Nove miliardi investiti in meno di cinque anni, 12mila cantieri
avviati, oltre 300 nuovi edifici scolastici edificati in tutta Italia, oltre
2mila 100 interventi monitorati sul campo in 15 regioni.
Questi sono i numeri di Italiasicura/Scuole, la task force per la
riqualificazione dell’edilizia scolastica italiana che il “governo del
cambiamento” ha deciso di smantellare, senza specificare in che modo la
sostituirĂ e quindi quali strumenti attiverĂ per finanziare, da qui in avanti,
l’edilizia scolastica in sintonia con le comunità locali.
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Insomma, non solo Lega e M5s sopprimono una task force che in
pochi anni è riuscita a fare più di quanto non sia stato fatto nei vent'anni
precedenti, ma di fatto non prevedono di investire un euro nell’edilizia
scolastica. E questo perché i soldi servono per finanziare il costosissimo
contratto di governo, fatto di tutto e il contrario di tutto, basato su soldi
che non ci sono e che nessuno sembra sapere come rimediare.
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L’unica cosa che pare certa è che al “governo del cambiamento”
piace scaricare il peso della propria propaganda sui piĂą deboli e sui settori
piĂą delicati del paese. Sembra essere questo il prezzo da pagare alla
propaganda populista. Ed è qualcosa che ci riguarda tutti da vicino, perché la
scuola è un’istituzione che ricade direttamente sulla vita delle comunità e sul
futuro dei nostri ragazzi. La realtà dice che l’edilizia scolastica in Italia è
ferma nella maggior parte dei casi agli Anni ’60 e che ha bisogno di interventi
mirati e continuativi, spesso solo per poter mantenere gli standard minimi di
sicurezza.
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Abolire la task force Italiasicura/Scuole e cancellare così 5
miliardi già programmati, non significa solo abolire un’iniziativa dei governi
precedenti, ma piuttosto risparmiare sulla pelle dei nostri figli e sul futuro
delle nostre comunità . E questo è inaccettabile almeno quanto le lacrime di
coccodrillo che piangeremmo nel caso in cui un solaio dovesse venir giĂą durante
l’ora di lezione a causa dell’incuria. A quel punto sì che il prezzo del
cambiamento sarebbe davvero troppo alto da sopportare. E nessuno potrĂ dire che
non gli era stato detto.
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Sergio
Blasi
Consigliere
regionale Pd in Puglia
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