Associazione di Volontariato Culturale “TARANTINÌDION”
Via Duomo 131, 74123 - Taranto
C.F. 90242040732
e‐mail: ass_cult_tarantinidion@yahoo.it
Sabato 9 febbraio ore 18,30 c/o A Putéje - arte e - è cultura via
Duomo 131 Taranto,
L'Associazione Tarantinìdion Taranto vi accoglierà jindre 'U JUSE
attorno al braciere per rivivere insieme le atmosfere antiche del focolare.
CANTI, RACCONTI e STORIE di una TARANTO scomparsa,
riprenderanno vita in un suggestivo percorso multisensoriale.
Nel corso dell' esibizione, i partecipanti potranno gustare i sapori della
tradizione (VINO E MANDARINI), come facevano i nostri nonni.
Per partecipare alla performance musico-teatrale è NECESSARIA LA
PRENOTAZIONE ENTRO VENERDI' (posti limitati) al 3479146213
Costo 7,00 € a persona.
Le Juse ,( dal latino volgare jusum o josum sotto), erano abituri
poveri, disadorni privi di servizi igienici , umidi , raramente pavimentati con
una sola fonte di luce : la porta d’ingresso, che durante il giorno , restava
sempre aperta. “‘U juse” arrivava ad ospitare anche 15 persone. Essendo una
sola stanza, bisognava arrangiarsi e per dividere i poveri giacigli, fatti in
paglia, dallo spazio dove si soggiornava e si mangiava , si usava un lenzuolo.
La zona nella quale erano presenti in gran quantità, era il Pittaggio Ponte. Lì
viveva la classe più povera di Taranto: i pescatori (chiùdde).
Tipico esempio di juse è la casa di Sant’Egidio sita sul Pendio La Riccia.
‘A frascère (il braciere), il grosso piatto di metallo nel quale
si poneva il carbone (‘a cenìce), rappresentava l’elemento del focolare attorno
al quale si godeva del calore sia fisico che umano, accompagnato dal suono
dolce delle voce di mamma o di nonna che narravano storie, favole e leggende …
“le cunde”.