Cosenza si veste di
Oriente con Pierfranco Bruni parlando della “pietra d’Oriente” alla Biblioteca
Nazionale. Quasi una visione in cui il segno dei simboli si legge nella figura
di un talismano che ha profezia e provvidenza. Gesù, Giuda, Maria di Magdala, Pilato
e Paolo nel cammino alla ricerca degli Oriente e degli Occidenti sono i
protagonisti che si raccontano in “La pietra d’Oriente” (Pellegrini in
Mondadoristore) di Pierfranco Bruni che verrà presentato,
venerdì 13 ottobre alla Biblioteca Nazionale di Cosenza del Mibact Piazza
Toscano, alle ore 18.00.
L’iniziativa è
organizzata dal Ministero Beni Attività Culturali e Turismo – Biblioteca
Nazionale, dalla Fidapa di Cosenza e dalla Casa editrice Pellegrini. I saluti
saranno rivolti dalla Direttrice della Biblioteca Rita Fiordalisi, dalla
presidente della Fidapa Anna Cerrigoni. L’intervento critico sarà svolto da
Teresina Ciliberti. Coordinerà Antonietta Cozza.
Il romanzo di
Pierfranco Bruni (su https://www.youtube.com/watch?v=60WO8CX-2YU&feature=youtu.be
e https://www.youtube.com/watch?v=YG730Gd5Fjo&feature=youtu.be
curati da Anna Montella) presenta un forte inciso proprio nella condizione
geopolitica in cui si trova a vivere il Mediterraneo e l’Oriente nella sua
articolazione geografica.
È certamente un romanzo, ma come le metafore e l’estetica della filosofia si
intrecciano, negli scritti di Pierfranco Bruni, con la letteratura tra prosa e
poesia.
<< Nelle pagine di Bruni, ha affermato Gerardo Picardo, la
memoria è un abbraccio o una condanna. Narra di identità non sconfitte eppure
dolorose perché “c’è sempre una ruga solcata dalle mani”. Giuda si è smarrito,
come Ulisse che ha dovuto combattere la perdizione per ritornare a Penelope e
alla sua terra. Il Nazareno e Giuda sono ancora insieme sui sentieri del tempo.
“Gesù gli teneva la mano. Non hai sfidato me – gli dice – ti sei voluto
sfidare. Il tuo peccato non è il tradimento, è quello di non essere stato
capace di resistere e di aspettare. Non hai saputo sperare”. Si è contrapposto
alla Verità con una sua verità>>.
Un romanzo già tradotto in diverse lingue offre spazi a chiavi di lettura
importanti nell’intreccio tra metafisica e religioni tanto che nell’ultimo
capitolo si parla di Tunisi e di una donna con il velo, Nadine, che incontra il
suo amante alle porte della Medina. Un capitolo che prepara un nuovo
romanzo sempre sulle vie dell’Oriente.
Bruni, attento conoscitore del mondo mediterraneo e orientale fa incontrare, in
una lettura buddista, le fedi ed è una significativa finestra aperta sulle
culture diverse che incontrano il linguaggio della letteratura.