richiesta di sospensione elezioni regionali in sicilia
lunedì 25 settembre 2017
da Giuseppe Quaranta masaniello.40@gmail.com
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
e p.c. Al Presidente del Consiglio dei Ministri
AL MINISTRO DEGLI INTERNI
AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
AL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI
AI PREFETTI DELLA SICILIA
AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE
AL SINDACI DEI CAPOLUOGHI
AI PRESIDENTI DI TRIBUNALI
AI CAPI DELLE PROCURE
ALLA STAMPA CARTACEA E TELEVISIVA
AI CONTROLLORI DELLA STAMPA
alla Comunità Europea e Internazionale
oggetto : Richiesta di sospendere le consultazioni elettorali Regionali della Sicilia
Egregio Presidente della Repubblica «Mattarella» e per conoscenza tutti gli altri, dal Presidente del Consiglio dei Ministri «Gentiloni» ai Ministri della Giustizia, Interno e Comunicazioni, ai Prefetti e a tutti gli Autenticatori presenti in Sicilia, sino alla Stampa e i suoi controllori e alla Comunità Europea e Internazionale, Vi continuiamo a scrivere per dimostrarvi, ancora una volta, che gli ostacoli messi in piedi dalla «burocrazia» danneggià la Vostra Comunità , visto che il fascio dei partiti usa manipolare e sottomettere qualsiasi cittadino, soprattutto se questo opera nelle istituzioni e serve, sia ad imbavagliare e ostacolare i cittadini che intendono liberare il paese, dal fascismo camuffato che attualmente occupa tutte le istituzioni in sicilia.
I fatti stanno a dimostrare quello che denunciamo, già dall'anno 2015, questi organismi inquinati non ci consentirono la presentazione di liste alle regionali di puglia e campania e a varie città dove si rinnovavano le amministrazioni, negandoci gli autenticatori. Vano fu la nostra sollecitazione ,sia ai prefetti che ai ministri competenti, come vana fu la richiesta di sospendere le consultazioni per ripristinare la legalità e attuale leggi e costituzione.
anche nell'anno 2016, successe la stessa cosa, per le città di milano-torino-bologna-napoli-palermo e tante altre, le nostre richieste vennero cestinate da questa «burocrazia» gestita dai poteri forti, che noi abbiamo coniato, come il fascio dei partiti.
Infatti si adoperano allo stesso modo, del camerata Mussolini che per vincere le elezioni mise fuorilegge tutti i partiti, perchè lui era il Fascismo, costoro si accordano prima e camuffandosi da democratici esclusono tutti quelli (come lo erano i partiti politici dell'epoca) che potrebbero metterli in minoranza oppure allontanarli dalle istituzioni. Anche allora, egregio Presidente non ci fu alcuna risposta e provvedimento nei confronti, sia degli autenticatori che dei ministri che dovrebbero controllare e far applicare, senza alcuna interpretazione burocratese, la legge 53 del 1990 (che riguarda gli autenticatori). Tutto questo non è servito a nulla, perchè proprio a taranto abbiamo scoperto le modalità di come tutti i partiti, usano raccogliere prima le firme per poi autenticarle. Gia' dall'anno 2015 ci siamo rivolti alle procure della repubblica, senza aver alcun risultato se non quello di venire puntuamente archiviati oppure rigettati cosi' come hanno fatto all'unisono tutte le procure della repubblica siciliane.
Il fatto è gravissimo, sia perchè Prefetti e Ministri sono latitanti oppure dobbiamo pensare che il fascio dei partiti ha già rioccupato il paese, laddove non è riuscito il fascismo singolo, lo si raggiunge ammucchiandosi, in cooperativa per essere certi di rimanere a sgovernare il Paese.
Noi degli I.D. (componente dello UOI > Unico Organismo Indipendentista) Rifacciamo Richiesta di sospensione della consultazione elettorale della Regione «speciale» Sicilia, visto che a tutt'oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva, riguardante l'uso di autenticatori concessi sia dai sindaci e presidenti di province, che dai presidenti di tribunale e dai capi delle procure della repubblica dell'intera isola.
Come non sappiamo, cosa hanno fatto i ministri della giustizia, dell'interno e delle Comunicazioni, riguardo lo strano comportamento di rigetto delle legittime richieste di ottenere un autenticatore, visto che l'intero fascio di partiti, ha realizzato le stesse cose del camerata mussolini, eliminando solo per loro le firme da raccogliere ed escludendo i cittadini di questa repubblica a parteciparvi.
Pertanto resta solo a Lei Presidente di intervenire pesantemente contro chi vuol istaurare la prassi fascista in una parte importante del nostro Paese.
Infatti, lo dimostra il comportamento fazioso dei capi delle procure nel rigettare le nostre richieste, (e ci andato bene, potevano già indagare sul nostro essere indipendentista, così come sta avvenedo in spagna) prendendole volutamente per denunce penali. (dal momento che all'unisono tutte le procure affermavano le stesse cose)
Ribadiamo, Egregio Presidente della Repubblica, che negli altri paesi, adottano e riconoscono l'autodeterminazzione dei popoli, vedi la spagna, l'inghilterra, dove gli indipendentisti partecipano e sono presenti nei vari parlamenti, al contrario dell'italia che dal 2016, proprio gli autenticatori «arma del sistema burocratico» vengono usati contro di noi, calpestando la Costitituzione e la legge 53 del 1990. (che riguarda l'uso degli autenticatori).
Riteniamo che la legge và interpretata nella ESIGENZA degli anni tremila , dove una grande maggioranza di persone non vuole neppure vederci (che sono poi gli astensionisti), l'altra che era grande, deve fare i conti con la propria credibilita' e non riuscendoci, s'inventa liste civiche che di civismo no n hanno niente, sono liste camuffate dai partiti che non sono in grado di presentarsi da soli, restiamo solo noi i nativi che vogliamo partecipare, ma abbiamo un ostacolo, che autenticatori insieme al Prefetto e sostenuti dai ministri dell'interno e della giustizia (tutti uniti ci spingono ad essere come loro oppure a restarne fuori), per questo non vogliono interpreatre la legge, darle un regolamento, che abbiamo persino proposto,ma senza ricevere alcuna riposta.
Ci chiediamo questa è la democrazia che rappresentate ?
Ritenavamo di trovarci in un paese che afferma di essere democratico, ma scopriamo tutt'altro, dopo i tanti ostacoli e un chiaro silenzio di indifferenza e menefreghismo da parte di tutti, finalmente sappiamo che in questo Paese è vietato partecipare a qualsiasi consultazione.
Perchè ?! lo dimostrano le richieste inevase e cestinate, dal fascio di partiti, che da tempo occupano e tengono “sequestrati†tutti gli organi di questo Stato.
Centinaia di migliaia di autenticatori, quasi tutti di parte (consiglieri comunali e provinciali, sindaci, assessori e presidenti comunali e provinciali, funzionari comunali e provinciali), gli altri hanno perso fortemente l'imparzialità e la giusta giustizia (denunce che anche i vari davigo-gratteri-ed altri fanno pubblicamente), ritrovandosi a sostenere i poteri «forti» che ci impediscono di partecipare. Stessa cosa avviene nel mondo dell'informazione, dove anche lì sono arrivati per farci NEGARE l'uso di tutti i mezzi di comunicazione (giornali e televisioni).
Pertanto, di fronte a tale INGIUSTO e continuato OSTACOLO, le chiediamo, ancora una volta, di consentirci urgentemente la raccolta delle firme, fornendoci idonei e liberi autenticatori (anche attraverso ordinanze o circolari ministeriali che obbligano e incentivino tutto il personale che deve essere utile, soprattutto alla libertà e alla democrazia).
INIZIANDO AD ELIMINARE QUEL VANTAGGIO CHE IL FASCIO HA OTTENUTO, FACENDOSI UNA LEGGE PER ESONERARE LA RACCOLTA DI FIRME DI SOTTOCRITTORI PER PARTECIPARE ALLE ELEZIONI; COSI' COME RIPRISTINARE LA COSTITUZIONE E LE SUE LEGGI CHE IN SICILIA SONO STATE MODIFICATE, ARRIVANDO AD ESCLUDERE LA PARTECIPAZIONE DI CITTADINI DELLA REPUBBLICA;
NELLA RICHIESTA DI SOSPENSIONE DELLE CONSULTAZIONI REGIONALI IN SICILIA
Infatti, sospendendo qualsiasi consultazione oppure rinviarla, almeno di 120 giorni, in modo di riuscire a raccogliere le firme necessarie, con la presenza di questo Stato che deve «garantire», la presenza fisica per strada o piazza, di autenticatori indispensabili, sia ad avere liste certe e legittime e non invece come sta succedendo nell'intero paese, dove e' uso e consuetudine raccogliere prima le firme e poi portarli agli autenticatori, cosa che dimostreremo nella presentazione del nostro reclamo alla commissione.
Pensiamo che sia inutile ricordarle di richiamare i Ministri e l'intero governo gentiloni, sulla necessità di avere un regolamento sul giusto uso di tutti gli autenticatori;
Infine, si chiede anche un richiamo severo, seguito da sanzioni, espulsioni ed anche chiusure provvisorie di tutti quei mezzi di comunicazione che hanno consentito «il silenzio stampa sull'affaire delle firme false», con l'impegno di far cessare qualsiasi finanziamento alla stampa cartacea e televisiva.
Bisogna tener presente, che tali e gravissimi comportamenti, vanno avanti da decenni, dove questa Stampa, chiaramente di Regime, continua imperterrita a manipolare - censurare e annullare le nostre realtà , visto, che proprio i Vostri «sottoposti», come il Garante dell'editoria o della Stampa libera «agcom», oppure il Ministro delle Telecomunicazioni e per ultimo anche dalla Associazione dei giornalisti (ordine e quant'altro).
Caro Presidente, questa drammatica situazione è molto importante e non potete non accorgerVi del danno che sta provocando nel Paese. E' necessario che vada considerato come l'unico fattore di legittimità , dato il proliferare di fatti identici, che da tempo denunciamo e che dalle indagini della polizia giudiziaria, abbiamo parecchie centinaia di indagati e centinaia di rinviati a giudizio, proprio su firme e candidati falsi.
Penso che non vogliamo uno stato allo sbando, che non si riesce a gestire il paese, in quanto è lasciato agli affaristi annidati nel «fascio dei partiti» che hanno realizzato solo la malagestione in qualsiasi settore e per quanto ci riguarda sino ad oggi hanno solo penalizzato il Paese, la comunità , la democrazia e la libertà .
Siamo stanchi che lor signori non intendono darci alcuna spiegazione, nè i motivi di questo silenzio, riguardo soprattutto le nostre richieste e volontà .
Il Vostro continuato silenzio, non ci darà altro che alzare i toni del dissenso e della sfiducia, soprattutto nella mancanza di quella libertà che tanto stronbazzate e pubblicizzate.
nell'attesa, salutiamo distintamente.
Il Presidente degli I.D. - Peppe Quaranta
Taranto, 23 settembre 2017
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