COMITATO LAVORO componente dello U.O.I.
AL PREFETTO
AL MINISTERO DEL LAVORO
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
con sede a Taranto
p.c. alle redazioni stampa,
cartacea e televisiva
OGGETTO: RICHIESTA DI INTERVENIRE URGENTEMENTE E DI
INCONTRARE IL COMITATO LAVORO
La
sopraindicata organizzazione, già da anni si è attivata denunciando
all'ufficio provinciale del lavoro, sia di Brindisi che di Taranto, il
comportamento chiaro dei datori di lavoro (in agricoltura) nel consentire la
raccolta di personale, utile alla loro impresa "agricola", ad una
specie di negrieri "incapaci e inumani", che usano personalità
giuridiche illegittime, nel trasformarsi di fatto in veri e propri
collocamenti, cosi' come ricercano persone automunite (pulmini) chiaramente
bisognosi per poter vivere dignitosamente, sono costretti ad essere usati e
denigrati con la denominazione di caporali.
Costoro,
che Voi conoscete molto bene, sono criminalizzati, proprio perchè prendono in
ogni paese (dove le forze dell'ordine a conoscenza di tale traffico, non
intervengono per niente, se non chiamati qualche volta, per dimostrare che
siete presenti) alle prime ore dell'alba (da grottaglie, francavilla fontana,
ceglie messapico, san marzano e in quasi tutti i comuni) per essere portati a
centinaia di chilometri (nelle province della basilicata o in quelle leccesi -
tarantine e baresi), quindi da casa al lavoro e viceversa (nelle aziende o nei
campi dove si deve raccogliere frutta e verdura o preparare i vigneti - oliveti
).
Il
fatto grave, che mai nessuno ha rilevato, che il personale trasportato in modo
illegale, viene consegnato ai datori di lavoro che consentono di farli entrare
sui campi e quindi nelle aziende agricole, anch'esse in modo illegale. Ci
chiediamo, perchè tanto favoritismo e immunità che proprio gli ispettori fanno
nei loro confronti (perchè abbiamo sollevato da tempo un tale evento, ma rileviamo
un assordante silenzio da parte degli Uffici del lavoro di taranto e brindisi).
SE
CI FOSSE UN CONTROLLO VERO, NON SAREMMO TESTIMONI DI ABUSI E PERSINO DI MORTI
SOSPETTI.
Non
tutti operano, camuffandosi di società commerciali in agricoltura, quando nei fatti
sono dei collocamenti che i signori del ministero del lavoro non intendono
accertare.
Altri,
operano col vecchio metodo, le aziende chiedono il personale (quando
obbligatoriamente dovrebbero chiederle all'uffico del lavoro) ai soliti
disperati auto-muniti di pulmino (non idoneo, visto che ne prevede 9 posti,
arrivino a portarne 15). Infatti raccoglie personale nei comuni, tanti quanti
ne vengono richiesti dai datori di lavoro (infatti, sono loro "datori di
lavoro" i veri caporali, non possono che essere loro).
Le
loro qualità stanno proprio nel pagare i braccianti (che percepiscono dai 25 ai
40 €) con assegni nominali non trasferibili, ma di importo superiore alle
giornate svolte in quella settimana, che devono essere restituiti allo stesso
"negriero" per poter dividerli con tutti i braccianti, in modo che
quando uno di loro PRETENDERA' IL DOVUTO, i furbastri si presenteranno con
l'assegno non trasferibile intestato proprio alla persona che chiede i suoi
diritti.
inoltre,
tutti i braccianti non vengono retribuiti dai contratti di lavoro (ccnl), ma
dal prezzo di mercato imposto dai datori di lavoro, i quali molte volte
riescono a sottomettere i braccianti facendoli firmare documentazione fasulla
(buste paghe).
Vi
alleghiamo alcune ns richieste all'ufficio prov.le del lavoro, che a tutt'oggi
non ha ancora risposto. nel contempo vediamo che i lavoratori terrorizzati
abbandonano il comitato per continuare a stare sottomessi a questi negrieri e
CAPORALI (che a tutt'oggi non avete scoperto e nè la stampa configura tale
responsabilità alle imprese agricole.)
Pertanto,
Vi invito ad intervenire, così come ad ascoltarci, visto che mai c'è stata da
parte vostra un'apertura alle nostre numerose richieste che vanno dagli abusivi
(dove avete preferito escluderci per costruire un papocchio che non serve ai
rottamatori, perchè non hanno in modo reale gli impianti necessari per
riciclare frigoriferi e materiale ferroso), ai migranti (dove avete consentito
l'occupazione in fabbricati comunali inagibili o privati da accertare
consegnando migliaia di immigrati a persone "identiche ai caporali",
senza che questi possano ottenere una integrazione che meritano, ma con una
presenza massiccia di operatori "capaci e impegnati nel sociale",
proprio per non vedere davanti ad ogni attività commerciale il solito migrante
(che pare sia stato consegnato a personaggi funzionali a questo sistema (dove
nessuno controlla, lasciando la rabbia dei cittadini che nei fatti reagiscono
anche violentemente) alla lotta all'abusivo facile "blitz di tutte le
istituzioni contro coloro che hanno bisogno di lavorare e non delinquere",
anche qui abbiamo proposto soluzioni, ma come se l'avessimo detto al muro, che
non vengono ascoltate e che quindi torneremo non a proporre ma ad imporre
interventi contro tutti gli abusivi, che voi conoscete ma evitate di
intervenire in modo radicale. Pensiamo di essere stati chiari.
Nell'attesa di essere prontamente chiamati per
illustrare dettagliatamente il contenuto di questa nostra lettera, salutiamo
distintamente.
Il presidente del Comitato
Lavoro Taranto, 28 aprile
2018 peppe Quaranta