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TuttaMiaLaCittĂ Statalizzazione dell'iistituto Paisiello
venerdì 2 febbraio 2018
da tuttamialacitta.ta@gmail.com
Paisiello, si dia finalmente concretezza alla statalizzazione dell'istituto tarantino
L’istituto musicale Paisiello continua a non trovare pace nonostante si sia più volte annunciato il suo passaggio sotto l’egida statale. Gli ultimi annunci fanno riferimento a un emendamento alla Legge di Bilancio con cui si sarebbero trovate le risorse necessarie al definitivo trasferimento di competenze dalla Provincia allo Stato, ma permane alto il rischio che i fondi non arrivino in tempo utile per garantire la continuità delle attività ed i motivi sfuggono ai più. A un passo dal traguardo che darebbe al Paisiello la stessa dignità di altre decine di licei musicali del Paese, si mantiene ancora la situazione nella precarietà . Ciò non solo in danno di docenti e studentesse e studenti che da ogni parte della regione portano avanti i propri studi nel prestigioso e antico istituto tarantino, ma dell’intera comunità di cui il Paisiello è fondamentale presidio di cultura e alta formazione. Negli anni quest’incertezza ha già prodotto l’emigrazione di tanti talenti che hanno preferito istituti più lontani in grado di fornire la necessaria stabilità al loro percorso di studi, a questo oggi si aggiunge la mancata possibilità di completare i lavori del terzo piano dell’ex convento di San Michele che lo ospita che consentirebbe l’adeguata collocazione della sala prove e della biblioteca. Per tutto questo, e nondimeno per garantire la presenza di questo straordinario contenitore culturale in un luogo fondamentale per il futuro di Taranto come la Città vecchia, chiediamo ai rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali di fare ogni cosa nelle loro possibilità per completare la statalizzazione dell’istituto e possibilmente, per una volta, farlo prima dei comunicati stampa con cui lo annunciano. Continueremo a seguire la vicenda fiduciosi, ma pronti a scendere in strada al fianco del corpo docenti e studentesco, giustamente preoccupati per la lunghissima e intollerabile telenovela politica in corso.
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