FESTIVAL DELLE CULTURE AL FEMMINILE DEL MEDITERRANEO
TARANTO
PRIMO APPUNTAMENTO 16 SETTEMBRE
I grandi nomi del giornalismo
italiano si confronteranno sul tema
DONNE-CORAGGIO- GIORNALISMO:
Ritanna ARMENI- Maria
CUFFARO- Cristina MaASTRANDREA-
Marilena NATALE – Maristella
BAGIOLINI- Emma BARBARODa domenica 16 settembre Taranto accoglierà la nuova edizione
del Festival delle culture al Femminile del Mediterraneo, organizzata da Donna
A Sud, patrocinata dal Comune di Taranto, dall’Ordine dei Giornalisti di
Puglia, dalla Regione Puglia- Assessorato al Turismo e alla Cultura, e dalla
Consigliera regionale Pari Opportunità; sostenuta da IWOMAN , LIBERA Taranto –
CGIL Taranto, Confassociazione Puglia.
Il Festival è dedicato alla memoria
di Paola Clemente, la bracciante agricola morta di fatica nei campi
pugliesi nell’estate del 2015, come al ricordo di tante donne- coraggio tra cui
Rita Borsellino che col loro impegno civile nel nome degli ideali di giustizia
e libertà, e per la ricerca della verità, sono diventate punti di riferimento
per la legalità, l’antimafia e la giustizia sociale.
La manifestazione che si svolgerà
fino ad ottobre, e che si ripete come ogni anno dal 2011, richiamerà nella
Città dei due mari, tanti nomi e volti noti, donne che si sono distinte nei
numerosi ambiti della cultura. Appassionate e battagliere, coraggiose e
creative, donne della letteratura e del giornalismo, donne che operano nella
ricerca e nel sociale, donne dalle mille sfaccettature si confronteranno in
questo percorso di riflessione femminile, con uno sguardo che va oltre le
differenze, mai dimenticando la storia delle donne.
La prima giornata DOMENICA 16
SETTEMBRE si aprirà con un convegno dal titolo “AD OCCHI APERTI: DONNE,
CORAGGIO E GIORNALISMO”. All’incontro che si terrà alle ore 18 presso il
Salone degli Specchi, a Palazzo di Città, parteciperanno i grandi
nomi del giornalismo italiano:
Ritanna Armeni (giornalista di
Huffington Post, autrice di “Una donna può tutto. 1941: volano le Streghe
della notte”) e Emma Barbaro (Giornalista, caporedattrice del periodico
Terre di frontiera) verranno intervistate da Rossella Matarrese giornalista e
conduttrice Tg3 PUGLIA.
Maria Cuffaro (inviata e conduttrice
del Tg3 e autrice del libro “Kajal. Le vite degli altri e la mia”), e
Cristina Mastrandrea (fotoreporter, giornalista e videomaker) saranno
intervistate da Angelo Di Leo direttore de La Ringhiera;
Il giornalista Mimmo Mazza (capo
redazione de La Gazzetta del Mezzogiorno- Taranto) intervisterà Marilena Natale
(collaboratrice dell’emittente televisiva locale ‘Più N News’ giornalista
anticamorra sotto scorta) e Maristella Bagiolini (giornalista free lance per
testate giornalistiche nazionali e locali).
Durante l’incontro sarà proiettato il
cortometraggio “La Giornata” diretto dal regista Pippo Mezzapesa, che racconta
il dramma della bracciante Paola Clemente (voluto da Cgil Puglia e Flai Cgil
Puglia ).
La stanza di Palazzo di Città si
riempirà di ulteriori contenuti grazie alla Poesia in vernacolo tarantino di
Paola Vozza, alla performance di Maria Caniglia, e alla musica a cura di Melga
e Sofia D'Elia.
Durante l’incontro sarà organizzato
un Laboratorio per bambini a cura della Libreria Ciurma (col contributo di
cinque euro), per dare la possibilità anche ai genitori di godere a pieno
dell’iniziativa, e sarà allestito un Book Point a cura della Libreria
Mandese di Taranto.
Sarà il coraggio il fil rouge
dell’intera manifestazione, che troverà ampia espressione anche nel secondo
incontro dedicato ad un tema molto attuale quale quello del racconto
giornalistico dell’immigrazione, che deve fare i conti con l’ondata di razzismo
fobico sempre più presente e pressante. Il Prossimo incontro dal titolo “IMMAGINI
E STORIE DEL MEDITERRANEO si terrà Ii 19 SETTEMBRE dalle ore 18 a Palazzo
Pantaleo L’immigrazione raccontata dalle donne”.
Madrina del Festival delle culture al
Femminile del Mediterraneo 2018 sarà l’attrice Nadia Kibout, regista e
produttrice di “Le Ali Velate”.
Il Festival vede la direzione
artistica di Tiziana Magrì ed è il risultato del lavoro di tanti anni di
attività e di esperienze di Donna A Sud al fianco delle donne.
E la stessa Magrì che è anche
ideatrice del Festival dichiara che “in un’epoca ancora molto avara che nega
diritti fondamentali come il lavoro, e la parità in diversi ambiti della vita a
molte donne, si impone la necessità di creare una rete di relazioni e di
comunicazione, che non può che derivare e partire dalle donne stesse. E’
proprio dalle donne, dalle loro storie di vita e di lavoro che parte il
Festival delle Culture femminili nel Mediterraneo, che si pone l’obiettivo di
garantire e favorire l’integrazione di donne migrate e disagiate anche
attraverso progetti d’inclusione al lavoro ”.
Tutti gli incontri sono gratuiti e
aperti al pubblico. Sponsor FORMARE Puglia/SAMM/Obiettivo Puglia. Media
partner dell’evento: La Ringhiera – Terre di Frontiera – Se dicoTaranto
Sito internet Festival: http://festivaldonnaasud.com/
pagina facebook di DonnAsud. @festivalDelleCulturealFemminiledelMediterraneo
Hashtag ufficiali del Festival: #donnaasdfestival
#culturealfemminile #Mediterraneo
#DonnaaSud2018
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BIOGRAFIA
Nadia
Kibout nasce
a Saint-Etienne in Francia da genitori algerini. È l’unica figlia femmina della
famiglia, prima di lei otto fratelli maschi, questo le fa dire e pensare di
aver un lato maschile molto pronunciato.Già dai primi anni di scuola scopre
l’amore per il palcoscenico attraverso i spettacoli e saggi della scuola. Si
appassiona alla musica e al canto. Fa parte dell’orchestra e del coro dal primo
anno delle medie fino all’ultimo anno del liceo. Durante il liceo collabora ad
opere liriche presso il teatro Jean Massenet della città e prende parte ad un
corso di recitazione davanti alla macchina da presa. Vari contrasti familiari
la porteranno ad allontanarsi dalle sue passioni artistiche.
Svolge diverse attività professionali
in vari settori e viaggia molto ma capisce di non farcela se non vive delle sue
passioni. Incomincia un reale percorso di studi di recitazione, per tre anni,
in italia, a milano presso un laboratorio teatrale privato dove scopre il metodo
stanislavsky, metodo del quale si innamora. Sceglie poi di trasferirsi a Parigi
per approfondire le sue conoscenze nell’ambito teatrale presso la scuola Le
Cours Florent per un anno, segue poi uno stage intensivo di un mese con
Ariane Mnouchkine al Theatre du Soleil. Curiosa di mettere in pratica a livello
internazionale i suoi studi incomincia attraverso l’Europa e l’America una
lunga frequentazione di seminari e laboratori con insegnanti americani di fama
internazionale, per la maggior parte membri dell’actor’s studio di Lee
Strasberg (Greta Seacat , Susan Batson, Robert Castle, Bernard Hiller). Nel
2004 incomincia la sua carriera con un film drammatico, opera prima di Mario
Rellini, Balletto di Guerra, a cui seguiranno altre pellicole cinematografiche
e fiction televisive. Il teatro, attraverso Sergio Castellito come regista per
lo spettacolo Il Dubbio in tournée in tutta italia, le offre una bellissima
esperienza che si augura di ripetere al piu presto. La passione e la dedizione
in ciò che fa la sostengono nel desiderio di una carriera ricca di personaggi
ed incontri.
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Cos'è Donna a Sud?
In primis è un’iniziativa che parte dal
basso, che nasce a sud di Taranto, al quartiere Tamburi, quartiere nato a sud
del più grande e inquinante colosso industriale, Ilva.
Il festival, ideato e diretto da Tiziana
Magrì è giunto all’edizione 2018, è il tassello finale di un percorso di
aggregazione virtuale in cui donne e uomini, che hanno voglia di parlare e far
parlare il loro Sud, mettono a disposizione la propria professionalità a
servizio di un’idea di bene che si irradi a tutta la comunità. Per questo sta
nascendo una Fondazione , che sarà il motore per la reale parità sociale ed
economica, per il raggiungimento delle pari opportunità. Il Festival punta
l’attenzione in particolare verso le donne che e a Sud sono nate, ci vivono o sono
dovute andar via. Donna a sud è la forza di tutte le donne che nonostante le
difficoltà hanno deciso di restare, di tutte quelle donne che coraggiosamente
sono tornate e che lottano per tornare. Giornaliste, scrittrici, filosofe,
professioniste, manager e artiste a tutto tondo si raccontano, e ci raccontano
storie, fatti, accadimenti sotto ogni forma verso l’unico obiettivo che è
quello di diffondere la cultura paritaria al fine di sgretolare quei fenomeni
di discriminazione, sfruttamento, ingiustizia, violenza che ne fanno della
donna, tutt’oggi, un soggetto emarginato.
Il Festival Donna a Sud propone attraverso questo scambio culturale
al femminile di promuovere con incontri trasversali la reale parità tra donne e
uomini. “Donna A Sud” è una sinergie di attività che comprende presentazioni di
libri, mostre fotografiche, percorsi di valorizzazione del territorio, teatro,
musica ed ogni forma d’arte che miri a valorizzare le competenze ed accrescere
la sensibilità comune sul ruolo della donna, inserita in ogni contesto sociale,
promuovendo la reale parità di genere con gli uomini.
Compito primo del progetto e costituenda Fondazione è la promozione
sociale legata al territorio a tutela delle fasce più deboli, tra cui la
donna. Come ogni anno anche quest’anno il festival delle Culture al Femminile
del Mediterraneo Donna a Sud” si pone un obiettivo sociale: garantire e
favorire l’integrazione di donne migrate e disagiate attraverso progetti
d’inclusione al lavoro attraverso laboratori e workshop da realizzare in
collaborazione con realtà del territorio.