Comunicazioni M5S
sabato 30 settembre 2017
M.Altamura, consigliera M5S Comune S.Giorgio J., G. L'Abbate e E. Scagliusi, deputati pugliesi M5S
Giovedì 28 settembre si è tenuto
il consiglio comunale di San Giorgio Jonico e dopo aver esaminato il punto sul
mantenimento delle partecipazioni nelle aziende CTP e GAL, si è aperta la
discussione riguardo la proposta, presentata dalla portavoce M. Altamura
(MoVimento 5 Stelle), sull’adozione del “Bilancio partecipativo e trasparente”.
“Lo scopo della mozione è quello
di coinvolgere tutti i cittadini nelle decisioni di impegno delle risorse
economiche”, spiega la consigliera Altamura “nel nostro programma elettorale,
l’adozione del bilancio partecipativo è uno dei punti più importanti, oltre ad
essere un fondamentale strumento per la trasparenza sugli investimenti dei
soldi della comunità , per questo motivo la sua adozione ci è sembrata un passaggio
indispensabile perché San Giorgio Jonico inizi quel percorso che, si spera, la
porterà ad essere un’eccellenza fra le provincie tarantine. La mozione,
presentata a Giugno, ha stimolato il consiglio comunale ad un confronto acceso
e partecipato sia sul piano tecnico che politico. Sia i partiti di governo che
quelli di opposizione hanno ritenuto troppo “avanti con i tempi” la nostra
proposta, secondo la loro opinione infatti, i cittadini sangiorgesi non
sarebbero ancora pronti a tale coinvolgimento nella vita amministrativa del
paese.
La proposta finale, quella che
poi ha avuto l'unanimità  dei consensi, è stata quindi quella che volge ad
iniziare un percorso che abbia come obiettivo l’adozione del bilancio
partecipativo partendo da quello sociale. Dal prossimo anno, quindi, i nostri
concittadini, grazie al nostro impegno, e perché no, grazie anche al
fondamentale supporto dell’amministrazione, potranno, accedendo al sito
istituzionale del comune, guardare con i propri occhi come i loro soldi sono stati
impiegati.
Per noi del M5S è fondamentale
mettere i cittadini nelle condizioni ideali di partecipare attivamente alle
scelte dell’amministrazione, perciò possiamo ritenerci soddisfatti del
risultato ottenuto. Le difficoltĂ che in altri comuni, consiglieri del M5S
stanno avendo nel portare avanti proposte che aiutino il cittadino a
partecipare alla vita politica, da noi sembrano essere passate in secondo
piano, anche perché probabilmente stiamo dimostrando che, se le proposte sono
fatte bene e con criterio, vengono apprezzate indipendentemente dal colore
politico. Certo non possiamo essere soddisfatti al 100%, ma abbiamo fatto
enormi passi in avanti,rispetto alle difficoltà iniziali.”
Conclude la portavoce Altamura
“La strada verso il coinvolgimento diretto della popolazione nelle scelte
dell’amministrazione è lunga e tortuosa, ma non ci fermeremo. Faremo di tutto
per portare a termine ogni punto del nostro programma, perché, come dissi
qualche anno fa ad una ex consigliera di opposizione, il ruolo di noi
consiglieri è quello di controllare e proporre, fare opposizione dicendo solo
“no” significa non svolgere a pieno il proprio mandato.”
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da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
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342.8632827
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PUGLIA:
85 COMUNI BENEFICERANNO DELLA LEGGE SUI “PICCOLI BORGHI” APPROVATA DAL SENATO
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Diviene
legge il provvedimento normativo per contrastare lo spopolamento dei paesini
con meno di 5.000 abitanti. Un ampio ventaglio di opportunitĂ con un fondo di
100 milioni di euro in dotazione
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Approvata
definitivamente al Senato la legge sui “piccoli borghi”, che prevede di
finanziare gli investimenti nei piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti,
schiacciati dai vincoli del Patto di StabilitĂ , con un fondo da 100 milioni
di euro per il periodo 2017-2023. In Puglia ne beneficeranno 85 comuni
(in pratica uno su tre dei 258 totali): dal piĂą piccolo Celle San Vito, in
provincia di Foggia, con circa appena 200 abitanti al salentino Andrano (4.962
residenti stando agli ultimi dati disponibili). La piĂą interessata tra le province
sarĂ quella di Lecce con 40 paesini, seguita a ruota dalla Capitanata con
38, poi Taranto con 5 e la Terra di Bari con soli due comuni. La legge intende
portare sostegno per lo sviluppo strutturale, economico e sociale di questi
territori, cercando di combattere lo spopolamento puntando su banda larga,
alberghi diffusi, misure per il contrasto al dissesto idrogeologico con
contributi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare, la tutela
dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade ed edifici scolastici e la
promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta.
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“Un
importante provvedimento che regala a tante realtĂ altrimenti dimenticate una
grande opportunità per il futuro – dichiarano i deputati pugliesi
Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S) – Si tratta di un percorso
durato anni, iniziato a settembre 2013 e proseguito su spinta della nostra
collega Terzoni con l’obiettivo di salvare e valorizzare i borghi d’Italia a
rischio spopolamento ed estendere così alle aree interne una politica di
sviluppo sinora incentrata quasi solo sulle grandi città ”.
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Per
accedere ai finanziamenti, i piccoli comuni dovranno rientrare almeno in una
di queste categorie: essere centri collocati in aree interessate da
fenomeni di dissesto idrogeologico, oppure caratterizzati da marcata
arretratezza economica, o anche comuni soggetti a spopolamento o con disagio
insediativo sulla base di specifici parametri (indice di vecchiaia, numero di
occupati, …). Anche frazioni piccole con questi requisiti, incluse in comuni
superiori ai 5 mila abitanti, potranno fare domanda di accesso agli
stanziamenti. I fondi previsti complessivamente sono 100 milioni (10 milioni di
euro per l’anno 2017 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al
2023) e gli investimenti serviranno a opere di riqualificazione con interventi
pubblici di aree di particolare pregio all’interno dei centri storici. I
comuni potranno anche comprare immobili dismessi per contrastare lo stato di
abbandono e degrado, acquisire o stipulare intese per il recupero di case
cantoniere e di stazioni ferroviarie non più utilizzate, nonché stipulare
convenzioni con le diocesi e altri enti religiosi riconosciuti per tutelare il
patrimonio artistico e valorizzare cammini e circuiti storici. Inoltre, alcune
risorse vengono messe a disposizione per il piano istruzione che riguarda il
collegamento delle scuole poste in aree rurali e montane, l’informatizzazione e
la progressiva digitalizzazione della didattica e soprattutto il sostegno
all’avviamento di imprese giovanili. Oltre ciò, il testo prevede la possibilitĂ
di destinare soldi per la banda larga in quei comuni dove gli operatori di
telecomunicazioni non hanno interesse a investire e quindi non ancora
attrezzati con reti di connessione veloce e ultraveloce. Infine, per i centri
sprovvisti di servizio postale ci sarà l’opportunità anche di stipulare
apposite convenzioni, di intesa con le organizzazioni di categoria e con la
societĂ Poste Italiane, al fine di dare modo al cittadino di pagare imposte e
fare vaglia presso gli esercizi commerciali.
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“Interventi
fondamentali per ristabilire il tessuto economico e sociale dei comuni che
vivono una vera e propria crisi demografica – concludono Scagliusi e
L’Abbate (M5S) – nonché un ventaglio di possibilità di utilizzo dei
fondi pubblici molto vario che rappresenta una grandissima opportunitĂ per
numerose zone della Puglia”.
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