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SALAM, in Mali, apre una scuola grazie al progetto USAIM
giovedì 9 novembre 2017

da Ufficio Stampa Salam
ufficiostampasalamong@gmail.com

Dal contest “children first” - progetto USAIM

Prosegue l’impegno dell’Associazione Salam in Mali

Aperta una scuola in un villaggio nel Comune di Sefeto

 



Continua l’impegno dell’Associazione Salam in Mali, dove in un piccolo villaggio del Comune di Sefeto, ha aperto ed inaugurato una scuola, grazie ad un progetto finanziato dall’USAIM  (Association for International Migration).  Per questa ragione, due cooperanti della Salam sono partiti per il Mali al fine di completare la missione già avviata. Hanno raggiunto Keniedeto - così si chiama il villaggio maliano- l’educatrice Helen Pontiello e il mediatore linguistico culturale Daouda Ouedrago, dopo 24 ore di viaggio dalla capitale, Bamako: “il villaggio è nel mezzo del nulla assoluto” fa sapere Pontiello “basta sbagliare un bivio nella savana e difficilmente ritrovi la bussola costituita solo dalla memoria dell’accompagnatore”. Hanno percorso 900 km viaggiando su mezzi di fortuna: dalle moto ai camioncini da pochi posti e senza finestre detti “sotrama”, fino alle barche di legno per attraversare i fiumi ricomparsi con le forti  piogge. Una volta raggiunto il villaggio, sono stati ricevuti nella scuola dove hanno avuto modo di conoscere gli insegnanti, i bambini e le bambine. Hanno siglato un accordo con il sindaco che si fa garante della ricostruzione della scuola. Sono stati poi acquistati nuovi banchi e materiale di cancelleria. Ed infine sono stati pagati gli stipendi ai due insegnanti fino alla fine dell’anno scolastico (30.06.2018). Gli insegnanti si occuperanno inoltre di assicurare che la struttura scolastica in uso venga adeguatamente restaurata. Da quando la missione è partita è stato comunque garantito il diritto all’istruzione a 48 bimbi divisi in tre classi.

Il progetto “Una scuola per il mio villaggio” è stato selezionato e premiato nell’ambito del Contest “Children First”, promosso da USAIM, e  pensato con l’obiettivo di  premiare alcuni minori stranieri non accompagnati residenti a Taranto, fornendo loro un contributo che consenta la realizzazione sia di un’idea progettuale che favorisca la loro integrazione sul territorio tarantino (“life project award”) sia di un progetto che contribuisca allo sviluppo della loro comunità di origine (“community development project award”).

 

LA STORIA: Un minore straniero non accompagnato proveniente dal Mali ospite in uno dei centri di accoglienza dell’Associazione Salam aveva - a febbraio 2016 - partecipato al contest “Children First” promosso da USAIM (Association for International Migration), in cui aveva presentato come progetto l’apertura di una scuola nel suo villaggio. Aboubakari - così si chiama il minore - proviene da una regione molto distante da Bamako, nel cuore della savana: in un piccolo villaggio isolato nel comune di Sefeto, nella regione di Kayes. Non c’è corrente elettrica, acqua potabile, l’ospedale più vicino è a 150 km e non c’è nelle vicinanze una scuola pubblica. Aboubakari per i bambini del suo villaggio aveva sognato una scuola. La sua proposta è stata poi selezionata tra tante, premiata e finanziata: a maggio 2017 due cooperanti Salam hanno raggiunto il villaggio, in un viaggio di ricognizione, di conoscenza e perlustrazione del territorio. Avevano individuato la struttura, incontrato gli insegnanti e la comunità. Pochi giorni fa, l’educatrice Helen Pontiello e il mediatore linguistico culturale Daouda Ouedrago, dopo 24 ore di viaggio da Bamako sono arrivati al villaggio di Aboubakari.  Ad accompagnare il loro viaggio oltre all’afa e alla “stanchezza infinita” anche un pizzico di paura “quando ti rendi conto che la linea del telefono ti ha abbandonato” racconta Helen. Ma la paura e la stanchezza vengono cancellate, una volta giunti sul posto, dall’accoglienza e dai sorrisi dei bambini di Keniedeto, piccolo paese di circa 35 famiglie: il suo nome non esiste in nessuna mappa, e neppure compare su Google Maps. Oggi però appare meno isolato questo piccolo villaggio del Mali. I bambini possono finalmente andare a scuola, e veder loro garantito il diritto all’istruzione: “una delle benedizioni della vita” per la giovanissima pakistana, Premio Nobel per la Pace Malala; un diritto fondamentale  oggi negato a 120 milioni di bambini nel mondo. #unascuolaperilmiovillaggio




UFFICIO STAMPA SALAM ONG

dott.ssa Antonietta Podda

349.1444125

antoniettapodda@gmail.com




a scuola


la classe


il sindaco firma


consegna targa a sindaco e insegnanti

 





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