da Valerio L'Abbate
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FRUTTA NELLE SCUOLE: IL
MINISTERO AL LAVORO PER MIGLIORARE LA QUALITĂ€ DEL PROGETTO E DELLE MATERIE
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Dopo gli scandali degli anni
passati, il M5S mantiene alta l’attenzione sul programma che coinvolge circa
870.000 alunni in tutta Italia. Il deputato L’Abbate (M5S): “le scuole potranno
segnalare al Ministero eventuali anomalie”
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Nato da un’idea dell’Unione europea nel lontano 2007, il programma
“Frutta nelle scuole” ha avuto come obiettivo quello di aumentare il
consumo di frutta e verdura da parte dei bambini distribuendo prodotti
ortofrutticoli e attuando tutta una serie di misure divulgative. Un progetto
che ha coinvolto circa 870.000 alunni di tutte le Regioni, ogni anno, per un
totale di circa 5.000 scuole interessate. I risultati, però, non sono
sempre stati all’altezza dei nobili intenti del programma e il culmine è stato
sicuramente raggiunto nel 2012, quando furono scoperti una serie di appalti
truccati relativi a gare indette dal Ministero delle politiche agricole. Una
operazione della Guardia di Finanza che portò in carcere 11 persone tra
dirigenti del dicastero e delle aziende private. A mantenere alta la guardia,
al fine di garantire i doverosi standard, è il Movimento 5 Stelle con una interrogazione
a cui ha risposto il sottosegretario Alessandra Pesce.
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“La frutta utilizzata nelle scuole proviene da produzioni
certificate di qualitĂ con marchi IGP, BIO, Global G.A.P., di categoria prima o
extra – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, componente M5S
della Commissione Agricoltura alla Camera – Il Mipaaft ci ha confermato
che si tratta di frutta controllata e analizzata a campione in laboratori
accreditati, con caratteristiche superiori a quelle indicate dai Regolamenti
europei e che rispetta la stagionalità , cosa importante anche per l’educazione
alimentare dei più piccoli a cui questo programma è rivolto. Il sottosegretario
Pesce – prosegue L’Abbate (M5S) – si è anche impegnata a
individuare le misure necessarie per ottenere una maggiore qualitĂ dei prodotti
distribuiti agli studenti, valorizzando al massimo quelli nazionali e per
quanto possibile quelli regionali. E giĂ nei prossimi bandi si farĂ maggiore
attenzione al grado di maturazione che la frutta deve avere alla consegna per
allungare la data di scadenza dei prodotti. La via tracciata dal governo è
quella giusta e va anche incontro alla nostra proposta di una maggiore integrazione
della campagna con le attivitĂ formative sul tema dell'educazione alimentare
– conclude il deputato 5 Stelle – Il Ministero si è inoltre reso
disponibile a ricevere le segnalazioni delle scuole per qualunque anomalia
dovessero riscontrare sui prodotti consegnati, anche tramite invio via web
della documentazione fotografica”.
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