Dal contest “children first” - progetto USAIM
Prosegue l’impegno dell’Associazione Salam in Mali
Aperta una scuola in un villaggio nel Comune di Sefeto
Continua l’impegno dell’Associazione Salam in Mali, dove in un
piccolo villaggio del Comune di Sefeto, ha aperto ed inaugurato una scuola,
grazie ad un progetto finanziato dall’USAIM (Association for
International Migration). Per questa ragione, due cooperanti della Salam
sono partiti per il Mali al fine di completare la missione già avviata. Hanno
raggiunto Keniedeto - così si chiama il villaggio maliano- l’educatrice Helen
Pontiello e il mediatore linguistico culturale Daouda Ouedrago, dopo 24 ore di viaggio
dalla capitale, Bamako: “il villaggio è nel mezzo del nulla assoluto” fa
sapere Pontiello “basta sbagliare un bivio nella savana e difficilmente
ritrovi la bussola costituita solo dalla memoria dell’accompagnatore”.
Hanno percorso 900 km viaggiando su mezzi di fortuna: dalle moto ai camioncini
da pochi posti e senza finestre detti “sotrama”, fino alle barche di legno per
attraversare i fiumi ricomparsi con le forti piogge. Una volta raggiunto
il villaggio, sono stati ricevuti nella scuola dove hanno avuto modo di
conoscere gli insegnanti, i bambini e le bambine. Hanno siglato un accordo con
il sindaco che si fa garante della ricostruzione della scuola. Sono stati poi
acquistati nuovi banchi e materiale di cancelleria. Ed infine sono stati pagati
gli stipendi ai due insegnanti fino alla fine dell’anno scolastico
(30.06.2018). Gli insegnanti si occuperanno inoltre di assicurare che la
struttura scolastica in uso venga adeguatamente restaurata. Da quando la
missione è partita è stato comunque garantito il diritto all’istruzione a 48
bimbi divisi in tre classi.
Il progetto “Una scuola per il mio villaggio” è stato
selezionato e premiato nell’ambito del Contest “Children First”,
promosso da USAIM, e pensato con l’obiettivo di premiare alcuni
minori stranieri non accompagnati residenti a Taranto, fornendo loro un
contributo che consenta la realizzazione sia di un’idea progettuale che
favorisca la loro integrazione sul territorio tarantino (“life project award”)
sia di un progetto che contribuisca allo sviluppo della loro comunità di
origine (“community development project award”).
LA STORIA: Un minore straniero non accompagnato
proveniente dal Mali ospite in uno dei centri di accoglienza dell’Associazione
Salam aveva - a febbraio 2016 - partecipato al contest “Children First”
promosso da USAIM (Association for International Migration), in cui aveva
presentato come progetto l’apertura di una scuola nel suo villaggio. Aboubakari
- così si chiama il minore - proviene da una regione molto distante da Bamako,
nel cuore della savana: in un piccolo villaggio isolato nel comune di Sefeto,
nella regione di Kayes. Non c’è corrente elettrica, acqua potabile, l’ospedale
più vicino è a 150 km e non c’è nelle vicinanze una scuola pubblica. Aboubakari
per i bambini del suo villaggio aveva sognato una scuola. La sua proposta è
stata poi selezionata tra tante, premiata e finanziata: a maggio 2017 due
cooperanti Salam hanno raggiunto il villaggio, in un viaggio di ricognizione,
di conoscenza e perlustrazione del territorio. Avevano individuato la
struttura, incontrato gli insegnanti e la comunità. Pochi giorni fa,
l’educatrice Helen Pontiello e il mediatore linguistico culturale Daouda
Ouedrago, dopo 24 ore di viaggio da Bamako sono arrivati al villaggio di
Aboubakari. Ad accompagnare il loro viaggio oltre all’afa e alla
“stanchezza infinita” anche un pizzico di paura “quando ti rendi conto che la
linea del telefono ti ha abbandonato” racconta Helen. Ma la paura e la
stanchezza vengono cancellate, una volta giunti sul posto, dall’accoglienza e
dai sorrisi dei bambini di Keniedeto, piccolo paese di circa 35 famiglie: il
suo nome non esiste in nessuna mappa, e neppure compare su Google Maps. Oggi
però appare meno isolato questo piccolo villaggio del Mali. I bambini possono
finalmente andare a scuola, e veder loro garantito il diritto all’istruzione:
“una delle benedizioni della vita” per la giovanissima pakistana, Premio Nobel
per la Pace Malala; un diritto fondamentale oggi negato a 120 milioni di
bambini nel mondo. #unascuolaperilmiovillaggio
UFFICIO STAMPA SALAM ONG
dott.ssa Antonietta Podda
349.1444125
antoniettapodda@gmail.com
a scuola
la classe
il sindaco firma
consegna targa a sindaco e insegnanti