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Comunicazioni Lizzano Libera
giovedì 7 giugno 2018

da Giuseppe Quaranta
masaniello.40@gmail.com




LIZZANO LIBERA

Componente degli ID (Indipendentisti Duosiciliani)                                    



NAPOLI - PALERMO - TARANTO - masaniello.40@gmail.com - tel. 34 80 70 28 90

 

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

e p.c. Al Presidente del Consiglio dei Ministri

 AL MINISTRO DEGLI INTERNI

AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

AL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI

AI PREFETTI di Puglia

AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE

AL SINDACI DEI CAPOLUOGHI di Puglia

AI PRESIDENTI DI TRIBUNALI

AI CAPI DELLE PROCURE

ALLA STAMPA CARTACEA E TELEVISIVA

AI CONTROLLORI DELLA STAMPA

alla Comunità Europea e Internazionale

 

oggetto : Richiesta di sospendere le consultazioni elettorali Amministrative del Comune di Lizzano in Provincia di Taranto

Egregio Presidente della Repubblica «Mattarella» e per conoscenza tutti gli altri, dal Presidente del Consiglio dei Ministri «Conte» ai Ministri della Giustizia, Interno e Comunicazioni, ai Prefetti e a tutti gli Autenticatori presenti in Lizzano, sino alla  Stampa e i suoi controllori e alla Comunità Europea e Internazionale,

Vi continuiamo a scrivere per dimostrarvi, ancora una volta, che gli ostacoli messi in piedi dalla «burocrazia» danneggià la Nostra Comunità, visto che il fascio dei partiti usa manipolare e sottomettere qualsiasi cittadino, soprattutto se questo opera nelle istituzioni e serve, sia ad imbavagliare e ostacolare i cittadini che intendono liberare il paese, dal fascismo camuffato che attualmente occupa tutte le istituzioni in Provincia di Taranto, come anche in Puglia.

I fatti stanno a dimostrare quello che denunciamo, già dall'anno 2015, questi organismi inquinati non ci consentirono la presentazione di liste alle regionali di puglia e campania e a varie città dove si rinnovavano le amministrazioni e in quelle Regionali Siciliane, per non parlare di quelle Politiche, negandoci sempre gli autenticatori.

Vano fu la nostra sollecitazione ,sia ai prefetti che ai ministri competenti, come vana fu la richiesta di sospendere le consultazioni per ripristinare la legalità e attuare leggi e costituzione.

anche nell'anno 2017, successe la stessa cosa, per la città di Taranto e tante altre, le nostre richieste vennero cestinate da questa «burocrazia» gestita dai poteri forti, che noi abbiamo coniato, come il fascio dei partiti.

Infatti si adoperano allo stesso modo, del camerata Mussolini che per vincere le elezioni mise fuorilegge tutti i partiti, perchè lui era il Fascismo, costoro si accordano prima e camuffandosi da democratici esclusono tutti quelli (come lo erano i partiti politici dell'epoca) che potrebbero metterli in minoranza oppure “allontanarli” dalle istituzioni.

Anche allora, egregio Presidente non ci fu alcuna risposta e provvedimento nei confronti, sia degli autenticatori che dei ministri che dovrebbero controllare e far applicare, senza alcuna interpretazione burocratese, la legge 53 del 1990 (che riguarda gli autenticatori).

 Tutto questo non è servito a nulla, perchè proprio a taranto abbiamo scoperto le modalità di come tutti i partiti, usano raccogliere prima le firme per poi autenticarle.

Gia' dall'anno 2015 ci siamo rivolti alle procure della repubblica, senza aver alcun risultato se non quello di venire puntualmente archiviati oppure rigettati cosi' come hanno fatto all'unisono tutte le procure della repubblica siciliane.

Il fatto è gravissimo, sia perchè Prefetti e Ministri sono latitanti oppure dobbiamo pensare che il fascio dei partiti ha già rioccupato il paese, laddove non è riuscito il fascismo singolo, lo si raggiunge ammucchiandosi, in cooperativa per essere certi di rimanere a sgovernare il Paese.

Noi degli I.D. (componente dello UOI > Unico Organismo Indipendentista), questa volta abbiamo dovuto seguire il percorso di una lista civica “Lizzano Libera”, ma contribuendo in modo naturale\legale e soprattutto privilegiando la legittimità, cosa che a Lizzano e non solo è sconosciuta.

 Infatti, come potrete verificare, sia la struttura preposta alla certificazione che quella al controllo hanno preferito soprassedere, fregandosene apertamente e non accertando le tante violazioni denunciate dal sottoscritto. (reclamo presentato alla sottocommissione elettorale che allego).

 Pertanto, Rifacciamo Richiesta di sospensione della consultazione elettorale delle amministrative, riguardante il Comune di Lizzano (Provincia di Taranto), visto che a tutt'oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva, riguardante le numerose sollecitazioni, diffide e reclami tese ad un intervento chiarificatore e risolutivo, indirizzate sempre al Prefetto di Taranto e ai Ministri Interno, Giustizia e Comunicazioni.

Ora resta solo a Lei Presidente di intervenire pesantemente contro chi vuol istaurare la prassi fascista\affaristica in una parte importante del nostro Paese.   

 

Infatti, lo dimostra il comportamento fazioso dei capi delle procure nel rigettare le nostre richieste, (e ci andato bene, potevano già indagare sul nostro essere indipendentista, così come sta avvenendo in spagna)  prendendole volutamente per denunce penali. (dal momento che all'unisono tutte le procure siciliane affermavano le stesse cose)   

 

Riteniamo che la legge và interpretata nella ESIGENZA degli anni tremila , dove una grande maggioranza di persone non vuole neppure vederci (che sono poi gli astensionisti il 35%), l'altra che era grande (oggi al 65%), deve fare i conti con la propria credibilita' e non riuscendoci, s'inventa liste civiche che di civismo non hanno niente, sono liste camuffate dai partiti che non sono in grado di presentarsi da soli, restiamo solo noi i nativi che vogliamo partecipare, ma abbiamo un ostacolo, che autenticatori insieme al Prefetto e sostenuti dai ministri dell'interno e della giustizia (tutti uniti ci spingono ad essere come loro oppure a restarne fuori), per questo non vogliono interpretare la legge, darle un regolamento, che abbiamo persino proposto,ma senza ricevere alcuna riposta. 

Ci chiediamo, ancora una volta, questa è la democrazia che rappresentate ?

Ritenavamo di trovarci in un paese che afferma di essere democratico, ma scopriamo tutt'altro, dopo i tanti ostacoli e un chiaro silenzio di indifferenza e menefreghismo da parte di tutti, finalmente sappiamo che in questo Paese è vietato partecipare a qualsiasi consultazione, se non essere come loro e peggio.

Perchè ?! lo dimostrano le richieste inevase e cestinate, dal fascio di partiti, che da tempo occupano e tengono “sequestrati” tutti gli organi di questo Stato.

Centinaia di migliaia di autenticatori, quasi tutti di parte (consiglieri comunali e provinciali, sindaci, assessori e presidenti comunali e provinciali, funzionari comunali e provinciali), gli altri hanno perso fortemente l'imparzialità e  la giusta giustizia (denunce che anche i vari davigo-gratteri-ed altri fanno pubblicamente), ritrovandosi a sostenere i poteri «forti» che ci impediscono di partecipare.  

Stessa cosa avviene nel mondo dell'informazione, dove anche lì sono arrivati per farci NEGARE l'uso di tutti i mezzi di comunicazione (giornali e televisioni).

Pertanto, di fronte a tale INGIUSTO e continuato OSTACOLO, le chiediamo, ancora una volta, di consentirci urgentemente la raccolta delle firme, fornendoci idonei e liberi autenticatori (anche attraverso ordinanze o circolari ministeriali che obbligano e incentivino tutto il personale che deve essere utile, soprattutto alla libertà e alla democrazia).

NELLA RICHIESTA DI SOSPENSIONE DELLE CONSULTAZIONI SUL RINNOVO DELL’AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI LIZZANO

Infatti, sospendendo la consultazione a Lizzano oppure rinviarla, almeno di 90 giorni, in modo di riuscire a raccogliere le firme necessarie, con la presenza di questo Stato che deve «garantire», la presenza fisica per strada o piazza, di autenticatori indispensabili, sia ad avere liste certe e legittime e non invece come sta succedendo nell'intero paese, dove e' uso e consuetudine raccogliere prima le firme e poi portarli agli autenticatori, cosa che abbiamo dimostrato nella presentazione del nostro reclamo alla sottocommissione  .

Pensiamo che sia inutile ricordarle di richiamare i Ministri e l'intero governo Conte, sulla necessità di avere un regolamento sul giusto uso di tutti gli autenticatori;

Infine, si chiede anche un richiamo severo, seguito da sanzioni, espulsioni ed anche chiusure provvisorie di tutti quei mezzi di comunicazione che hanno consentito «il silenzio stampa sull'affaire delle firme false», con l'impegno di far cessare qualsiasi finanziamento alla stampa cartacea e televisiva.

Bisogna tener presente, che tali e gravissimi comportamenti, vanno avanti da decenni, dove questa  Stampa, chiaramente di Regime, continua imperterrita a manipolare - censurare e annullare le nostre realtà, visto, che proprio i Vostri «sottoposti», come il Garante dell'editoria o della Stampa libera «agcom», oppure il Ministro delle Telecomunicazioni e per ultimo anche dalla Associazione dei giornalisti (ordine e quant'altro) stanno e restano a guardare senza avere alcun sospetto di illegalità o violazione della Costituzione (art.21).

Caro Presidente, questa drammatica situazione è molto importante e non potete non accorgerVi del danno che sta provocando nel Paese.

E' necessario che vada considerato come l'unico fattore di legittimità, dato il proliferare di fatti identici, che da tempo denunciamo e che dalle indagini della polizia giudiziaria, abbiamo parecchie centinaia di indagati e centinaia di rinviati a giudizio, proprio su questo andazzo, firme e candidati falsi.

Penso che non vogliamo uno stato allo sbando, che non si riesce a gestire il paese, in quanto è lasciato agli affaristi annidati nel «fascio dei partiti» che hanno realizzato solo la malagestione in qualsiasi settore e per quanto ci riguarda sino ad oggi hanno solo penalizzato il Paese,  la comunità, la democrazia e la libertà.

Siamo stanchi che lor signori non intendono darci alcuna spiegazione, nè i motivi di questo silenzio, riguardo soprattutto le nostre richieste e volontà.

Il Vostro continuato silenzio, non ci darà altro che alzare i toni del dissenso e della sfiducia, soprattutto nella mancanza di quella libertà che tanto strombazzate e pubblicizzate.

nell'attesa, salutiamo distintamente.

Il Presidente degli I.D. - Peppe Quaranta

 

Taranto, 23 settembre 2017





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