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Comunicazioni NcI / Dit
giovedì 13 settembre 2018

da
press.noiconlitalia@gmail.com
raffaelefitto.press@gmail.com

NAZIONALE ALBANESE, ZULLO: CON LA PRESENZA DI DUE ECCELLENZE MEDICHE PUGLIESI TIFEREMO ANCHE NOI UN PO’ PER LA SQUADRA DEL PAESE DELLE AQUILE

Il presidente del gruppo regionale Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo, fa gli auguri agli ortopedici Biagio e Lorenzo Moretti



Quell’Albania dalla quale nella lontana estate del 1991 partirono oltre 20mila disperati in cerca di un futuro migliore in Italia è ormai un ricordo. Oggi il popolo albanese ci sta restituendo il favore non solo accogliendo tanti imprenditori e studenti che scelgono di trasferirsi nel Paese delle Aquile.

Oggi la notizia che la nazionale albanese ha deciso di avvalersi della collaborazione medica di due eccellenze dell’Ortopedia pugliese, il professor Biagio Moretti, dell’Università di Medicina di Bari, e suo figlio il dottor Lorenzo.

Tanti auguri alle due eccellenze mediche pugliesi, d’ora in poi faremo un po’ di tifo calcistico anche per la nazionale albanese!


Bari, 12 settembre 2018


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MALASANITA’, ZULLO: LE APPARECCHIATURE DIAGNOSTICHE PER OBESI NELLA SANITA’ PUGLIESE CI SONO, MA SONO PRIVATE ACCREDITATE

Il presidente del gruppo regionale Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo, invita il presidente e assessore alla Sanità, Emiliano, a fare una mappatura delle strutture e informare i pugliesi


A Gravina di Puglia esiste un centro radiologico con una Tac e una Risonanza Magnetica in grado di effettuare prestazioni a pazienti obesi fino a 200 kg. Solo che si tratta di un centro privato e accreditato.

La storia di Luca- per altro portata all’attenzione della stampa dall’amico e collega del nostro gruppo regionale Renato Perrini - mi ha davvero lasciato l’amaro in bocca: non solo per la morte del quarantenne obeso al quale la Sanità pubblica non ha saputo dare una pronta risposta, ma perché è la dimostrazione del mancato dialogo e collaborazione fra la Sanità pubblica e quella privata accreditata pugliese.

L’ideologia dominante porta in continuazione a penalizzare le strutture private accreditate che, invece, potrebbero interagire con quelle pubbliche per una migliore assistenza ai pugliesi. All’interno di questi centri privati accreditati esistono e lavorano professionisti che nulla hanno da invidiare a quelli del pubblico, ma spesso si sentono di serie B.

Con questa nota voglio che si venga a sapere che esiste un centro, a Gravina, ma forse ce ne sono altri, dove gli obesi possono rivolgersi, per questo chiedo all’assessore alla Sanità, il presidente Emiliano, di procedere a una mappatura della strumentazione tenendo conto anche delle strutture private accreditate. In questi giorni insieme al direttore Ruscitti hanno presentato il piano di comunicazione per quello che concerne la Sanità e la Prevenzione. Bene, utilizzino parte di quei fondi anche per informare i pugliesi dove sono le apparecchiature salva vita, perché una diagnosi precoce salva davvero la vita dei cittadini.


Bari, 12 settembre 2018

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FINANZIAMENTI UE, FITTO E GENTILE: LA PUGLIA PENALIZZATA DAL NUOVO REGOLAMENTO SULLA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA. BISOGNA MODIFICARLO!

Nota congiunta dei due europarlamentari pugliesi Raffaele Fitto (Noi con l’Italia/Conservatori e Riformisti) ed Elena Gentile (PD/Alleanza progressista di Socialisti e Democratici)



“Il nuovo Regolamento presentato dalla Commissione Eu sulla Cooperazione Territoriale Europea per il periodo 2021-2027 rischia di compromettere fortemente i programmi Interreg che hanno coinvolto la Puglia nelle ultime programmazioni, in particolare i programmi con la Grecia, l´Albania e il Montenegro” - affermano gli eurodeputati Raffaele Fitto ed Elena Gentile.



“Le scelte effettuate dalla Commissione UE avvantaggiano fortemente le regioni dell´Europa del Nord, e le regioni ultra periferiche, penalizzando le regioni dell´area del Mediterraneo. La problematica principale riguarda – aggiungono - l´esclusione della cooperazione transfrontaliera marittima nell´ambito della componente 1 con rischio in vari settori, in particolare per quanto riguarda le PMI, la sicurezza marittima, e la protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali”.

“Non di meno- continuano i due europarlamentari- preoccupa la riduzione delle risorse, e l´aumento della quota di cofinanziamento nazionale che se non escluso dal Patto di Stabilità mette a serio rischio l´efficacia e l´efficienza di questi programmi. Il finanziamento previsto per la Cooperazione territoriale europea passerebbe dal 2,75% al 2,5%, oltre ad una forte riduzione della percentuale prevista per la cooperazione marittima”.

“Per evitare tutto questo – concludono Fitto e Gentile - è forte il nostro impegno per una revisione del Regolamento al fine di ripristinare il ruolo fondamentale della cooperazione transfrontaliera marittima, e far in modo che quello fino ad ora realizzato in termini di legami, connessioni ed esperienze specializzate sullo sviluppo locale delle aree costiere e marittime non venga disperso ma ulteriormente rafforzato e valorizzato. Presenteremo quindi nei prossimi giorni una serie di emendamenti che vadano in questa direzione al fine di migliorare il testo proposto, e permettere a questi programmi di continuare a svolgere il loro ruolo propulsivo dal punto di vista economico, sociale e culturale”.


Strasburgo, 12 settembre 2018


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CHIUSURE DOMENICALI, ZULLO: STRATEGIA PER DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DAI PROBLEMI VERI

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo


Se dovessimo dare un voto alle capacità comunicative del Governo dei populisti sicuramente meriterebbero un bel 110 e lode e bacio accademico. Pur di non parlare di ciò che di concreto hanno prodotto in questi primi 100 giorni continuano a lanciare proclami, a partecipare a confronti televisivi e a parlare per slogan, per distogliere l’attenzione dalle decisioni sulla mancata attuazione di quanto promesso in campagna elettorale (ILVA, Sicurezza, Vaccini, Euro ed Europa). Annacquano il dibattito altalenante sul Reddito di Cittadinanza (che praticamente scimmiotterà il già vigente renziano Reddito di Inclusione), annunciano aggiustamenti sulle Pensioni (che rischiano di essere più penalizzanti delle lacrime versate per la Fornero), e sulla Flat Tax non si è ancora capito cosa hanno davvero intenzione di fare(dovrebbero lasciare qualche spicciolo in più nelle tasche del cittadino ma se tolgono le attuali detrazioni sarà il contrario).

Mentre gli italiani aspettano risposte sulle promesse elettorale ecco che si inventano le chiusure domenicali del commercio come se fosse questo il problema dei disoccupati, delle persone in stato di povertà assoluta, della sicurezza nei nostri quartieri, del futuro dei nostri giovani, dei cervelli all’estero e così via. Intanto, hanno già preparato lo slogan ad effetto: la dignità del lavoro e il primato delle relazioni umane su quelle commerciali. Che dire? Complimenti, ma pensate davvero che sono le aperture domenicali a sconvolgere la vita delle famiglie? Io la domenica nei centri commerciali vedo le coppie passeggiare con i propri figli.

Questo Governo dei populisti, forse, non si rende conto che la vita delle famiglie è sconvolta da altro: dal lavoro che manca o che si perde per crisi aziendali, dalla strozzante tassazione, dalla morosità incolpevole nel pagamento delle bollette, dell’affitto, dalla visione di un futuro incerto per i propri figli, dai crediti che vanti e che restano insoluti etc etc…

E per ultimo dimenticavo la dignità. Sostengono che i dipendenti vengono sfruttati se i centro commerciali restano aperti di domenica. Allora è un problema di mancata osservanza di accordi contrattuali bisogna, in questo caso occorre intervenire con lo stesso impeto che il ministro Salvini mette in campo con gli immigrati, perché chi non vuole rispettare la dignità del lavoro e dei lavoratori lo fa sia nei giorni feriali e sia in quelli festivi.

Io sono un uomo di centrodestra ed essere di centrodestra significa essere liberali e quindi essere a favore delle aperture domenicali nel commercio. Non si può impedire per legge a un commerciante di non lavorare. Ma voglio anche fare un calcolo matematico per farvi capire cosa accadrebbe con la chiusura: per tenere aperto un esercizio commerciale sette giorni su sette occorre una forza lavoro del 15% in più per assicurare riposi e turnazioni. Se la domenica sono chiusi cosa accadrebbe?

Questo provvedimento aggraverà la situazione occupazionale così come la sta aggravando il Decreto Dignità.



Bari, 12 settembre 2018


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per informazioni
mariateresa d'arenzo
338/2447026





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