Un territorio
con circa 450.000 abitanti e 28 Comuni oltre al capoluogo, centinaia di
chilometri con migliaia di attività economiche: dall’1 novembre di fatto prive
di controlli. L’Ispettorato del Lavoro di Taranto, al quale i lavoratori hanno
sempre fatto riferimento con fiducia per la tutela della dignità del lavoro
quotidiano, ha aderito alla protesta nazionale contro la riforma a metà del
settore.
C’è chi protesta scendendo in piazza e
chi, come avviene a Taranto, lo fa con una protesta “silenziosa†ma molto
efficace. Mettendo a nudo uno dei (tanti) paradossi della legislazione attuale,
la squadra degli ispettori del lavoro tarantini ha smesso di utilizzare la
propria auto per andare a fare i controlli. Il motivo? Protestare, far sentire
la propria voce e segnalare (anche) che le regole imposte alle aziende
controllate – di fatto – il Ministero del Lavoro non le applica ai propri
dipendenti. Paradossale, ma vero: quando utilizzano il proprio automezzo,
invece del rimborso con tariffa ACI, ricevono una somma inferiore. Ancora più
assurdo: se utilizzano un mezzo pubblico, il biglietto non gli viene rimborsato!
Nel mirino c’è
la riforma lasciata a metà dal ministro del Lavoro Poletti, ma questa forma di
protesta degli ispettori tarantini porta l’attenzione su di una semplice
questione: le regole dei controllati non si applicano ai controllori!
Il passaggio
delle funzioni, e del personale, dal Ministero del Lavoro all’INL e all’ANPAL è
avvenuto in modo parziale, lasciando il personale sia ispettivo che
amministrativo senza direttive precise.
Ecco la
gravità della situazione allo stato attuale, come evidenziano i lavoratori
dell’Ispettorato di Taranto nel verbale di assemblea del 31 ottobre:
1Â Â Â Â Â
Svilimento della funzione ispettiva
2Â Â Â Â
Svilimento del personale amministrativo
3Â Â Â Â
Svilimento dell’area legale e contenzioso
In aggiunta
allo stop all’uso della propria auto, proseguiranno anche questa settimana le
altre azioni di protesta con:
a)Â Â Blocco di
qualsiasi prestazione di lavoro straordinario
b)Â Â Astensione
dalle udienze del personale dell’ufficio legale che non riceve alcun rimborso
(neanche le fotocopie dei fascicoli!).
Una situazione
a dir poco grottesca.
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Si allega il verbale di assemblea del 31
ottobre.
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