Chi parla al microfono
è Luigi Ascatigno di Zeppelin Studios, del progetto “NO DRUGS FILES”. Siamo
all’interno dell’I.P.S. “F.S. Cabrini” (font color="red">www.cabrinitaranto.gov.it), la
scuola più creativa di Taranto in merito ai suoi corsi di studio, Cine e Tv (prossimo
Cultura e Spettacolo), Grafico, Turistico, Aziendale, Sport e Benessere,
Chimico (prossimo Industria e artigianato per il Made in Italy), Trasformazione
Agroalimentare e dal prossimo anno riprende anche il serale.
“Oggi siamo venuti qui
perché vogliamo fare una cosa importante, vogliamo comunicare con voi vogliamo
trasmettervi un messaggio, noi lavoriamo nella musica con la musica ma viviamo
nel mondo normale, nel mondo di tutti i giorni con gli stessi vostri problemi,
un mondo difficile, qualche momento di gioia e di felicità, qualche momento di
pace, qualche soddisfazione, l’amicizia, l’amore, qualche piccolo piacere ma di
contro un mondo pieno di ingiustizie, prevaricazioni, cattiverie, dolore e
paura, guerra, avidità, brama di potere, mafie, corruzione, miseria,
perversioni e angosce d’ogni tipo….davvero non ci facciamo mancare nulla”.
Comincia così la
Giornata dell’Arte e della Creatività, “fortemente voluta dalla nuova dirigente
Angela Maria Santarcangelo, finalizzata a stimolare gli studenti ad esprimere
la loro ricchezza espressiva e artistica e a far sì che la scuola riconosca e
valorizzi questo potenziale patrimonio. Nel corso della giornata gli studenti
hanno la possibilità di far conoscere la propria espressività attraverso i più
diversi linguaggi artistici: teatro, musica, arti visive. La Giornata intende
facilitare la valorizzazione di queste forme espressive come completamento
dell'attività didattica ordinaria e arricchimento della relazione tra gli
studenti gli insegnanti e l'istruzione scolastica” ci riferisce la prof.sa Anna
Maria Netti, organizzatrice della giornata.
Si va avanti a suon di
musica e di parole, ma la scaletta è lunga e non di tutto potremo riferire, di
tutte le esibizioni coinvolgenti gli studenti. Per questioni di spazio non
parleremo quindi della dolcissima canzone Adagio di Lara Fabian cantata da
Roberta Rizzo, del dialogo “l’amore non è possesso, l’amore è rispetto” con
Gaetano Saccone e Sharon Mirenda e del monologo sul bullismo, ambedue di Paola
Cortellesi, con Davide Tinelli impegnato anche in “Mi chiamo Giancarlo Catino”,
dell’esibizione di Sara Merletto ed il suo gruppo della scuola di danza “Nevida
Dance” nella performance “Vietato morire” preparata dall’insegnante Neviana
Corona, della danza orientale di Eva Cassano, della poesia di Frida Kalho “Ti
meriti un amore“ con Alessia Principale e Simone Coppola e con chitarra,
dell’inedito “Voglio di più“ di Carmela Scarnera, di “Scena di vita
quotidiana“ a dire le bugie si rischia parecchio, liberamente tratto da Stella
Gabriella e D’Arco Federica, di “Caffè nervoso” con Giovanni Giusti, Antonio
Pagano e Roberta Rizzo, della poesia di Andrea Ivaz Melis e del discorso di
Martin Luther King con Gaetano Saccone, Sharon Mirenda, Marika Panarelli, Amo
Marica, Ferderica Barbi e Francesco Jayakoday, di “No Roots”di Alice Merton con
Gianna Galileo e della Bokwa fitness con Sara Bianco, Alessia Bufano, Alessia
Bimbola, Rebecca Dellinoci e l’insegnante Katiuscha. Il tutto presentato da
Nadia Carrieri.
Per Zeppelin Studios
suonano Antonio
Cascarano (basso), Andrea Musci
(chitarra), Marcello De Felice (batteria), Bruno Galeone (tastiera), Stefania
Carati (voce), brani noti come Child’s anthem dei Toto, Cocaine di Eric
Clapton, Back to black di Amy Winehouse, Little wing di Sting version, Highway to hell di Ac/Dc e Bring me to life
di Evanescence.
Lo scopo è quello di
stimolare l’anima, sì proprio così, l’anima dei ragazzi e di tutti i presenti,
di quelli che hanno potuto essere presenti in una giornata lavorativa,
compresi, genitori e familiari.
L’anima porta alla
creatività superando gli errori e la paura di vivere, e non all’illusione a cui
invece porta la droga. “Che errore usarla – osserva Ascatigno - il risultato è
uno solo …anime oscure, avvelenate sofferenti! L’illusione perfetta: scaccia
la paura, ci fa diventare più forti e più placidi, rallenta i battiti o li
accelera a seconda di come ci piace, ci fa più intraprendenti o più misteriosi,
più allegri o più sicuri più buoni o più cattivi, attenzione però ….tutto a
scadenze rinnovabili obbligatoriamente…senza possibilità di rinegoziazione…fino
alla morte. La droga è una metafora degli errori del genere umano,
l’incapacità di scegliere gli strumenti giusti affrontare la realtà, per
lottare per la propria vita per quella di chi amiamo per la nostra e la loro
serenità, l’incapacità di autodeterminarsi, quella di concepire e/o desiderare
un mondo migliore più giusto per tutti, più felice per tutti. Il senso di
inadeguatezza, ma anche il cinismo di sfruttare qualsiasi opportunità di
soverchiare le altrui libertà, lucrando su uomini e cose la lucida
determinazione dell’affermazione personale a tutti i costi. la ragione cieca
del danaro e delle apparenze e persino la mancanza di pietà. Questo è la
droga.”
Quello che ci salva
quindi è la nostra anima. “Nella storia del genere umano ci sono stati tanti
uomini e donne, capaci di uscire da un percorso obbligato, e con l’arma della
conoscenza hanno cambiato spesso anche in modo determinante gli eventi. Se
andassimo a guardare una per una la storia di quegli uomini e donne, ci
renderemmo conto c’era un fil rouge che li univa tutti, avevano un’Anima,
un’anima forte educata, nella sensibilità; conoscevano, sentivano, sapevano,...
la poesia, l’arte, la danza, la filosofia, la musica, la storia…e tutti hanno
usato questa sensibilità quest’anima come strumento di cambiamento. Affinate le
vostre armi di conoscenza e di sensibilità spirituale !” ed è sempre Luigi Ascatigno
che parla.
Vito Piepoli
Zeppelin Studios al Cabrini