Forse in pochi lo sanno, ma in Puglia ci sono 280 lavoratori che
non ricevono lo stipendio da quattro mesi, nell’indifferenza generale, e senza
avere alcuna certezza sul proprio futuro. Si tratta dei Formatori, risorse
tanto silenziose quanto indispensabili della Regione Puglia, che dal 2002
offrono ai cittadini pugliesi i servizi di politica attiva del lavoro
all’interno dei Centri per l’impiego, e che a partire dal prossimo gennaio
potrebbero rimanere a casa per la sospensione delle attivitĂ di formazione.
Senza i formatori, in sostanza, si bloccherebbero servizi quali il rilascio
della Did (dichiarazione di immediata disponibilitĂ al lavoro), la stipula del
patto individualizzato e l’avvio dei tirocini formativi. Il che significa che a
pagare il prezzo di tutto questo, a parte i lavoratori, sarebbero i cittadini
pugliesi, che si ritroverebbero a gestire ulteriori disagi legati ai giĂ
carenti servizi offerti dei Centri per l’impiego.
Quella dei Formatori è una situazione nota da tempo, ma che non
può più andare avanti. E’ ora di trovare una soluzione stabile e duratura che
restituisca dignitĂ e serenitĂ a questi lavoratori, verso i quali esprimo tutta
la mia solidarietĂ e vicinanza. Mi aspetto che la Regione, attraverso
l’Assessorato alla Formazione e al Lavoro, riesca a portare al più presto sul
tavolo delle trattative in corso con i sindacati di categoria proposte concrete
per risolvere una vertenza lavorativa sacrosanta e che rischia di avere pesanti
ripercussioni sulla macchina amministrativa della Regione.
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Sergio
Blasi
Consigliere
regionale Pd in Puglia
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