da Valerio L'Abbate
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CAOS
TARI: IL GOVERNO LASCIA NELLA TOTALE CONFUSIONE I COMUNI
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All’interpellanza
urgente del deputato L’Abbate (M5S), il Ministero dell’Economia non si presenta
e la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Amici dichiara che non
verranno rilasciate nuove linee guida e che i Comuni possono agire in
autonomia. In pratica, nessun chiarimento
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Sul
caos relativo al corretto calcolo della Tari e in particolare alla quota
variabile che compone la tassa sui rifiuti, errore commesso da circa il 10% dei
Comuni italiani secondo alcune stime, il Governo non intende fare ulteriore
chiarezza. Dopo la risposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze
all’interrogazione parlamentare presentata dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S)
che ha sollevato il caso a livello nazionale e l’emanazione della circolare n.
1/2017 “Chiarimenti sull’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI).
Calcolo della parte variabileâ€, non vi dovrebbero essere, infatti,
ulteriori comunicazioni da parte del Governo. Almeno stando alla risposta data
dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Teresa
Amici all’interpellanza urgente discussa questa mattina a
Montecitorio dal deputato L’Abbate (M5S).
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“Invece
di mandare il sottosegretario Amici, il Mef avrebbe dovuto presentarsi in Aula
a viso aperto, date le sue evidenti responsabilità nel caos Tari, a partire
dalla mancata sorveglianza sui regolamenti comunali e non tralasciando la
confusione generata dalle linee guida emanate dallo stesso Tesoro – dichiara
Giuseppe L’Abbate (M5S) – Il Governo, per il resto, ha precisato che le
seconde case senza residenti o conduttori devono pagare comunque la quota
variabile della Tari se hanno gli allacci ai servizi di rete. E che il numero
degli occupanti effettivi può essere calcolato dal comune in via presuntiva
sulla base dei metri quadri dell’immobile. È assurdo – prosegue il
deputato pugliese 5 Stelle – che una famiglia debba essere caricata due
volte della tariffa se tiene una casa sfitta che, dunque, non produce nemmeno
reddito. Se, per esempio, sono solo e vivo in un appartamento di 50 metri
quadri e possiedo un’abitazione vuota da 100 metri quadri, mi conviene
trasferirmi nell’immobile più grande per pagare meno. Assurdoâ€.
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Il
sottosegretario Amici ha precisato ancora una volta che la disciplina della
Tari è la medesima della Tares che l’ha preceduta. “Dunque – rincara
L’Abbate (M5S) – non si comprende perché i rimborsi debbano valere
soltanto a partire dal 2014. In tal senso, chiederemo ulteriori lumi al
Ministero dell’Economia. Sul fronte dei rimborsi, invece, l’Esecutivo ha
scaricato in toto la responsabilità addosso ai sindaci, la cui associazione
Anci continua incredibilmente a rimanere silente sulla vicenda con ambedue i
presidenti pugliesi, Decaro nazionale e Vitto regionale, targati PDâ€. Alla
richiesta dei 5 Stelle di aprire una riflessione relativa ai costi e alla
gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, notevolmente differente da
provincia a provincia come documentato dal report di Cittadinanzattiva, la
Amici ha, infine, rimandato alla piena applicazione dei fabbisogni standard a
partire dal 2018.
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“La
verità – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – è che
milioni di cittadini stanno entrando in un dedalo kafkiano di scartoffie e
ricorsi alla giustizia tributaria per avere quella giustizia che è stata loro
negata dalle negligenze dei governi e dalla colpevole superficialità dell’Anci
e della sua fondazione IFEL. Con il M5S al Governo, lo Stato, che è sempre
efficientissimo quando si tratta di battere cassa, lo sarà altrettanto nel
momento in cui si tratterà di restituire il maltolto ai contribuenti. Per
quanto mi riguarda – conclude il parlamentare 5 Stelle – Continuerò
a chiedere chiarimenti all’Esecutivo e proseguirò il tour nelle piazze dei
Comuni dove è stato commesso l’errore per spiegare ai cittadini cosa è accaduto
e come ottenere il dovuto rimborsoâ€. Il prossimo appuntamento è a Putignano
(BA) in piazza XX settembre domenica 3 dicembre alle ore 10:30.
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CAOS TARI: A MONTECITORIO ULTERIORI
CHIARIMENTI DEL GOVERNO
Si terrÃ
domattina alla Camera l’interpellanza urgente del deputato L’Abbate (M5S), che
ha sollevato il caso a livello nazionale, per chiedere di chiarire gli aspetti
ancora irrisolti del calcolo della “quota variabile†della tassa rifiuti dopo
la circolare ministeriale
Il Ministero
dell’Economia e delle Finanze, dopo aver risposto all’interrogazione
parlamentare del deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) che ha sollevato il caso a
livello nazionale e aver emanato la circolare n. 1/2017 “Chiarimenti sull’applicazione della tassa sui rifiuti
(TARI). Calcolo della parte variabileâ€, torna a Montecitorio per
chiarire i numerosi aspetti su cui vi sono ancora molti dubbi. Nella mattina di
domani, venerdì 1° dicembre, infatti, il Governo risponderÃ
all’interpellanza urgente presentata sempre da L’Abbate (M5S).
“Ad esempio, una famiglia composta da 4 persone e che
detiene due abitazioni ‘utenza domestica’, una da 100 mq più una da 80 mq
sfitta, non è chiaro quante quote variabili è tenuta a corrispondere – dichiara
il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – Il comportamento da attuare in
altri casi particolari è solamente ‘deducibile’ alla luce delle informazioni
ministeriali sinora rilasciate e suscettibile di generare ulteriori errori
nell’applicazione della Tari. Per questo, chiedo al Ministero dell’Economia e
delle Finanze di sciogliere qualsiasi ulteriore dubbio ed emanare delle linee
guida per le Amministrazioni comunali affinché il calcolo della Tari divenga
chiaro e uniformato su tutto il territorio nazionale. Inoltre – prosegue
il deputato 5 Stelle – è auspicabile e necessario che si proceda in
maniera automatica a rimborsi quei contribuenti che hanno pagato più del
dovuto: chiedere, ad esempio, ad un anziano di procedere con l’incredibile iter
burocratico attualmente previsto è davvero una cattiveria che la serietà delle
Istituzioni dovrebbero evitare. Chiediamo chiarezza, infine, anche sui costi di
gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti: la Tari fu istituita
per far diminuire il prezzo da far pagare ai cittadini attraverso una
‘differenziata spinta’ ma gli amministratori virtuosi sinora sono davvero
pochi. Non posso che registrare, poi, - conclude L’Abbate (M5S) – l’assordante
silenzio dell’Anci guidata dal sindaco di Bari Antonio Decaro (PD) sia della
sezione regionale capitanata dal primo cittadino di Polignano a Mare Domenico
Vitto (PD), da dove la questione dell’errato calcolo è partitaâ€.
Nell’interpellanza
urgente il deputato pugliese 5 Stelle chiede se al contribuente il cui nucleo
familiare è detentore di più immobili nello stesso comune vada
computata una sola volta la quota variabile della Tari in relazione alla superficie totale dell’utenza
domestica o se questa vada computata per ognuno degli immobili; se si intendano
emanare delle linee guida per le amministrazioni comunali affinché
sia chiarito il calcolo della Tari nelle sue diverse componenti, per garantirne una applicazione uniforme a
livello nazionale, e anche al fine di rendere consapevole il contribuente della
tassazione impostagli. Nonché se non si ritenga opportuno assumere iniziative,
per quanto di competenza, anche normative, per chiarire come erogare i
rimborsi relativi al periodo 2014-2017, e individuare le relative risorse
sul piano finanziario e contabile, affinché ciò avvenga senza che il
contribuente sia costretto a seguire l’iter burocratico attuale, evitando di
causare in tal modo un ulteriore aggravio di spese a carico dei comuni
verosimilmente soccombenti che poi ricadrebbe nuovamente sui cittadini. Infine,
se si intenda avviare uno studio sul costo del servizio di gestione dei
rifiuti solidi urbani vista la grande differenza esistente tra comune e
comune, da Nord a Sud, affinché si addivenga ad una disciplina
uniforme a livello nazionale.