da Vito Galluzzi
Collaboratore Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
e-mail vito.galluzzi@camera.it
MoVimento Cinque Stelle
Camera dei Deputati | XVIII Legislatura
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BANDA ULTRALARGA: IL GOVERNO ACCELERA PER LA COPERTURA NAZIONALE
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Il deputato pugliese Scagliusi (M5S): “Con la copertura totale,
tutte le imprese e i cittadini del sud avranno il massimo livello di
connettività . In Puglia, sono 13 i Comuni ancora scopertiâ€
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Con due
incontri operativi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, tenutisi nei
giorni scorsi, si è fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori per
l'attuazione del progetto BUL 2018-2020, del catasto delle infrastrutture
del sottosuolo (SINFI) e del piano di potenziamento del programma
WiFi.Italia.It. Nel primo incontro, i rappresentanti del MISE, di Infratel
e della Conferenza delle Regioni e Province autonome hanno relazionato sullo
stato di implementazione del Piano BUL per coprire le aree a fallimento di
mercato, le cosiddette “aree biancheâ€.
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“In
linea con gli obiettivi del Governo – dichiara il deputato Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S della
Commissione Trasporti alla Camera – il ministro Luigi Di Maio sta lavorando per accelerare la
realizzazione delle opere previste dal piano di sviluppo della Banda Ultralarga.
È opportuno dialogare con tutti i soggetti coinvolti per portarlo a termine e
garantire così ai cittadini e alle imprese il massimo livello di connettivitÃ
possibile. Mi auguro che gli operatori di telecomunicazioni manifestino
interessa ad attivare la fornitura di servizi agli utenti, a cominciare dai 138
comuni dove l’infrastruttura della banda ultralarga è stata completata.â€.
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In Puglia
sono 13 i Comuni con rete disponibile ma che non hanno alcun operatore attivo.
Si tratta di Poggiorsini (BA); Faggiano (TA); Alberona, Casalnuovo Monterotaro,
Castelnuovo della Daunia, Celle di San Vito, Faeto e Volturino nella
Capitanata; Arnesano, Botrugno, Nociglia, Ortelle, San Cassiano nella provincia
di Lecce.
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Nell’altro
incontro, invece, si è riunito il Comitato di indirizzo e monitoraggio
Infratel, che ha valutato lo stato di avanzamento dei lavori sul Sistema
Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI) e del piano di
potenziamento del programma WiFi.Italia.It.
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“Ci
sono buone notizie su SINFI e Wifi.Italia.it – rende noto il deputato Scagliusi (M5S) –
Grazie ai 5 milioni
messi a disposizione dal Governo per il Sinfi e complessivi 53 milioni per
Wi-Fi Italia, sarà possibile una accelerazione sull'avvio delle azioni di
potenziamento sul territorio. Voglio ricordare che il catasto delle
infrastrutture del sottosuolo, utile a gestire e monitorare in modo ordinato il
sotto e sopra suolo del nostro Paese e Wifi-Italia che ha come obiettivo
principale quello di permettere a cittadini e turisti, italiani e stranieri, di
connettersi gratuitamente e in modo semplice a una rete WiFi libera e diffusa
su tutto il territorio nazionale, sono due progetti molto ambiziosi ma che per
portarli a termine, ci vuole anche la collaborazione di tutti. A malincuore,
soprattutto nel caso del SINFI – conclude Emanuele Scagliusi (M5S) – si verifica una certa difficoltà a
ricevere le informazioni dai Comuni italiani per la compilazione della banca
dati. In questo senso, la presenza dei rappresentanti dell’Anci e dei gestori
delle reti infrastrutturali del nostro Paese che hanno partecipato in modo
propositivo all’incontro, credo sia un ottimo segnale di buon auspicioâ€.
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da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it
342.8632827
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PUGLIA: IL FUTURO
DELL’AGRICOLTURA È LEGATO A CONSORZI DI BONIFICA CHE TORNINO ALL’AUTOGOVERNO
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Il deputato pugliese
L’Abbate (M5S) della Commissione Agricoltura della Camera boccia i tentativi di
affidare i Consorzi di Bonifica all’Acquedotto Pugliese S.p.A. Una scelta che
graverebbe sulle tasche e sullo sviluppo dell’intero settore
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Non si placa la discussione sul futuro dei Consorzi di Bonifica in
Puglia. Se da un lato lo scorso 19 novembre in Commissione è stata approvata
con largo consenso la proposta normativa contenente le modifiche alla legge
regionale “Norme straordinarie in materia di Consorzi di Bonifica
commissariatiâ€, dall’altra alcuni consiglieri della maggioranza di
centrosinistra si oppongono al ripristino dell’autogoverno perché comporterebbe
per la Regione il continuare a farsi carico dei costi di gestione dei Consorzi.
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“Un assunto che non corrisponde a verità – commenta il
deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, esponente M5S della Commissione
Agricoltura a Montecitorio – L’origine dell’indebitamento di alcuni dei
Consorzi di bonifica pugliesi non risiede nell’autogoverno quanto piuttosto nei
provvedimenti legislativi ed amministrativi che l’hanno impeditoâ€.
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Il riferimento è alla legge n. 4 del 2003 che, durante
il Governo Fitto, impose in quattro dei sei Consorzi pugliesi la
sospensione dell’emissione dei ruoli di contribuenza disponendo, nel contempo,
che alla relativa copertura avrebbe provveduto, in sostituzione, la Regione
stessa destinando le relative risorse in sede di bilancio. Dal 2007 e fino
al 2011 (sotto la guida di Nichi Vendola), le somme destinate a questi
consorzi furono erogate a titolo di anticipazione, venendo ricomprese
nell’ammontare dei debiti dei Consorzi.
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“Non disponendo, pertanto, di adeguate risorse finanziarie
– prosegue L’Abbate (M5S) – non hanno potuto svolgere le attività di
manutenzione ordinaria delle opere di bonifica idraulica garantendo
esclusivamente l’irrigazione per la quale era possibile emettere i relativi
contributi. All’epoca il Commissario unico, nominato per i 4 Consorzi aveva
provveduto ad una azione di sistemazione amministrativa ed operativa facendo
predisporre, per ciascun Consorzio, il piano di classifica, che costituisce lo
strumento indispensabile per la determinazione dei contributi di bonifica e
quindi per l’esercizio del potere impositivo. Approvati i piani di classifica,
sulla base del bilancio preventivo 2014, i 4 Consorzi che emisero gli avvisi di
pagamento dei contributi e quindi i ruoli. Senonché – continua il
parlamentare 5 Stelle – sorsero contestazioni notevoli fra i
consorziati, che da anni non erano più chiamati a sostenere le spese di
funzionamento dei Consorzi. In tale situazione la Regione, con legge 37/2014
dispose ancora la sospensione della riscossione dei contributi per gli immobili
urbani impegnandosi ad erogare ai Consorzi commissariati circa 10 milioni di
euro, al fine di consentire l’attuazione delle leggi regionali 12/2011 e 4/2012
finalizzate ad erogare ai Consorzi le somme utilizzate unicamente per il
pagamento degli stipendi al personaleâ€.
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La situazione si propose nuovamente l’anno successivo, quando i Consorzi con il
commissario unico, applicarono nuovamente i piani di classifica regolarmente
approvati dagli organi regionali. “La legge regionale n. 1 del 2017,
lungi dal risolvere le problematiche dei Consorzi commissariati, ne ha
aumentato la gravità – dichiara Giuseppe L’Abbate (M5S) – ipotizzando
il trasferimento della sezione irrigazione ed acquedotti rurali del Consorzio
unico, inizialmente sotto la direzione tecnica dell’Acquedotto Pugliese SpA e
quindi, senza ulteriori provvedimenti legislativi, e prevedendo quindi dal
dicembre 2018 il definitivo trasferimento ad esso di competenze e personale. La
norma avrebbe consegnato quindi l’irrigazione collettiva all’AQP, in sostanza
una commercializzazione, una mercificazione del bene pubblico acqua.
L’irrigazione cesserebbe di essere di competenza delle imprese agricole – prosegue
il deputato 5 Stelle – e diverrebbe un servizio commerciale erogato agli
agricoltori con un sistema tariffario, soggetto ad IVA, in luogo della
contribuenza irrigua esente da IVA come nel resto d’Italia. L’agricoltura
pugliese per affermarsi in termini competitivi nella crescita delle produzioni
di qualità che la contraddistinguono, non può più prescindere dalla garanzia di
un territorio non soggetto ad allagamenti, frane, smottamenti e dissesti, -
continua L’Abbate (M5S) – nonché dalla disponibilità di acqua nel
momento in cui le coltivazioni ne hanno bisogno, nella quantità e qualitÃ
necessaria e ad un costo adeguato. Consentire nuovamente ai Consorzi da lungo
tempo commissariati di procedere finalmente a regolari elezioni e
riappropriarsi così delle proprie competenze istituzionali (autogoverno,
autonomia finanziaria, attività di esercizio e manutenzione ordinaria delle
opere pubbliche di loro competenza come sancito anche da recenti sentenze della
Corte Costituzionale) e a poter utilizzare i finanziamenti disponibili per il
settore (PSRN, FSC, Piano Invasi, Fondo Investimento), darebbe inoltre modo
all’agricoltura di tali territori di aumentare la propria competitività sui
mercati, in una Regione che vanta prodotti di eccezionale qualità â€.
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In relazione ai cambiamenti climatici e alle ripetute crisi
idriche, poi, “risulta di grande importanza avere impianti irrigui
collettivi moderni ed efficienti – dichiara L’Abbate (M5S) – i
soli in grado di poter gestire al meglio le eventuali stagioni siccitose ed
ottenere finanziamenti per realizzare interventi ed azioni per mettere in
sicurezza il territorio, condizione preventiva da offrire a tutti i cittadini
per avere quelle sicurezze territoriali ed ambientali oggi indispensabili più
che nel passato ed in grado di caratterizzare positivamente il territorio
pugliese che ne avrebbe peraltro importanti vantaggi per l’economia turistica e
di riflesso per l’occupazione. Pertanto – conclude il parlamentare 5
Stelle – è giunto il momento di voltare pagina e consentire ai Consorzi
finora commissariati di tornare alla forma di autogoverno che contraddistingue
questa istituzione in tutto il Paeseâ€.
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Informazioni sull’attuale patrimonio di opere pubbliche gestito
dai Consorzi di bonifica pugliesi:
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-Â Â Â Â Â Â Â per la difesa del
territorio provvedono a garantire lo scolo di una superficie di oltre un
milione di ettari (1.014.545); gestiscono circa 500 km di argini; 265 briglie e
sbarramenti per laminazione delle piene; 23 impianti idrovori; oltre 1.100 km
di canali principali e derivati; 9.360 ettari di forestazione.
-Â Â Â Â Â Â Â per il settore
irriguo gestiscono una superficie servita da opere di irrigazione di oltre
210mila ettari; 102 serbatoi e vasche di compenso; 24 impianti di sollevamento
delle acque; 560 km di canali; circa 10.000 km di condotte tubate.
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da Vito Galluzzi
Collaboratore Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
 e-mail vito.galluzzi@camera.it
MoVimento Cinque Stelle
Camera dei Deputati | XVIII Legislatura
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NAUTICA
DA DIPORTO: FINALMENTE ARRIVA IL SISTEMA TELEMATICO CENTRALE
Dopo un iter durato anni, viene
approvato il regolamento che introduce il SISTE. Scagliusi (M5S):
“Semplificazione e sburocratizzazione per un settore che ne ha bisognoâ€Â
Nel Consiglio dei Ministri, tenutosi
mercoledì scorso è stato approvato un regolamento, da attuarsi mediante decreto
del Presidente della Repubblica, che introduce nuove norme per l’attuazione del
sistema telematico centrale della nautica da diporto. Il testo regolamenta le
modalità di attuazione del SISTE, scandendo i vari passaggi che porteranno
all’informatizzazione dei registri di iscrizione delle unità da diporto e alla
digitalizzazione del rilascio dei documenti di navigazione.
“L’Italia e ovviamente la stessa
Puglia hanno le caratteristiche ideali per lo sviluppo della nautica da diporto
– dichiara il
capogruppo 5 Stelle della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla
Camera, il pugliese Emanuele Scagliusi – L’introduzione di procedure più semplici e più snelle
può dare ulteriore slancio a questo settore. Come riportato da ‘Diporto Nautico
in Italia - Anno 2017’, pubblicazione realizzata ogni anno dall’Ufficio
statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il contributo
del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, degli Uffici
Marittimi, degli Uffici della Motorizzazione Civile e delle Autorità Portuali,
al 31 dicembre 2017 risultano iscritte negli uffici marittimi periferici 74.423
unità da diporto, oltre alle circa 23 mila unità registrate presso gli Uffici
provinciali della Motorizzazione civile. Un settore in crescita che ha visto
nel 2017 in Italia un aumento del totale dei posti barca rispetto all'anno
precedente, a conferma del trend positivo registratosi dal 2014. In Puglia – prosegue Scagliusi (M5S) –,
si è passati dalle 3.011 unità da diporto iscritte negli uffici marittimi
periferici del 2011 alle 2844 unità del 2016 per arrivare alle 2.812 al
31.12.2017 con un calo pressoché costante negli ultimi sei anni. La
semplificazione dei processi non può che essere di aiuto per l’itero distretto
produttivo della nautica da diporto, anche attraverso la nascita di sinergie
tra pubblico e privatoâ€.
Il testo prevede, inoltre, la
devoluzione delle competenze di conservatoria a un’unica autorità centrale
competente su tutto il territorio nazionale, e l’istituzione di sportelli
telematici del diportista (Sted) – vere e proprie agenzie dislocate su tutto il
territorio nazionale.
“Con un collegamento telematico con
la banca dati centrale –
continua il deputato pugliese Scagliusi (M5S) – si potranno gestire tutte le
operazioni di iscrizione e cancellazione delle unità da diporto nei relativi
registri e il rilascio dei documenti di navigazione, al servizio degli utenti.
Pure i contratti di assicurazione saranno gestiti telematicamente con
l’Archivio telematico centrale delle unità da diporto del Dipartimento per i
trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti (ATCN). Con il Governo del Cambiamento
stiamo andando verso la digitalizzazione in tutti i settori per sfruttare tutte
le opportunità che le nuove tecnologie ci offrono e per semplificare la vita di
cittadini e imprese. Per il settore della nautica da diporto finalmente è in
arrivo un taglio netto alla burocraziaâ€.
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