da Vito Galluzzi
Collaboratore Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
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MoVimento Cinque Stelle
Camera dei Deputati | XVIII Legislatura
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PUGLIA:
LA REGIONE RISCHIA DI PERDERE I FONDI SULLE CICLOVIE
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Il
sottosegretario Dell’Orco (M5S) ammonisce le Regioni Puglia ed Emilia-Romagna.
Gli fa eco il deputato pugliese Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione
Trasporti alla Camera: “Si rischia un danno economico per la nostra terra”
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La Puglia pare abbia perso
interesse nel Sistema nazionale delle ciclovie. A lanciare l’allarme è il deputato
Emanuele Scagliusi (M5S) che segnala ritardi della Regione Puglia e
mancanza di collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti (MIT).
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“Non appena insediato al
MIT, il Ministro Toninelli ha confermato lo stanziamento di 361,78 milioni di
euro per la nascita del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche – dichiara
Scagliusi – La nostra maggioranza, infatti, la reputa una
mossa strategica sia per il destino economico di tante aree del Paese che per
lo sviluppo di queste infrastrutture e della mobilità dolce, così come
sottolineato dal sottosegretario Dell’Orco”
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“Vedo però con incredulitĂ
che la Puglia latita. Pur avendo ricevuto i primi finanziamenti da parte del
Ministero per la redazione dello studio di fattibilità tecnico-economica – spiega
Emanuele Scagliusi (M5S) – la Regione, soggetto capofila per
la progettazione e la realizzazione della ciclovia dell’Acquedotto pugliese,
non ha ancora trasmesso i progetti. Ciò, nonostante i numerosi solleciti
inviatigli dalla competente Direzione generale del MIT. Mi dispiace dover
constatare la scarsa collaborazione e il profondo disinteresse per opere utili
allo sviluppo della mobilità sostenibile. Opere – prosegue il
capogruppo 5 Stelle in Commissione Trasporti alla Camera – che,
per altro, porteranno certamente posti di lavoro e opportunitĂ economiche per i
territori attraversati dalle ciclovie”.
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I ritardi, imputabili
unicamente alla Regione, potrebbero determinare importanti rilievi della Corte
dei Conti, costringendo il Ministero a chiedere indietro i fondi giĂ erogati,
con il rischio di un importante danno economico per i territori interessati
dalle ciclovie. Prima fra tutte la ciclovia dell’Acquedotto, unica nel suo
genere, che attraversa tre regioni del Sud (Campania, Basilicata e Puglia)
mettendo in collegamento alcuni dei luoghi piĂą affascinanti e ancora poco
valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle
d’Itria, Arneo ed entroterra del Salento. L’importanza del cicloturismo in
Puglia è stato sottolineato, solo pochi giorni fa alla BIT, dalla stessa assessore Loredana
Capone che ha parlato di “tassi di crescita elevati sia nel
numero di pernottamenti che nel valore aggiunto generato sul territorio”.
Il target è in massima parte straniero (80%), over 55 d’etĂ , con una capacitĂ
di spesa medio-alta ed un elevato livello culturale: coppie o piccoli gruppi di
amici che scelgono di restare in Puglia per 5/7 giorni con la bicicletta che
rappresenta il mezzo ideale di esplorazione del territorio del Gargano, Salento
e Valle d’Itria. Secondo le rilevazioni dell’Enit nel 2015, il cicloturismo
genera in Europa un indotto economico di 44 miliardi di euro, con 2 milioni
di viaggi e 20 milioni di pernottamenti.
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“Mi auguro che oltre il
danno non ci sia anche la beffa per i cittadini pugliesi. Capisco che in
Regione ci si lamenti non appena si paventa il rischio di perdere fondi, ma
allo stesso tempo – conclude il deputato Emanuele Scagliusi
(M5S) – mi augurerei maggiore attenzione da parte di chi, una
volta ricevuti i fondi, non permette ai pugliesi di giovarne”.
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