Oggetto:
presentazione domani a Manduria del libro “Li incontrerai sugli alberi in
primavera”
Venerdì 22 giugno
alle ore 18 viene
presentato a Manduria il libro “Li incontrerai sugli alberi in primavera”,
dedicato alla memoria di Luciano Marescotti.
E' un libro denso di
ricordi che racconta la storia di una persona che ha coltivato gli ideali di
libertà, giustizia e solidarietà partecipando in prima persona alla Resistenza
in Emilia Romagna, trasferendosi poi a Taranto, dove ha insegnato come maestro di
scuole elementari.
La presentazione del
libro si svolgerà nella sede del Circolo Cittadino di Manduria in Piazza
Vittorio Emanuele.
Parteciperanno alla
presentazione il dott. Antonio Morelli, il dott. Giuseppe Tommasino, il preside
Vittorio Basile e il Presidente del Circolo Cittadino Raimondo Turco.
L’iniziativa è stata fortemente voluta da Aurelio Rebuzzi. Sarà presente un
rappresentante dell’ANPI provinciale.
Alla conferenza
parteciperanno Marinella e Alessandro Marescotti, autori del libro e figli di
Luciano Marescotti.
"LI
INCONTRERAI SUGLI ALBERI IN PRIMAVERA"
Il libro
trae il titolo dalla frase di un giovane partigiano olandese che, nella sua
ultima lettera prima di morire, scrisse: “Io non sono che una piccola cosa, e
il mio nome sarà presto dimenticato, ma l’idea, la vita e l’ispirazione che mi
pervasero continueranno a vivere. Li incontrerai ovunque, sugli
alberi in primavera, negli uomini sul tuo cammino, in un breve e dolce
sorriso. Incontrerai ciò che ebbe un valore per me, l’amerai e non mi
dimenticherai".
UNA
SCHEDA SU LUCIANO MARESCOTTI
Alessandro Marescotti
così ricorda suo padre: “A ventidue anni fu arrestato dai tedeschi che stavano
occupando l’Italia. Era l’8 settembre 1943. Lui però con una fuga rocambolesca
riuscì a scappare e da allora dovette nascondersi. Partecipò alla Resistenza,
rischiò la vita in più occasioni ma non sparò mai. Lui mi ha reso partecipe e
attento agli avvenimenti che cambiano il mondo. Ripensando a mio padre e alla
sua storia di impegno civile e umano, trovo che lui vive in tutto ciò che di
positivo ci sforziamo di fare. Gli ideali in cui credeva sono più che mai
attuali e perderne la memoria significherebbe perdere noi stessi. Ho voluto
bene a mio padre e questo libro è un atto di gratitudine nei suoi confronti.
Lui è stato sempre attento e presente nella mia educazione. Lo vedo ancora oggi
qui accanto a me. Mi ha trasmesso un senso di responsabilità sociale che sapeva
coltivare dando l’esempio. Ricordo che, appena andato in pensione, cominciò
spontaneamente a fare volontariato andando a curare il verde pubblico della
piazza più vicina a casa sua. Avrebbe voluto un mondo migliore per tutti noi,
un mondo in cui le persone si aiutassero vicendevolmente e si prendessero cura
dei beni comuni. Mi citava spesso Sandro Pertini e Piero Calamandrei, che erano
i suoi riferimenti. Per lui la Resistenza fu un processo di partecipazione
popolare e di conquista di quei valori universali poi sanciti dalla
Costituzione. Fino alle ultime settimane della sua vita è stato sorridente.
Appena arrivavo da lui, mi domandava se ci fossero delle “novità”. Mi ascoltava
felice come un ragazzo e vedevo che non si saziava mai del futuro. Viveva la
vita con un senso di piacevolezza che lo portava ad essere un ottimista per
scelta e a rifuggire dalle recriminazioni, dallo scoraggiamento e dal rancore.
Pensava in positivo. Non brontolava, non gli piacevano i rassegnati, ci
invitava a fare sempre meglio. E’ rimasta in me l’impressione di una persona
gentile, che cercava di conoscere gli altri in punta di piedi e che sapeva
interloquire con le persone appena conosciute con una capacità comunicativa ed
empatica che gli invidiavo. Ha conosciuto Aurelio Rebuzzi ed è rimasto colpito
dalla storia triste e commovente del figlio. Si è immedesimato in quel papà il
cui figlio, di nome Alessandro, non riusciva a respirare a Taranto. Mio padre
ha avuto un profondo interesse per le storie delle persone. E adesso che non
c'è più, ne voglio custodire la memoria in un libro che presentiamo a Manduria.
Il libro è un invito a resistere e a credere in un futuro migliore”.