“La visita è finalizzata a predisporre il piano
di
accoglienza e cura dei bambini saharawi”
MISSIONE UMANITARIA: regalare un sorriso a
quattro
bambini saharawi
L’assessora Schiavone e la Presidente
dell’Associazione Salam
visitano i campi profughi saharawi
Come l’anno scorso, in cui Comune di Martina Franca e
Associazione Salam accolsero dieci bambini saharawi “ambasciatori di pace”,
nell’ottica di una progettazione dell’accoglienza estiva, quest’anno
l’Associazione Salam provvederà a far arrivare in Italia tre bambini affetti da
labiopalatoschisi (labbro leporino) ed un bambino affetto da glaucoma.
I bambini nati tra ottobre e novembre del 2017 verranno
accolti anche quest’anno a Martina Franca, dove accompagnati dalle loro mamme
saranno assistiti e visitati al fine di essere operati. Il labbro leporino -
per chi non la conoscesse - è una malformazione che si presenta alla nascita
causando difficoltà ad alimentarsi, parlare, sorridere e persino respirare.
Ecco perchè è importante curarla in tempo soprattutto se si considera che i
bambini che nascono con questa malformazione nei Paesi in via di sviluppo hanno
maggiore probabilità di morire prima di aver compiuto il primo anno di vita.
Pertanto Associazione Salam e Comune di Martina Franca si sono fin da subito
attivate nella pianificazione del progetto umanitario, trovando immediata
risposta da parte delle strutture sanitarie pugliesi per intervenire
prontamente su tutti e quattro casi.
Per conoscere le famiglie ed i bambini affetti dalla
malformazione, la Presidente dell’Associazione Salam Simona Fernandez e
l’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Martina Franca Tiziana
Schiavone dal 10 al 14 marzo visiteranno i campi profughi saharawi.
Incontreranno il Ministro della Salute Pubblica Saharawi per comprendere le
necessità di interventi sanitari sul posto prima della partenza dei bambini, ma
anche per visitare la Farmacia ed il centro di autoproduzione di farmaci.
Incontreranno poi il Ministro della Gioventù nell’ottica di creare un progetto
per i bambini disabili.
Non sarà solo una visita istituzionale ma sarà anche
finalizzata al monitoraggio delle attività in fase di svolgimento di “Cibo e
Lavoro: autoprodurre con dignità” progetto avviato con la Regione Emilia
Romagna e in partnership con le ong Nexus ER e Africa 70.
Per l’Associazione Salam, si occuperà nei prossimi giorni
l’esperta Francesca Sbiroli della formazione del personale del Ministero della
Cooperazione e del Lavoro affinchè siano in condizione di svolgere in piena
autonomia il monitoraggio del Progetto “Cibo e Lavoro”.
“La nostra aspettativa - dichiarano l’Assessora e la
Presidente - è che la Regione Puglia sino ad ora sempre sensibile a sostenere i
progetti dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione, dopo i nostri
contatti - supporti anche questo nostro sogno: ridare il sorriso ai quattro
bambini saharawi e spingere il mondo a riconoscere la causa di un popolo
dimenticato: il popolo saharawi”
INFORMAZIONI UTILI: Il progetto "Cibo e lavoro: auto
produrre con dignità" cofinanziato dall'Agenzia italiana di Cooperazione
allo Sviluppo prende avvio ufficialmente il 20 marzo 2017.
Il progetto si sta attuando in Algeria (Campi Profughi Sahrawi) e vede come
controparti istituzionali il Ministero di Salute Pubblica ed il Ministero de
Desarrollo della Repubblica Araba Sahrawi Democratica. Sono Partner italiani:
Regione Emilia Romagna, Anci Toscana, UNIMI-Icans, NEXUS ER , Associazione
Salam e SIVtro VSF Italia.
RESOCONTO: L’Associazione Salam ha accolto dieci bambini
saharawi 4 bambine e 6 bambini ospiti dal sei fino al 12 agosto 2017 presso la
sede delle Suore di Santa Maria Ausiliatrice di Martina Franca. L’Associazione che opera come ente attuatore di centri di prima e
seconda accoglienza in Italia, fin dalla sua nascita e costituzione si è sempre
impegnata a sviluppare progetti di cooperazione internazionale, in particolare
del bacino Mediterraneo, privilegiando la causa del popolo saharawi, che
sopravvive da oltre 40 anni in condizioni precarie in un territorio ostile,
colpito dalla non applicazione del diritto internazionale
sull’autodeterminazione dei popoli.