Comunicazioni DIREZIONE ITALIA
martedì 10 ottobre 2017
da Uff. Stampa DIT
LEGGE ELETTORALE, FITTO: MEGLIO QUESTA CHE IL NULLA, PECCATO UTILIZZARE LA FIDUCIA IN QUESTA MATERIA
Dichiarazione del presidente di Direzione Italia, on. Raffaele Fitto
Lo abbiamo detto in Commissione e lo ripeteremo in aula : la legge elettorale è un passo avanti rispetto alla situazione esistente.
I collegi sono un fatto positivo, che possono avere un effetto aggregante, inducendo le coalizioni a unirsi prima.
Restano perplessitĂ sull'assenza di una maggioranza certa, sugli oneri di raccolta firme imposti ad alcuni (e non ad altri), sull'impossibilitĂ , per la parte proporzionale, di scelta dei candidati da parte degli elettori ed ovviamente sulla fiducia, che non dovrebbe mai essere utilizzato in questa materia.
Bruxelles, 10 ottobre 2017
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VERTENZA ILVA, FITTO: IL GOVERNO NON FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE SULLA PELLE DEGLI OPERAI
Dichiarazione del presidente nazionale di Direzione Italia, on. Raffaele Fitto
A giugno ci hanno raccontato che la cordata Am Investco Italy, formata da Acerlor Mittal e Marcegaglia, avesse tutte le carte in regola per l’acquisizione dell’Ilva e che “nessun lavoratore sarebbe stato licenziato”. Il governo è andato avanti come un treno, nonostante gli stessi tecnici dei commissari, ma non solo loro, avevano definito gli investimenti “incoerenti” e quindi insufficienti a garantire sviluppo e occupazione, già dall’allora si parlava di oltre 5mila esuberi.
Appare, quindi, chiaro che oggi il Governo non sta aprendo trattative sul piano occupazionale, non sta cercando di ridurre gli esuberi, ma sta solo impedendo l’applicazione del Jobs Act , quello stesso contratto che Renzi ha introdotto nel mondo del lavoro, calpestando i diritti salariali.
Ieri l’ennesima dimostrazione che il Governo sull’Ilva sta facendo fare campagna elettorale: strizza l’occhio ai sindacati e tira le orecchie alla cordata che ha scelto. Le assicurazioni del ministro De Vincenti che parla di ricollocazione dei lavoratori in esubero per le attività di Bonifiche non ci convincono. Il rischio è che questi lavoratori restino nell’amministrazione straordinaria e quindi a carico dello Stato, ovvero di tutti gli italiani
Bruxelles, 10 ottobre 2017
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