Luce sugli ori: viaggio affascinante tra le
oreficerie arcaiche, classiche ed ellenistiche esposte nel Museo MarTA è il
tema della conversazione dell’archeologa dott. ssa Giovanna Bonivento Pupino
in programma per venerdì 12 gennaio 2018 alle ore 18 presso la sede
dell’Associazione PRESENZA LUCANA via Veneto 106/A (Presidente Michele
Santoro). L’excursus punta l’attenzione sul patrimonio immenso di gioielli
antichi del nostro territorio vanto non solo del Museo Nazionale di Taranto ma
anche di musei stranieri.
La relatrice punterà l’attenzione su forme, tecniche,
funzioni dei gioielli di per sé attrattori seducenti. Non mancheranno
riferimenti ad oreficerie dalla Lucania in omaggio all’Associazione ospitante.
Giovanna Bonivento Pupino è specialista nel settore dove prosegue sulla
via della ricerca, della didattica e della divulgazione scientifica con
numerosi articoli, saggi; famose le sue terze pagine nel Corriere del Giorno
sugli Ori di Crispiano, Mottola, Ginosa o sulla fuga degli Ori per ragioni
belliche; fino a scoprire e pubblicare lo scandalo della perdita di un
orecchino dal lobo della testina di un gioiello crispianese tornato
lacunoso da una trasferta in Giappone; assolutamente contraria alle trasferte
degli ori per tema della loro incolumità (come accaduto) secondo la studiosa,
che ha relazionato e pubblicato su toreutica ed oreficeria negli Atti dei
Convegni di Studio sulla Magna Grecia, è da valorizzare la produzione
“mediterranea” dei preziosi metalli ( bronzi, argenti ed oreficerie)
definiti tout court di atelier tarantino secondo la visione pantarantina
sostenuta da Wuilleumier che ormai non regge più alla prova delle ricerche
specifiche sull’arte ellenistica; un incontro dunque di divulgazione
scientifica per valorizzare i gioielli mettendoli nella luce giusta, auspicando
a un ritorno alla celebre e splendida “Sala degli Ori” del Soprintendente
Nevio De Grassi.
“Recentemente-dichiara Giovanna Bonivento Pupino- un’ apposita Sala degli Ori è stata
aperta dal Museo di Ferrara; vuol dire che la mia idea non è peregrina; per gli
Ori di Taranto occorre un luogo in cui i gioielli abbiano un loro
autonomo respiro corale, una luce splendida, una visione a 360° e non solo
frontale; più luce; ora così come sono esposti pur chiarendosi contesto e
corredo in modo esauriente, si toglie luce e spazio al gioiello. Rimpiango, e
con me altri, l’esposizione della celeberrima Sala degli Ori di Nevio De Grassi
anni 60 che tanti turisti e visitatori ha richiamato a Taranto tanto che ancora
la cercano. Auspico per il bene del Museo ed il turismo che si modifichi
l’esposizione degli ori concentrandoli nuovamente in uno spazio a loro dedicato.”
Ciò che rende affascinante la metodologia di ricerca della Pupino è
l’esegesi delle raffigurazioni sull’oreficeria tanto da avere scoperto,
dopo laboriose ricerche, la presenza delle immagini della sovrane tolemaiche
Arsinoe II su un argento da al British Museum e Berenice I
sull’anello a castone in oro da Mottola nel Museo di Taranto. Rivedremo il
ritratto di Berenice, la suocera di Pirro, scopriremo i rapporti stretti tra
Taranto ed il mondo epirota e macedone. Sarà un tuffo nel passato su
oreficerie fatte per la seduzione, la moda, il matrimonio, i culti, i riti,
soprattutto per l’ultimo viaggio senza ritorno. Il Museo di Taranto
diventato famoso nel mondo per la sua celebre “Sala degli Ori” ha
lasciato il posto ad una tipologia espositiva indubbiamente più dettagliata ma
meno attraente in cui gli Ori di Taranto sono distribuiti per contesti e per
vetrine in tutte le sale o quasi. Per questo la fruizione al MarTA diventa come
una lunga caccia al…tesoro, anzi all’oro. L’incontro è propedeuto alla visita
guidata che Giovanna, guida museale e turistica abilitata, ha è
previsto per il 4 febbraio alle ore 10,30 nello stesso Museo (con prenotazione
a 3285982458).
Crispiano - Testa con orecchino
Giovanna Bonivento Pupino