamare a sistema le domande ed effettuare i pagamenti che
arriveranno ai beneficiari secondo i tempi del sistema bancario, ovvero dopo
appena qualche giorno. Insomma – conclude il deputato pugliese
5 Stelle – come ribadito dalla direzione generale dell’INPS da
me interpellata, anche questa procedura da tempo in stand by sarĂ ora sbloccata
e permetterà di dare un minimo di respiro ai lavoratori del settore pesca”.
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