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Comunicazioni M5S
giovedì 19 ottobre 2017
E. Scagliusi, G. L'Abbate, deputati pugliesi M5S
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da Vito Galluzzi
Assistente Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
mob +39.3428636374
e-mail vito.galluzzi@camera.it
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MoVimento Cinque Stelle
Camera dei Deputati | XVII Legislatura
OSSERVATORI OSCE IN SICILIA: NON C’È LA VOLONTÀ POLITICA DEL
GOVERNO
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Il Ministro Minniti, interrogato sull’opportunità di chiedere il
monitoraggio dell’OSCE alle prossime elezioni regionali siciliane, non ritiene
opportuno interferire. Scagliusi e Di Battista (M5S): “Non c’è la volontÃ
politica da parte del Governoâ€
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Si è
tenuta oggi, all’interno dell’appuntamento settimanale con il question
time alla Camera dei Deputati, l’interrogazione a risposta immediata
in Aula al Ministro Minniti con la quale il deputato pugliese Emanuele
Scagliusi (M5S) ha chiesto al Governo di adottare tempestivamente
iniziative per chiedere all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione
in Europa (OSCE) l’invio di osservatori elettorali in occasione delle
prossime elezioni regionali siciliane del 5 novembre.
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Nella
sua risposta il Ministro Minniti ha evidenziato che la Sicilia è una regione a
statuto speciale, che dispone di potestà legislativa di tipo esclusivo e che
provvede con propria disciplina sia a definire il sistema e il procedimento
elettorale, che ad organizzazione in concreto lo svolgimento delle
consultazioni. Ha poi sottolineato che l’OSCE osserva le elezioni in
tutti i 57 Stati partecipanti per valutarne il rispetto delle libertÃ
fondamentali, dell’uguaglianza, del pluralismo politico, della fiducia,
della trasparenza ed alla responsabilità ma che le missioni vengono solitamente
predisposte in occasione dei maggiori appuntamenti elettorali, parlamentari o
presidenziali e non per elezioni di livello locale. Infine, ha
riferito che i prefetti delle province siciliane hanno già fornito
assicurazione alla commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle
mafie, anche in relazione alle criticità dalla stessa rilevate, circa la piena
collaborazione nel proseguo dell’attività di approfondito monitoraggio volto ad
evidenziare situazioni ostative riferibili ai candidati nonché per lo
svolgimento della campagna elettorale in vista del voto ferma restando
l’attività delle forze dell’ordine a garanzia dell’ordinato svolgimento delle
operazioni elettorali.
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Dura è stata la replica di Alessandro
Di Battista (M5S) che ha ricordato al Ministro dell’Interno di essere
responsabile della legalità e della sicurezza nel nostro Paese e di non poter
ignorare quel che sta avvenendo non soltanto in Sicilia ma in tutta Italia. “È
soltanto questione di mancanza di volontà politica da parte del Governo. In
Sicilia – evidenzia Di Battista - gli ultimi due
presidenti della regione, prima dell’attuale Crocetta, sono stati Cuffaro e
Lombardo: condannati l’uno per favoreggiamento aggravato a ‘Cosa nostra’ e
l’altro per voto di scambio. Il voto di scambio è un cancro enorme e,
purtroppo, anche nelle liste a sostegno del candidato Musumeci ci sono una
serie di impresentabili tra cui il sindaco di Priolo che è stato da poco
arrestato e farà campagna elettorale agli arresti domiciliari. È qualcosa di
vergognosoâ€. Di
Battista ha poi smentito il Ministro sul fatto che l’OSCE si occupi di elezioni
inferiori ad elezioni nazionali: “Mi dispiace contraddirla Ministro ma con il documento
di Copenhagen del 1990 gli Stati membri dell’OSCE (allora denominata
CSCE) si sono impegnati a promuovere la presenza degli osservatori anche nel
caso di procedimenti elettorali svolti ad un livello inferiore a quello
nazionale. Infatti monitoraggi elettorali sono stati effettuati
dall’OSCE anche per elezioni amministrative ad esempio in
Albania ed in Ucraina nel 2015â€.
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Gli fa
eco il suo collega di Commissione Affari Esteri, Emanuele Scagliusi,
primo firmatario dell’interrogazione: “Non so dove viva il Ministro
Minniti e come possa accontentarsi delle rassicurazioni dei prefetti delle
province siciliane quando ci sono decine e decine di episodi, recenti e meno
recenti, che dimostrano l’alto rischio di inquinamento del voto sia in Sicilia
sia in tutta Italia. È un dovere riuscire ad adottare qualsiasi misura necessaria
per far si che le elezioni, regionali ma estremamente importanti anche su scala
nazionale, siano al riparo da inquinamenti. Sarebbe stato un atto di
trasparenza a garanzia dei cittadini liberi, stanchi dei soprusi delle
organizzazioni mafiose che condizionano il voto. Siamo già a lavoro – conclude
Scagliusi (M5S) – per assicurare la presenza dell’OSCE alle
prossime elezioni politiche, quindi nazionali, che si terranno nel 2018.
Vedremo se il Ministro Minniti questa volta accoglierà la nostra richiestaâ€.
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da Vito Galluzzi
Assistente Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
mob +39.3428636374
e-mail vito.galluzzi@camera.it
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MoVimento Cinque Stelle
Camera dei Deputati | XVII Legislatura
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L’ARROGANZA E L’IPOCRISIA SONO IL VERO PROBLEMA DEL NOSTRO PAESE
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Il M5S con un question time alla Camera chiede al Governo di
richiedere il monitoraggio dell’OSCE alle elezioni siciliane. Scoppia la
polemica, Scagliusi (M5S): “Perché si agitano? Cos’hanno da nascondere?â€.
L’OSCE fu già in Italia nel 2006
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Oggi,
mercoledì 18 ottobre, il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S) con il
collega Alessandro Di Battista, in occasione del question time a
Montecitorio, esorteranno il Governo ad adottare tempestivamente le
iniziative, anche normative, per avanzare all’Organizzazione per la
sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) la richiesta di invio di
osservatori elettorali in occasione delle prossime elezioni regionali siciliane
del 5 novembre. La richiesta del Movimento 5 Stelle ha suscitato non poche
polemiche da parte di esponenti degli altri partiti, i quali non hanno lesinato
dichiarazioni al vetriolo verso il candidato premier Luigi Di Maio (M5S) autore
della lettera di richiesta all’OSCE.
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“Un
vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, chiede all’Organizzazione per la
Sicurezza e la Cooperazione in Europa la disponibilità a monitorare le elezioni
regionali in Sicilia e tutti i politicanti di casa nostra, da destra a
sinistra, si affrettano a criticare questa richiesta – commenta sorpreso il deputato pugliese
Emanuele Scagliusi (M5S) – Hanno parlato di ‘fesseria’, di ‘richiesta inopportuna’, di
‘offesa ai siciliani’ e c’è addirittura chi si erge come l’onorevole Pisicchio,
da capogruppo di un partito politico che non esiste, a nuovo barzellettiere
facendo battute ironiche ricche di spirito, ma neanche troppo. Si è scomodato
addirittura il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio, per
ribadire che la nostra democrazia è sana e seria. Da membro della delegazione
OSCE vorrei fare presente che l’Organizzazione di cui faccio parte con orgoglio
ha già monitorato le elezioni di Stati Uniti, Inghilterra e Germania, tra gli
altri. Anche in questi Paesi è sospesa la democrazia? – prosegue Scagliusi (M5S) - Forse
servirebbe anche alle prossime regionali, visto ciò che è accaduto nell’ultima
tornata sfociato in ben 21 arresti con il coinvolgimento del clan barese dei
‘Di Cosola’ nell’indagine sul presunto voto di scambio mafioso nel 2015 in
Puglia o con altri casi plateali, denunciati anche dallo stesso Movimento 5 Stelleâ€.
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L’attivitÃ
di monitoraggio elettorale costituisce una componente fondamentale della
politica dell’Unione europea ed ha già visto la partecipazione di
delegazioni OSCE in altri Paesi, a prescindere dal loro tasso di sviluppo
democratico, come avvenuto recentemente in Stati Uniti ed in Gran Bretagna.
Un monitoraggio che ha visto protagonista anche l’Italia quando, nel
2006, su invito del Ministero degli Affari Esteri italiano, Gianfranco Fini, l’ufficio
dell’OSCE per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR), basato a
Varsavia, inviò una delegazione per le elezioni politiche.
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“Purtroppo
il vero problema di questo Paese sono l’arroganza e l’ipocrisia di alcuni
personaggi –
continua il deputato 5 Stelle Scagliusi – abituati a muoversi in un certo modo e che
hanno portato l’Italia ad essere tra i più corrotti d’Europa, se non il più
corrotto. Se i partiti agiscono in tutta onestà garantendo la correttezza del
voto, perché si agitano così tanto? Cosa li preoccupa? Di certo la nostra richiesta
non preoccupa i cittadini siciliani che hanno già manifestato la loro
approvazione. L’elenco dei candidati ‘impresentabili’ presenti nelle liste che
sostengono gli aspiranti presidenti della giunta regionale, sia della
coalizione di centrodestra sia di centrosinistra, desta particolare
preoccupazione ai fini della regolarità del voto. Oltre a personaggi colpiti da
accuse gravissime – prosegue
Emanuele Scagliusi (M5S) – vi sono anche numerosi casi di
candidati sotto inchiesta per reati legati specificamente al procedimento
elettorale: in molti sono colpiti da accuse come truffa aggravata, corruzione
elettorale e voto di scambio. Si tratta di situazioni che tipicamente conducono
ad una atmosfera di intimidazione nei confronti della cittadinanza che turba il
regolare svolgimento della competizione elettorale. Insomma, il rischio di
inquinamento del procedimento elettorale – conclude il deputato
pugliese 5 Stelle -Â in Italia di certo non ce lo siamo inventato
noi e nulla lascia presagire che le imminenti elezioni siciliane, data anche la
loro primaria rilevanza anche dal punto di vista nazionale, saranno libere da
inquinamenti estranei alle logiche proprie di una competizione in un paese
democratico.
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da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it
342.8632827
AGRICOLTURA:
ECCO LE NOVITÀ PREVISTE CON LA REVISIONE DELLA PAC
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Pronto
per la votazione del 9 novembre al Parlamento europeo il Regolamento Omnibus
della Politica Agricola Comune. Per L’Abbate (M5S), “raggiunti importanti
obiettivi ma manca la visione futura della PAC post 2020â€
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La revisione
di medio termine della Politica Agricola Comune (PAC) è in dirittura di
approvazione. La votazione al Parlamento europeo è prevista per il 9
novembre prossimo. Sette gli aspetti su cui si è concentrato l’accordo tra
il Consiglio e il Parlamento. Nell’accordo viene mantenuta la definizione di agricoltore
attivo, disciplinata nel 2013 per evitare che le risorse PAC finissero
nelle mani di chi agricoltore non è, ma con la possibilità di deroghe
specifiche strumentali a contenere il carico amministrativo degli Stati Membri
previa approvazione della Commissione. Sul versante dei pagamenti diretti,
per tutti gli agricoltori che investono oltre il 75% della propria superficie
agricola in leguminose e foraggere e per tutti coloro che lasciano a riposo
oltre il 75% della loro superficie l’obbligo del greening viene
cancellato, indipendentemente dall’ampiezza dell’azienda, risolvendo il
problema dei medicai. Sempre sul greening, l’obbligo del focus ecologico viene
eliminato per tutti coloro che lasciano a riposo oltre il 75% della loro
superficie e viene valorizzato il ruolo ambientale delle azoto fissatrici.
Inserita la possibilità per gli Stati Membri del raddoppio delle risorse per i
pagamenti diretti ai giovani agricoltori mentre sarà possibile rivedere
annualmente i settori beneficiari degli aiuti accoppiati, in chiave
anticiclica.
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Sulla
gestione del rischio in agricoltura è stato finalmente proposto di
abbassare la soglia di indennizzo contemplata per il nuovo meccanismo di
stabilizzazione dei redditi settoriale che è stato anche esteso alle
assicurazioni, portando al 20% la perdita di prodotto necessaria per
l’attivazione del pagamento del premio. È stata anche innalzata dal 65 al 70%
l’intensità del contributo pubblico e introdotta la possibilità di utilizzare
indici economici per la misurazione delle perdite. Nell’ambito dello sviluppo
rurale vi è l’indirizzo di rafforzare gli effetti delle
provvidenze per il primo insediamento dei giovani, la partecipazione ai regimi
di qualità e gli investimenti effettuati dagli agricoltori nell’ambito dei
piani di sviluppo rurale. Relativamente alle misure di mercato,
invece, la direzione è di dare maggiore forza contrattuale alle formule
organizzative degli agricoltori. Le Organizzazioni di Produttori (OP) e AOP
(Associazioni di Organizzazioni) operanti nel settore lattiero caseario
potranno avvalersi della contrattualizzazione scritta obbligatoria e le misure
del pacchetto latte vengono estese oltre il 2020. Inoltre, c’è la proposta
di revisione dell’intervento per affrontare le crisi di mercato, dando
immediatezza alle misure di riduzione della produzione, utilizzate con successo
durante la crisi del latte.
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“Questi
sette punti sono stati l’oggetto dell’accordo – commenta il deputato
pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla
Camera – Ora attendiamo la votazione del Parlamento europeo ma sembra
che si siano raggiunti tre importanti obiettivi: abbassamento della gestione
del rischio, erba medica come greening e controllo dell’offerta. Ad essere
totalmente assente – prosegue il deputato 5 Stelle – è la visione
futura della PAC post 2020 che, a nostro parere, dovrebbe essere calendarizzata
il giorno successivo alla votazione, prevista per il 9 novembre prossimoâ€.
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