SANGALLI VETRO: LA VICEMINISTRO BELLANOVA CHIAMATA A
DARE RISPOSTE
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Sabato 16
dicembre scade la CIG in deroga mentre il 16 gennaio il Curatore fallimentare
procederà alla vendita dello stagno in giacenza. Il deputato pugliese L’Abbate
(M5S) torna a interrogare il Governo chiedendo risposte per le 300 famiglie dei
lavoratori e dell’indotto
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Un’intera legislatura giunge a
conclusione ma i Governi Letta Renzi e Gentiloni, che si sono succeduti in
questi 5 anni, non sono stati in grado di risolvere quel “disastro
annunciato” della Sangalli Vetro Manfredonia, impresa fiore
all’occhiello del comparto vetro il cui forno è stato spento il lontano 29
novembre 2014. Ben un anno prima, il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate
(M5S) presentò la prima interrogazione parlamentare di una lunga serie
per chiedere interventi concreti e risolutivi per uno stabilimento che
interessa, con l’indotto, fino a 300 famiglie, che ha goduto di lauti
finanziamenti pubblici (circa 90 milioni di euro) per la sua realizzazione
e che ha funzionato egregiamente prima che il patron Sangalli ne aprisse un
altro speculare a Porto Nogaro, Udine. Un sito, quello del nord, difeso
strenuamente contro ogni ragionevole dubbio di sostenibilitĂ economica e
commerciale dalla Presidente Debora Serracchiani e dalla finanziaria
regionale Friulia.
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“Tutto il contrario di ciò che
è accaduto in Puglia dove alle parole di Michele Emiliano, del viceministro
Teresa Bellanova e del Presidente della Task Force regionale sul Lavoro e le
crisi aziendali Leo Caroli, peraltro ex assessore regionale al Lavoro, non sono
mai seguiti i fatti – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate
(M5S) – Sabato 16 dicembre scade la CIG in deroga mentre il 16 gennaio
2018, sbugiardando tutte le disposizioni ministeriali rese note sinora, il
Curatore fallimentare Luigi Di Fant sta provvedendo alla vendita delle giacenze
di stagno presenti nello stabilimento. Questo metallo prezioso ha un costo rilevante
ed è fondamentale per il processo di formatura del vetro. La pasta fusa
vetrosa, infatti – spiega il parlamentare 5 Stelle – viene colata
in una vasca ermetica ed inerte in un bagno di 200 tonnellate di stagno fuso
per permettere la perfetta planaritĂ del nastro continuo di vetro. Senza
stagno, pertanto, non vi può essere produzione e la sua vendita, a prezzi
stracciati, rappresenterebbe un colpo basso per la ripartenza se non proprio
l’evidenza della mancata volontà politica di ridare vita all’intero sito
produttivo dell’ex Sangalli Vetro. Da ciò che è noto, poi – prosegue
L’Abbate (M5S) – sul tavolo sono presenti almeno quattro proposte
nonostante né la Regione Puglia né il Ministero dello Sviluppo Economico
abbiano provveduto, come promesso, all’individuazione di un advisor per la
ricerca di acquirenti. Su queste offerte non si conoscono risposte
ministeriali: ma se la volontà è quella di ridare vita a uno stabilimento
all’avanguardia e in grado di generare reddito, in un mercato globale e europeo
del vetro in netta crescita, non vi è altro tempo da perdere! Per questo – continua
il deputato pugliese 5 Stelle – ho inviato una lettera urgente al
viceministro Bellanova per convocare immediatamente un tavolo ministeriale con
le parti sociali e i sindaci dei Comuni interessati nonché ho presentato una
interrogazione parlamentare, oramai la sesta su questa fabbrica, indirizzata ai
ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro-Politiche Sociali e della
Coesione Territoriale-Mezzogiorno per chiedere se intendano vagliare e
sostenere le diverse proposte di acquisto presenti sul tavolo facendo ripartire
il sito produttivo dell’ex Sangalli Vetro; se, nelle more della cessione del
plesso produttivo, non si intenda scoraggiare la vendita a pezzi in quanto ciò
comprometterebbe il rilancio futuro dello stabilimento e se, vista l’imminente
scadenza della CIG in deroga per i lavoratori della Manfredonia Vetro, non si
intenda convocare una urgente riunione ministeriale per vagliare il futuro
lavorativo dei dipendenti dello stabilimento, fermi oramai dal 29 novembre
2014. I lavoratori della Capitanata hanno bisogno di risposte così come
un’intera Regione che non può perdere l’ennesima fabbrica, infliggendo
l’ulteriore colpo basso al proprio tessuto produttivo – conclude
Giuseppe L’Abbate (M5S) – Se Emiliano e Caroli sono abituati alle
figuracce come quella dell’OM Carrelli a noi non interessa: qui a Manfredonia è
giunto il momento di capire da che parte stanno le Istituzioni e gli uomini di
partito che siedono negli scranni del potere. Rilanciare la Manfredonia Vetro
si può e deve essere fatto a tutela degli interessi nazionali per il comparto
vetro, per la produttivitĂ pugliese, per non sprecare ulteriormente i
finanziamenti che hanno permesso l’apertura del sito ma, soprattutto, per far
sì che il Natale 2018 sia il primo felice, dopo quattro lunghi anni, per le 300
famiglie dei lavoratori e dell’indotto della fabbrica sipontina”.
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