Â
da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it
342.8632827
CAOS
TARI: DA LECCE IL DOCUMENTO CHE INCHIODA L’ANCI ALLE SUE RESPONSABILITÀ
Â
Dopo
la risposta all’interrogazione
del deputato pugliese L’Abbate
(M5S) e mentre partono i primi rimborsi per i contribuenti delle altre parti d’Italia,
in Puglia si assiste al silenzio dell’Anci
regionale presieduta da Vitto (PD)
Â
Iniziano
a delinearsi le prime responsabilità sull’errato calcolo effettuato da molti
Comuni della “quota variabile†della Tari, la tassa sui rifiuti, che ha
costretto tantissimi contribuenti a pagare più del dovuto. Il Caos Tari,
scoppiato alla luce della risposta data dal sottosegretario Pier Paolo Baretta
all’interrogazione parlamentare del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate
(M5S), partito dal caso del suo Comune di residenza (Polignano a Mare), ha
messo scompiglio nelle Amministrazioni locali dalle Alpi alla Sicilia. Mentre
il Governo ha dichiarato di essere già al lavoro sia nel redigere un
chiarimento definitivo della faccenda nonché nel trovare una soluzione al
buco di bilancio che colpirà i Comuni incappati nell’errore, si assiste ai
primi rimborsi volontari degli Uffici Tributi.
Â
“È
il caso di Rapallo, in Liguria, dove al nostro portavoce 5 Stelle Federico
Solari è bastato rivolgersi all’Ufficio comunale per presentare richiesta di
rimborso per la parte della Tari che non doveva essere trattenuta per ottenere
immediatamente lo storno della cifra (circa 50 euro) sulla seconda rata in
pagamento della tassa rifiuti – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate
(M5S) che con la sua interrogazione parlamentare ha sollevato il caso nazionale
– Tutto ciò mentre in Puglia Domenico Vitto, Presidente dell’Anci regionale
nonché Sindaco di Polignano a Mare (BA), Comune incappato nell’errore di
calcolo della Tari, sordo da oltre un anno alle nostre indicazioni, non ha
proferito parola. Il Sindaco dei Sindaci della Puglia non ha dato alcuna linea
guida e suggerimento ai Comuni della nostra Regione interessati dal problema.
Anzi – prosegue L’Abbate (M5S) – dall’Ufficio Tributi di
Polignano è anche partita una missiva di diniego nei confronti di un
contribuente il quale aveva giustamente richiesto il rimborso delle tasse
pagate in più, con l’assurda motivazione di aver rispettato la normativa quando
è oramai plateale che non è così. Un silenzio quello del Presidente di Anci
Puglia Vitto (PD) che risulta ancor più assordante alla luce del documento
riguardante Lecce che inchioda l’Associazione dei Comuni alle proprie
responsabilità â€.
Â
Nel
2014, infatti, ai cittadini leccesi qualcosa non quadrava a proposito
dell’applicazione della quota variabile della Tari alle pertinenze. “Moltissimi
contribuenti hanno protestato, non ritenendo legittima l’applicazione
della quota variabile anche ai garage†scriveva il Comune
chiedendo un parere all’Anci, l’associazione dei comuni che nasce proprio per
supportare le amministrazioni. E nel parere formulato come risposta alla
domanda del Comune, l’Anci dice che è “tutto a postoâ€, la quota
variabile va applicata anche alle pertinenze inducendo così in errore il
capoluogo salentino.
Â
E
dopo aver addossato tutte le colpe del pasticciaccio brutto sulla Tari al
Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla normativa che, a suo avviso, era
poco chiara, il Presidente nazionale, nonché Sindaco di Bari, Antonio Decaro
(PD) ha pensato bene di scaricare le responsabilità su Ancitel.
Â
“Ma
Ancitel è Anci – prosegue Giuseppe L’Abbate (M5S) – La
partecipata è nata per svolgere attività di informatizzazione dei Comuni
italiani. Infatti, come emerge dalla sua compagine societaria è detenuta al 57%
circa da Anci e poi da società a prevalente carattere tecnico-informatico.
Quindi per ciò che concerne la gestione politica e l’applicazione delle
normative, ivi incluso il servizio Anci Risponde (prima in capo alla
controllante), non si possono scaricare su Ancitel le responsabilità delle
decisioni prese. Nel suo operato – dichiara il deputato 5 Stelle – Ancitel
e gli esperti coinvolti prima di esprimere pareri ‘vincolanti’ si confrontano
necessariamente con Anci e Ifel (la Fondazione Anci per la Finanza Locale,
ndr), le cui ‘politiche’ sono poi trasferite nell'operato della controllata. Lo
scaricabarile di Anci non sussiste: basti pensare che il Presidente di Ifel è
contemporaneamente delegato Anci alla Finanza Locale e sarebbe assurdo che
Anci, Ifel e Ancitel non si parlassero. Antonio Decaro questo lo sa?â€.
Â