da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
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INDAGINE CONOSCITIVA
XYLELLA: IL SISTEMA FITOSANITARIO NAZIONALE VERSO IL CAMBIAMENTO STRUTTURALE
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In audizione, Faraglia
(Mipaaf) ha illustrato i futuri cambiamenti del Servizio fitosanitario
nazionale per affrontare al meglio queste emergenze mentre L’Abbate (M5S) ha
posto l’accento sulla necessità di sostenere il settore vivaistico, colpito
duramente
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Il quinto appuntamento di audizioni nell’ambito dell’indagine
conoscitiva legata alla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia, condotta
dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha visto la
partecipazione del direttore del Centro colture sperimentali Aosta (Ccs) Giusto
Giovannetti e di Bruno Caio Faraglia, funzionario responsabile del
Servizio fitosanitario centrale presso il Ministero delle Politiche agricole
alimentari, forestali e del turismo. È emersa innanzitutto la necessità della
prosecuzione delle diverse ricerche scientifiche attualmente in corso a livello
nazionale ed internazionale, al fine di trovare possibili soluzioni se non
risolutive quantomeno di convivenza con il batterio da quarantena.
L’obiettivo è vagliare tutti gli strumenti, le tecniche colturali e le varietÃ
specifiche affinché nella zona infetta si possa, in futuro, tornare alla
normalità e alla ripresa della coltivazione dell’olivo. Al contempo,
l’accento è stato posto sui sistemi di controllo fitosanitario dei confini
europei e nell’attuazione delle procedure sul territorio nazionale.
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“Come già ribadito nel corso di questa indagine conoscitiva
– dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – l’Unione
Europea ha un sistema di controllo fitosanitario aperto: al contrario, ad
esempio, degli Stati Uniti, sul territorio comunitario può entrare di tutto
tranne ciò che è espressamente vietato. Questo ha comportato l’arrivo della
Xylella fastidiosa nella nostra Regione, mettendo in allarme l’intero continente.
Se questo batterio è sempre stato presente nella normativa comunitaria – prosegue
L’Abbate – non si è però mai previsto un controllo specifico a livello
europeo finché non vi è stato il primo ritrovamento. E se il Servizio
fitosanitario nazionale ha indirizzato la Regione Puglia sulle procedure da
mettere in atto previste dalla quarantena, non si è verificata purtroppo quella
tempestività d’azione pratica da parte dell’Ufficio regionale sin dal primo
rinvenimento a Li Sauri in Salento. Ora, come ha illustrato il dottor Faraglia
(Mipaaf) – continua il deputato 5 Stelle – la normativa cambierÃ
e prevedrà una struttura operativa nazionale in grado di mettere in atto
interventi risolutivi qualora siano necessari, senza demandare totalmente alle
periferie, spesso depotenziate e in carenza di personale, come avvenuto sinoraâ€.
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A pagarne lo scotto è stato, inoltre, il settore vivaistico che
ha visto perdere centinaia di migliaia di euro di fatturato a causa del totale
blocco, molto spesso strumentale, delle importazioni da parte degli
altri Stati. I flussi commerciali, interrotti spesso a causa di campagne stampa
estere inutilmente allarmistiche, sono stati talvolta riattivati grazie alle
rassicurazioni sui ferrei controlli nazionali. Sul territorio italiano, invece,
non possono più circolare piantine orticole prodotte da vivai della
zona di contenimento o infetta se presenti nell’elenco EFSA come possibili
fonti di inoculo. Faraglia (Mipaaf), rispondendo ad una domanda del deputato
L’Abbate (M5S), ha illustrato come il commercio in quelle zone non sia
vietato mentre sono praticabili alcune strade per poter permettere ai vivaisti
di esportare in altri territori le proprie produzioni.
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“Non una sola pianta infetta è stata trovata in un vivaio
pugliese – commenta il deputato L’Abbate (M5S) – Mettere in
ginocchio un intero comparto che, a sua volta, è linfa vitale per interi
settori agricoli come la coltivazione di brassicacae (cime di rapa, cavoli,
etc), pomodori, melanzane non è accettabile. Ed è per questo che vaglieremo
tutte le possibili soluzioni da attuare per permettere ai vivaisti di
continuare il loro lavoro – conclude il deputato 5 Stelle – cercando
di pressare la Regione Puglia per il sostegno economico necessario a realizzare
le modifiche strutturali e procedurali che la normativa prevede pur di non
ammazzare il settoreâ€.
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da Vito Galluzzi
Collaboratore Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
e-mail vito.galluzzi@camera.it
MoVimento Cinque Stelle
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TRASPORTI: NUOVI
FONDI PER GLI ATTRAVERSAMENTI SEMAFORIZZATI DEI COMUNIÂ PUGLIESI
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Entro il 31 ottobre i Comuni pugliesi
possono presentare progetti per adeguare gli attraversamenti semaforizzati alle
esigenze dei non vedenti. Scagliusi (M5S) invita le Amministrazioni a
partecipare al Bando che stanzia circa 600mila euro
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Con un Comunicato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 223 del
25 settembre 2018, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha
avvisato che la Direzione generale per la sicurezza stradale ha emanato il “Bando
per il finanziamento a favore dei comuni per la realizzazione di
attraversamenti semaforizzati adeguati alle esigenze dei non vedentiâ€, per
un importo complessivo di 595.106 euro. Al bando, da
ripartire tra i progetti ritenuti idonei ed utilmente collocati in graduatoria
ed entro i limiti massimi di finanziabilità previsti, possono partecipare i
comuni interessati, i quali dovranno assicurare una quota di cofinanziamento
almeno pari al 30% del valore degli interventi proposti.
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“Gli interventi proposti dai comuni per accedere al finanziamento – informa
il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione
Trasporti alla Camera – dovranno essere corredati da
un’accurata analisi che evidenzi tutti gli aspetti quantitativi e qualitativi
delle soluzioni proposte, degli impianti semaforici oggetto degli interventi,
ovvero dei siti presso i quali posizionare gli impianti di nuova
implementazione, delle scelte e dei criteri adottati per la determinazione
delle soluzioni prospettate, anche in riferimento all’eventuale riprogettazione
e modifica della mobilità territoriale di riferimento (quartiere, intero comune
ecc.)â€.
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I finanziamenti saranno assegnati alle proposte che risulteranno
più coerenti con gli obiettivi ed i contenuti indicati nel bando in relazione
ai parametri di valutazione espressi. Il termine di presentazione delle
domande scade alle ore 12:00 del 31 ottobre 2018. La graduatoria
resterà vigente fino al 31 dicembre 2021.
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“Mi auguro – prosegue il deputato 5 Stelle – che
tanti Comuni pugliesi colgano questa opportunità per abbattere le barriere
architettoniche, ancora presenti in maniera copiosa nelle nostre città , sia per
i residenti che per colmare il gap rispetto alle esigenze dei cittadini più
bisognosi. Da non sottovalutare la necessità di adeguare le nostre città agli standard
richiesti, vista la forte vocazione turistica del nostro territorio. I fondi ci
sono – conclude Emanuele Scagliusi (M5S) – adesso tocca
ai Comuni presentare progetti seri che vengano portati a termineâ€.
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