da Vito Galluzzi
Collaboratore Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
e-mail vito.galluzzi@camera.it
MoVimento Cinque Stelle
Camera dei Deputati | XVIII Legislatura
PEDAGGI AUTOSTRADE: AUMENTI SCONGIURATI, APPLICANDO LA LEGGE
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Durante il question time a Montecitorio, il ministro Toninelli
conferma il blocco rincari sul 90% della rete autostradale nazionale. Il
deputato Scagliusi (M5S): “Con il nuovo sistema tariffario, maggiore sicurezza
e risparmi anche per i pugliesiâ€
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Scongiurati gli aumenti per circa il 90%
delle autostrade italiane, almeno fino al 30 giugno. La notizia è stata confermata dal
ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli che, durante il question
time alla Camera dei Deputati, ha anticipato che il Ministero sta
lavorando per prolungare il blocco degli aumenti anche per tutto il 2019.
Gli aggiornamenti sono arrivati in risposta all’interrogazione a risposta
immediata del deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S della
Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati. In riferimento al blocco degli
aumenti dei pedaggi autostradali, Scagliusi ha chiesto al ministro Toninelli
quali iniziative intenda assumere nel prossimo futuro nell'ambito dei rapporti
tra soggetto concedente pubblico e società concessionarie per garantire il
riequilibrio tra le attività di gestione della rete autostradale e la tutela
degli utenti.
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“Negli
ultimi anni, l'aggiornamento delle tariffe autostradali è avvenuto il 1°
gennaio di ogni anno – dichiara Emanuele Scagliusi (M5S) – Prendendo in esame i dati degli ultimi 5
anni, per esempio, dal 2014 gli italiani hanno visto puntualmente aumentare il
prezzo dei pedaggi passando da un aumento medio del 3,9% nel 2014, fino
all’aumento medio del 2,74% del gennaio 2018. Per un barese in viaggio verso
Torino in auto, il costo è incrementato di 3 euro in un solo anno, dal 2017 al
2018, nonostante lo stato del servizio fornito, soprattutto in alcune aree, non
giustificherebbe alcun aumento, anzi. È necessario tutelare gli italiani
garantendo tariffe autostradali eque e commisurate al servizio offerto. Non è
più accettabile – prosegue
il deputato 5 Stelle – che i concessionari si arricchiscano alle spalle
dei cittadini. Con il decreto Genova, il Governo del Cambiamento ha avviato una
vera e propria rivoluzione in tema di rapporti tra lo Stato e le societÃ
concessionaria autostradali, in particolare sotto il profilo della vigilanza
sui concessionari e i nuovi poteri dell'Autorità di regolazione dei trasporti.
Con l'emanazione dei decreti interministeriali del Ministero dell'economia e
delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 31
dicembre 2018 sono stati sterilizzati gli aumenti annuali sul 90 per cento
della rete autostradale corrispondente a 5.208 chilometri sui 5.868 chilometri
complessivi di rete, almeno fino al 30 giugnoâ€.
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Nella
sua risposta, il ministro Toninelli ha voluto evidenziare che gli aumenti
sono stati scongiurati e non sospesi in quanto, differentemente dal passato,
questi aumenti non potranno essere recuperati sull’utenza in un secondo momento.
Anzi, ha fatto sapere che si sta lavorando per la riduzione o l’eliminazione
degli aumenti dei pedaggi anche per il restante 10% della rete autostradale.
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“Il
lavoro svolto dal Ministro mostra una netta discontinuità rispetto al passato – commenta soddisfatto il capogruppo 5
Stelle Scagliusi – Un risultato ottenuto semplicemente applicando in
modo trasparente la normativa vigente: una regola tariffaria che nessuno aveva
applicato prima. Infatti, non è stato riconosciuto alcun incremento alle
società che hanno presentato conteggi non coerenti con le convenzioni o a cui
sia scaduto il rapporto concessorio. Chissà cosa succedeva quando con i governi
precedenti, quelli degli ‘esperti’, le 25 concessionarie dell’intera rete
autostradale, utilizzavano 6 regimi tariffari differenti. Con l’attribuzione
all’Autorità di regolazione dei trasporti della competenza per l’applicazione
di un nuovo regime tariffario, anche per le società concessionarie in vigenza di
contratto, improntato al principio del price-cap, si potrà favorire anche una
riduzione delle tariffe rispetto a quelle vigenti. Un regime tariffario
unitario, chiaro e improntato all’efficienza rappresenterà una svolta nella
gestione dei rapporti concessori – continua Emanuele Scagliusi (M5S) –
e consentirà l’applicazione di un pedaggio maggiormente rapportato ai costi
effettivi, con notevoli vantaggi per l’utenza e per lo sviluppo del Paese. In
altre parole, il regime tariffario non terrà più conto soltanto delle spese dei
concessionari, ma dei bisogni dei cittadini. Dopo anni di privilegi accordati
da una classe politica compiacente, i concessionari saranno così costretti a
reinvestire i profitti in progetti di pubblica utilità . Oltre ai risparmi per gli
utenti sul costo dei pedaggi – conclude il deputato pugliese –
il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è occupato anche della
loro sicurezza istituendo una apposita nuova Agenzia che finalmente permetterÃ
controlli effettivi e diretti a campione sulle autostrade, senza che la
verifica in loco sia rimessa esclusivamente agli stessi concessionari. Giorno
dopo giorno, provvedimento dopo provvedimento, stiamo cambiando l’Italia, anche
in materia di infrastrutture e di trasporti, avendo come unico obiettivo la
sicurezza e la qualità della vita dei cittadiniâ€.
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da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it
342.8632827
GELATE:
CENTINAIO CONFERMA ALLA CAMERA GLI IMPEGNI A SOSTEGNO DEGLI AGRICOLTORI
In Commissione Agricoltura
alla Camera si è tenuto il question time del deputato Giuseppe L’Abbate che ha
interrogato il ministro Centinaio. Presto la soluzione ai problemi di aziende
agricole e lavoratori delle zone colpite dalle gelate di febbraio-marzo 2018
Dopo l’incontro tenutosi ieri mattina, 9 gennaio, presso il
Ministero delle Politiche Agricole con i portavoce dei cosiddetti “gilet
arancioniâ€, il movimento di protesta degli agricoltori pugliesi, il
ministro Centinaio era oggi a Montecitorio. In Commissione Agricoltura alla
Camera, infatti, si è svolto il consueto question time dove il
deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) ha interrogato il Governo Conte per
chiedere l’estensione dell’accesso agli interventi compensativi previsti
per le aziende agricole pugliesi che hanno subito danni dalle gelate
eccezionali verificatesi dal 26 febbraio al 1° marzo 2018.
“Considerata la rilevanza dei danni segnalati (oltre 200
milioni su quattro Province) e l’impatto di questi sull’economia delle zone
colpite, per venire incontro alle esigenze delle imprese agricole e procedere
all’attivazione degli interventi compensativi del Fondo – ha risposto il
ministro Gian Marco Centinaio – è stata predisposta una proposta
normativa per derogare alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 102
del 2004 e precisamente all’articolo 1, comma 3, al fine di attivare gli
interventi compensativi del fondo per le colture non assicurate ancorché
assicurabili e per superare la perentorietà del termine di 90 giorni dalla fine
dell’evento per la deliberazione della proposta. Tale proposta – ha
proseguito – è stata trasmessa in Parlamento come emendamento a varie
iniziative legislative da ultimo al disegno di legge di conversione del decreto
135/2018, il dl semplificazioni. In presenza della suddetta disposizione, si
potrebbe procedere all’accoglimento della proposta regionale, che consentirebbe
la concessione a favore delle imprese agricole danneggiate delle seguenti
provvidenze: contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla
produzione lorda vendibile ordinaria, prestiti ad ammortamento quinquennale per
le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell’anno in cui si è verificato
l’evento ed in quello successivo, proroga delle rate delle operazioni di
credito in scadenza nell’anno in cui si è verificato l’evento calamitoso,
esonero parziale (fino al 50%) dal pagamento dei contributi previdenziali ed
assistenziali propri e dei propri dipendenti, sgravi fiscali e, infine – ha
concluso Centinaio – contributi in conto capitale per il ripristino
delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte
eventualmente compromesse o distrutteâ€.
Una risposta accolta positivamente dal Movimento 5 Stelle. “Non
possiamo che ritenerci soddisfatti – ha commentato il deputato pugliese
Giuseppe L’Abbate (M5S) nella sua replica – Il ministro Centinaio ha
confermato ufficialmente anche oggi in Commissione Agricoltura che l’impegno
del proprio dicastero sulla questione gelate c’è e si è immediatamente
tramutato in fatti concreti. Superiamo così, finalmente, gli scogli posti
dapprima dal Quirinale al dl Genova e poi dai tecnici del Ministero
dell’Economia e delle Finanze alla Legge di Stabilità e diamo quel doveroso
sostegno alle imprese agricole colpite che hanno visto crollare la propria
produzione del 90-95% circa in quest’ultima campagna. Non solo – rende
noto L’Abbate (M5S) – grazie alla deroga inserita dal ministro Centinaio
scatta in automatico la circolare INPS n. 24 del 2009 che garantisce ai
braccianti che abbiano prestato la propria attività , per almeno cinque
giornate, alle dipendenze di un’impresa agricola ricadente nelle zone colpite
un incremento di giornate sino al raggiungimento del numero di quelle lavorate,
nell’anno precedente, presso gli stessi datori di lavoro. Evitiamo, così, che
un problema economico sfoci in un problema sociale, ancor più drammatico: le
giornate lavorative perse, infatti, - conclude il parlamentare 5 Stelle
– si sarebbero tradotte nel mancato accoglimento delle domande di
disoccupazione agricola, con preoccupanti ricadute per intere comunità che
vivono di agricoltura e, in particolar modo, olivicolturaâ€.