Pulsano: comunicazioni consigliere Di Lena
martedì 19 febbraio 2019
- impianto compostaggio - quadri Enel aperti
L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO, UNA RISORSA O UNA IATTURA ?? LE CONSIDERAZIONI DEL CONSIGLIERE COMUNALE ANGELO DI LENA
L’IMPIANTO di compostaggio è per Pulsano una vera incognita nel futuro. C’è chi ha denunciato come una buona parte dello schema di pre-dissesto dell'amministrazione comunale si regge sulla realizzazione dell'impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare in contrada Palata e chi sostiene, invece, che sia un opera a favore della comunità per la rinascita di Pulsano. Dov’è la verità ? Soldi in cambio della svendita del territorio o opportunità di lavoro per i giovani pulsanesi. Copertura di debiti in cambio di svendita del territorio alla sua vocazione al turismo e alla agricoltura o occasione di rilancio per il lavoro a Pulsano. Una domanda difficile con troppe risposte contrastanti. Certo stona un po il fatto che in campagna elettorale la maggioranza non faceva altro che parlarci di turismo ed ora si butta in questo progetto regionale che prevede un impianto di compostaggio dando il suo assenso. Specie in considerazione che questo impianto andrebbe a coprire un fabbisogno che è per 10 volte l'esigenza di Pulsano stessa. Inutile dire che Pulsano diventerà centro di raccolta della provincia jonica perché tutti consegneranno in questo impianto. Ed allora cosa fare e cosa pensare? Forse un po tutti, in primis la politica, dovremmo prendere, ad esempio, altre realtà e cercare di capire. E qui non occorre andare lontano. Basta pensare a Taranto ed alle esalazioni di carbon coke sul quartiere Tamburi, o a quelle petrolifere nelle campagne di Ferrandina o quelle di sanza nelle campagne di Francavilla, perché, al di là della sicurezza e della modernità di questo impianto, forse è questo il prezzo che dovremmo pagare: la puzza e la congestione stradale causata da camion carichi di spazzatura. Ed allora, non c’è dubbio che alcuni disagi la nostra comunità li avrà e qualche dubbio sulla salute locale è legittimo da parte della politica. Per questo invito tutte le parti politiche a riflettere, dialogare e ponderare bene, tutti insieme, quella che è una scelta decisiva per Pulsano. L’augurio che questo impianto non diventi il prezzo che Pulsano dovrà pagare per salvare i disastri compiuti da chi ha amministrato, a suo tempo, dagli scranni della politica, quand’anche ciò porterà probabilmente anche lavoro, che si spera a vantaggio della comunità . Due piccioni con una fava, forse, un po' amara da digerire, salvando capra e cavoli, debiti e lavoro, almeno così ci si augura e qui la cosa è piuttosto seria… perché il vero rischio è che se lavoro per i nostri compaesani da questo impianto non ne uscirà , il dissenzo si trasformerà in rivolta. Un vero boomerang! I pulsanesi, intanto, dovranno pagare dazio e sopportare tutto il carico di immondezza degli altri territori, in cambio di un vantaggio economico e fiscale che sicuramente sanerà debiti ed errori di una classe politica che in questi anni ha fallito. Mi chiedo è davvero questa la strada da seguire per noi e per i nostri figli? Oggi più di prima occorre dialogo, approfondimento e scelte condivise da tutti, maggioranza ed opposizione, per il bene di Pulsano e dei nostri figli.
A. Di Lena
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QUADRI ENEL APERTI IN VIA LUIGI DI SAVOIA, LA DENUNCIA DEL CONSIGLIERE Angelo Di Lena.
“Non è la prima volta che questo accade ed è per questo che l’enel ora si deve assumere tutte le sue responsabilità nella gestione delle proprie infrastrutture”.
Queste le prime parole di denuncia del consigliere Angelo DI Lena, in via Luigi di Savoia nel mostrarci l’armadio enel aperto con i fili elettrici in bella evidenza. Le strade dei paesi sono spesso piena di pericolose insidie poste in questi armadietti, apparentemente innocui, perchè dal contenuto sconosciuto, posti in strada ai margini dei Palazzi.
“Dentro questi armadietti grigi come vedete ci sono i cavi elettrici dell'Enel. Ma tutto ciò non va bene. Questo quadro non dovrebbe essere aperto, ed, invece, questo, come altri in paese, è aperto ed è accessibile a tutti, soprattutto ai bambini i quali mettendoci le mani inavvertitamente potrebbero rimanere folgorati. Per questi motivi, dopo essere stato informato da un cittadino, ho subito avvisato l'Enel e chi di competenza a provvedere alla riparazione degli armadietti e/o a delimitare la zona di pericolo.
A volte è proprio la mancata conoscenza di questi pericoli a provocare tragedie e danni irreparabili.
Mi auguro che si provveda al più presto e non solo per i cittadini in transito, ma anche per gli abitanti perché all'interno di queste cabine potrebbe entrare anche acqua lasciando chissà quante cose con il disagio di stare senza luce.
Il mio invito alla cittadinanza è quello di essere sempre attiva e fattiva nella collaborativa nei confronti delle istituzioni denunciando ogni situazione di pericolo e disagio. Importante è che il senso della comunità prevalga sempre e con esso la consapevolezza che tutto deve essere fatto per il bene comune”.
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