Giovedì 1 febbraio 2018 alle ore 17.00, presso la Sala
Consiliare del Comune di Manduria (Ta), si celebra “Il Giorno della Memoria” con un
importante evento pubblico dal titolo “Shoah:
drammatico epilogo di una lunga storia”. Tra i relatori la dott.ssa Maria
Pia Scaltrito, studiosa del mondo ebraico, e il Prof. Andrea Mariggiò, dottore di ricerca in
Letteratura ebraica. Tra gli ospiti figurano il Prof. Guido Regina,
presidente dell’Associazione Italia-Israele, sede di Bari, e Michelangelo
Mazzotta, rappresentante legale del ‘Palazzo Taurino – Medieval Jewish
Museum’ di Lecce. Modererà l’incontro la prof.ssa Giovanna Caforio,
docente di storia e filosofia, coordinatore dell’Istituto Itard per la Puglia.
Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa liberava il campo di sterminio di Auschwitz,
sulla cui porta di ingresso campeggiava con spregevole cinismo la scritta
Arbeit macht frei ("Il lavoro rende liberi"). Circa 7600 furono i
sopravvissuti, i salvati. Terminava, così, il lungo inferno durato ben dodici anni
dal 1933 al 1945 che aveva lasciato dietro di sé una drammatica scia di morte:
6 milioni di ebrei uccisi, corrispondente a due terzi dell’ebraismo europeo
negli anni Trenta; più di 200.000 mila zingari, a cui si aggiungono i massacri
nazisti di slavi, gli eccidi delle minoranze nazionali ad opera delle
rispettive maggioranze; infine la soppressione di malati e di omosessuali,
ritenuti socialmente scomodi e razzialmente devianti. Dalla sua istituzione nel
2000, con la legge 211, la Giornata della Memoria viene celebrata nelle
città italiane, offrendo un momento di riflessione che ha il fine di
‘immunizzare’ la generazione presente e quelle future dal ripetersi di una
simile tragedia, le cui implicazioni storico-culturali, hanno drammaticamente
segnato la storia del Novecento. Così Liliana Segre, sopravvissuta
ebrea, di recente nominata dal Presidente Mattarella senatrice a vita, parla
della memoria come “prezioso vaccino contro l’indifferenza”, declinata in tutte
le sue forme, culturali e relazionali. In forza di questo dovere civico,
l’Associazione ‘Città Più…’ e l’Associazione ‘Popularia Onlus’ hanno voluto
organizzare un momento di riflessione sul tema della Shoah, coinvolgendo
più enti che a vario titolo operano nel campo dell’educazione, della
formazione, della sensibilizzazione ai valori di cittadinanza attiva e di
servizio alla comunità. Hanno così aderito all’organizzazione dell’evento: il Liceo
‘De Sanctis- Galilei’, il Liceo Artistico ‘Calò’, il Lions Club
di Manduria, l’Associazione Italia-Israele ‘Alex Wiesel’ di Bari, il
‘Palazzo Taurino – Medieval Jewish Museum’, di Lecce. Il tema
dell’incontro è “Shoah: drammatico epilogo di una lunga storia”. Una
lunga storia, fatta di incontri, relazioni, opposizioni tra le comunità
ebraiche e la popolazione italiana, per guardare al nostro contesto, che
affonda le proprie radici in un passato lontano. In questa storia la Puglia
ha un ruolo del tutto singolare, come precisa la dott.ssa Maria Pia
Scaltrito, relatrice della serata: “Al di fuori di Roma, l’Ebraismo
italiano ed europeo ha radici nell’Apulia, che comprendeva parte dell’attuale
Basilicata, e nella Calabria, nome con cui al tempo veniva denominato il
Salento. In nessuna regione italiana ed europea dal I secolo in avanti le
comunità ebraiche hanno scritto pagine ininterrotte in lingua greca, latina,
ebraica o volgare italiano.” La storia dell’ebraismo italiano, dunque, è
straordinariamente longeva, segnata ora da luci, basti pensare alla messe di
opere letterarie prodotte da scrittori ebrei nelle scuole rabbiniche presenti
nelle città italiane e ai rapporti di scambio culturale con gli intellettuali
italiani, e da ombre, le frequenti persecuzioni degli ebrei, finalizzate a
razziare i loro patrimoni ma legittimate da presunte motivazioni religiose. La Shoah
è dunque l’epilogo di questa storia di persecuzioni, la più eclatante, perché
la più tragica, per il numero di vittime e per la sistematicità e freddezza
organizzativa con cui si compì. Purtroppo, l’effetto finale fu quello di vedere
scomparire dal territorio nazionale quella componente sociale che aveva
fortemente contribuito alla storia politica, economica e culturale del nostro
Paese. Per la sua drammaticità, la Shoah lascia a tutt’oggi interrogativi
cogenti, a cui si può rispondere solo tenendo a mente la complessità dei dati
storici e culturali che sottendono al tragico evento. A tal proposito, precisa
il Prof. Andrea Mariggiò, secondo relatore della serata: “la letteratura
della Shoah, scritta da tanti sopravvissuti e figli di sopravvissuti, aiuta a
sondare e perlustrare angoli poco noti e più reconditi di quella tragica
vicenda umana. Negli ebrei, miracolosamente scampati all’orrore nazifascista,
si è levata, anche a distanza di anni da quell’evento, la necessità di
raccontare e raccontarsi perché quella cultura del male, alla base della Shoah,
non avesse a ripetersi per il futuro”.
All’evento del 1 febbraio parteciperà anche la
commissaria prefettizia, dott.ssa Francesca Adelaide Garufi, che aprirà la
serata con i saluti istituzionali. La presenza tra gli ospiti del Prof. Guido
Regina, presidente dell’Associazione Italia-Israele, sede di Bari, e quella
di Michelangelo Mazzotta, rappresentante legale del ‘Palazzo Taurino –
Medieval Jewish Museum’ di Lecce, risultano estremamente importanti per la
città di Manduria. Infatti sia l’Associazione Italia-Israele sia il Museo
Ebraico di Lecce, la cui direzione scientifica è affidata al prof. Fabrizio
Lelli dell’Università del Salento, stanno lavorando ad un progetto che metta
in rete tutti i centri ebraici della Puglia, valorizzandone la ricca
storia, sia che si guardi all’interno della vita delle giudecche, sia ai loro
rapporti con il resto della comunità non ebrea, esaltando le diverse
specificità religiose, artistiche e culturali. Sarebbe, pertanto, auspicabile
che Manduria, sede nel passato di una comunità ebraica, i cui segni più
evidenti sono la presenza del Ghetto, con un edificio ritenuto dalla vulgata la
sinagoga, fino alla testimonianza viva e commossa di Elisa Springer, sopravvissuta ebrea,
riscopra parte della propria storia di concerto con una strategia culturale
ampia e condivisa sul piano regionale e nazionale.
Roberto
Dostuni
(addetto
stampa “Citta Più…” e Popularia Onlus)
Tel.
368.7305100
Dott.ssa Maria Pia Scaltrito
Prof Andrea Mariggiò