PRESENZA LUCANA
Presidente: Michele Santoro
Associazione Culturale e
Sociale
Via Veneto
106/a
Tel. 099/7384301
Cell 338.4945141
E-mail:
presenzalucana@libero.it
Mercoledì 5 Dicembre 2018
I VENERDI’ CULTURALI DI
PRESENZA LUCANA
Omaggio a Domenico
Semeraro: UN AMICO DI PRESENZA LUCANA
E’ quello che si presenterà oggi, GIOVEDÌ
6 Dicembre alle ore 18.00,
presso la sede di Via Veneto 106/A, il terz’ultimo appuntamento del ventottesimo anno di attività dell’associazione culturale
tarantina.
L’incontro fa parte della cartella “Personaggi
di Taranto” con il titolo di “ Domenico Semeraro, un amico di Presenza
Lucana”.
Saranno presenti a quest’omaggio rivolto all’amico
Domenico Semeraro, due attori che hanno lavorato con lui nella compagnia “Gli
Umili”, Antonio Scognamiglio e Giuseppe Tisei.
Cataldo Sferra poeta e scrittore tarantino
leggerà liriche di Domenico tratte dal testo poetico Miskulanza Tarandine.
Parlerà sul tema, ricordando il poeta, un
amico di Taranto: Antonio Fornaro.
Parteciperanno alla serata i figli del
poeta Donatella e Martino Semeraro.
Il
dialetto è la lingua parlata dai nostri padri e come tale va riproposta poiché
legata ad essa c’è una cultura millenaria che deve essere salvaguardata.
Con il
passare del tempo e con un cambio generazionale, sono sempre di meno i
cittadini che parlano e ricordano la lingua in cui si esprimevano i loro
genitori.
Semeraro
è stato un tarantino verace che è riuscito a cantare la sua città, la storia e
le tradizioni in un modo semplice e lineare, senza orpelli. E’ degno di lode il
suo cercare nell’archivio dei ricordi tanti lemmi che, poco per volta, sono
stati cancellati dal linguaggio dialettale comune. Molti vocaboli sono inseriti
nelle sue poesie per ricreare stili dialettali antichi.
Per
scrivere in vernacolo occorre pensare nello stesso modo e oggi sono sempre di
meno quelli che lo possono fare. La generazione degli anni quaranta, forse è
l’ultima agganciata a un passato lontano, in grado di parlare in dialetto;
dopo, i ricordi non prendono più forma sono come la sabbia che, stretta tra le
mani, sfugge.
Domenico
Semeraro, autore di poesie, e testi teatrali, con la pubblicazione di
“Misckulanza tarandine” lascia a tutti noi una testimonianza chiara del
passaggio del tempo che tende a cancellare linguaggi e tradizioni; la sua voce
si aggiunge alle tante altre che hanno cantato e continuano a farlo la
tarantinità, nelle sue molteplici forme.
Domenico è stato un poeta, un amico fedele che ha amato la sua
città ed ha lasciato, nelle molte serate trascorse a Presenza Lucana, di solito
con lo studioso Antonio Fornaro, un ricordo indelebile.
Michele Santoro
Semeraro visto da Enzo Falcone