Il 20 novembre a Taranto al Teatro Orfeo, il 7 dicembre a
Catanzaro al Teatro Politeama, l’11 dicembre a Salerno al Teatro Augusteo, il
19 dicembre a Pinerolo (To) al Teatro Sociale, il 29 dicembre a Verbania al
Centro Eventi Multifunzionale Il Maggiore - Sala Teatrale, il 3 gennaio a
Pordenone al Teatro Comunale G. Verdi, il 14 gennaio a Siracusa al Teatro
Comunale e il 15 gennaio a Palermo al Teatro Biondo, continua il tour del
Balletto di San Pietroburgo ne “Il Lago dei Cigni”.
Il Balletto di San Pietroburgo “Classical Ballet Tradition” o
anche anticamente chiamato “Balletto sul Neva” è una storica compagnia privata
fondata a San Pietroburgo nel 1877.
È nato per volontà di nobili borghesi russi con lo scopo di
divulgare la grande tradizione del balletto classico.
Il corpo di ballo è formato da 38 ballerini provenienti dalle
migliori accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa e Perm, nonché
vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto.
Il repertorio della Compagnia include tutte le opere
classiche come “Lo Schiaccianoci”, “Il Lago dei Cigni”, “La Bella
Addormentata”, “Giselle”, “ Don Chisciotte”, “Cenerentola”, ”Romeo e
Giulietta”, “ Carmen”, “ Il Corsaro” e “ Bayadere”.
È stato protagonista di numerose tournée internazionali in
Germania, Francia, Spagna, Sud Africa, Argentina, Stati Uniti, Brasile e Cina,
riscuotendo ovunque grande apprezzamento di pubblico e di critica.
L’attuale direttore artistico della Compagnia e’ Timur
Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Kharkov.
I costumi e le scenografie sono state create appositamente
per il tour italiano sulla base dei canoni artistici del grande Teatro
Imperiale Russo. Le scenografie e le coreografie rispettano le regole tecniche
e grafiche della classica produzione di Marius Petipa, frutto dell’impegno dei
migliori scenografi russi di questi ultimi anni.
“Il Lago dei Cigni” è forse il balletto più famoso al mondo
che continua a mantenere intatto tutto il suo fascino per l´atmosfera lunare
che accompagna l´apparizione di Odette, per il doppio ruolo di Odette-Odile, per l´eterna lotta fra il Bene e il
Male.
La trama, decisamente romantica, racconta la storia della
principessa Odette che viene trasformata in un cigno bianco da un perfido
sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo
amore.
Questa maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un
giuramento d’amore.
Il principe Siegfried festeggia coi suoi amici il suo
compleanno. La regina madre, esorta il figlio a trovare una sposa tra le
ragazze che lei ha invitato al ballo del giorno dopo. Alla sua uscita, ormai è
quasi buio e uno stormo di cigni appare nel cielo. Il principe Siegfried e i
suoi amici decidono di andare a caccia, e imbracciato l’arco s’inoltrano nella foresta.
Sulle acque di un lago nuotano i cigni, in realtà si tratta
di bellissime fanciulle stregate dal malvagio Rothbart, che possono assumere
forma umana solo la notte.
Siegfried e i suoi amici li contemplano sotto la luce della
luna. I cacciatori prendono la mira, ma proprio in quel momento i cigni si
trasformano in fanciulle.
La loro regina, Odette, narra al principe la loro triste
storia, e spiega che solo una promessa di matrimonio fatta in punto di morte
potrà sciogliere l’incantesimo che le tiene prigioniere. Siegfried, incantato
dalla bellezza di Odette, la implora di prendere parte al ballo del giorno
dopo, in cui egli dovrà scegliere una sposa. È l’alba, e le fanciulle vengono
nuovamente trasformate in cigni.
Il giorno dopo nella sala da ballo del castello entrano gli
invitati, accolti da Siegfried e dalla regina madre e iniziano i
festeggiamenti.
Il mago presenta sua figlia Odile che ha assunto le sembianze
di Odette al principe che, convinto di trovarsi al cospetto della sua amata, le
giura eterno amore.
A quel punto il mago rivela la vera identità della fanciulla
e Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Odette, morente,
piange il destino crudele che la attende. Siegfried arriva da lei tentando di
salvarla, ma una tempesta si abbatte sul lago e le sue acque inghiottono i due
amanti. Finita la bufera, le anime dei due si riuniscono in un’apoteosi
celeste.
Le musiche sono favolose e incantate come solo Cajkovskij ha
saputo fare.
A trentacinque anni il musicista si apre ad un genere
musicale generalmente sottostimato all'epoca, la musica di balletto e ad essa
dovrà buona parte della sua fama.
Nato durante una delle tanti estati trascorse con la famiglia
della sorella ed i nipoti, un angolo di serenità spirituale al quale il
musicista fece ricorso sovente, il balletto “Il Lago dei Cigni” ha un valore
musicale davvero speciale, anche per le varie componenti drammaturgico-musicali
secondo John Warrack , con una cura particolare per la strumentazione.
Una curiosità: l'orchestra de “Il Lago dei Cigni” dovrebbe
essere composta da flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, cornette, trombe,
tromboni, basso tuba, timpani, triangolo, tamburello, nacchere, rullante,
piatti, grancassa, gong, xilofono, arpa e archi.
Balletto di San Pietroburgo - Il lago dei cigni
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Vito Piepoli
giornalista tess. n. 99479