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LA POESIA DI AGOSTINO GAUDINIERI NELLO STUDIO DI MICOL E PIERFRANCO BRUNI CON PROGETTO GRAFICO DI ANNA MONTELLA
domenica 3 giugno 2018

DI MARIA TERESA ALFONSO



Il dialetto è una caratterizzazione delle lingue orali che vivono nei territori e diventano una espressione della scrittura proprio lungo i percorsi letterari.

I testi di Agostino Gaudinieri sono un modello di una particolarità linguistica che pone al centro una koinè in cui il dialetto della Calabria si intreccia con le forme dialettali di tutto il Sud.

Un Sud che parla una contaminazione quasi "meticciata" in cui il dialogare diventa didattica della conoscenza delle varie parlate. Qui ci troviamo di fronte ad una poesia nella quale l'uso della contaminazione è predominate.

La cultura del colonnello Gaudinieri è un punto importante, perché è riuscito a focalizzare la "calabresità", ma parimenti ha assorbito elementi linguistici di altri territori.

Si nota, appunto, un intreccio e un incontro che pongono come forma comunicante una "sperimentazione", che è consona a chi è riuscito a capire che la lingua italiana è dentro la pedagogia dei dialetti.

Le Cartelle hanno una finalizzazione didattica rivolta alla conoscenza della storia, della lingua, delle forme e delle immagini. Si sottolinea l'eleganza delle immagini nel progetto grafico di Anna Montella che hanno una loro notevole importanza.

Così come si enuclea nella ricerca di Micol e Pierfranco Bruni il senso di un confronto tra storia e linguaggi.

Il lavoro che qui si presenta nasce chiaramente anche dallo studio  che è stato realizzato nel libro "Cinque fratelli" (Pellegrini editore), nel quali si racconta la vita della famiglia Bruni - Gaudinieri e la funzione di Agostino Gaudinieri, militare e intellettuale - storico, ha giocato un ruolo significativo.

La poesia dialettale, nei territori, assume immediatamente una valenza di trasmissione di sentimenti attraverso i codici linguistici.

I testi di Gaudinieri pongono proprio questo immaginario come attrazione demoetnoantropologica.

"Demo" ed "Etno" sono due codici didattici e pedagogici che dialogano con le antropologie dei territori.

In virtù di ciò la poesia ha la trasparenza del "sapere" linguistico in una esperienza profondamente emozionale.

Una lettura utilissima anche nel mondo della scuola, soprattutto per chi lavora in un territoria in cui la cultura popolare è intrecciata con visioni etniche e tratteggi dialettali forti.

Non bisogna dimenticare che Agostino Gaudinieri è una presenza nella storia Italo Albanese. Egli, infatti, è nato in una comunità dell'Arberia calabra: Spezzano Albanese. Le sue radici sono parte sostanziale del suo modulare le dialettiche culturali.


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