Il 44° Premio Scanno vedrà come tematiche
culturali Pavese, Totò e Ovidio
Sabato 16 Settembre Scanno
Il
Premio Scanno nasce per iniziativa di Riccardo Tanturri de Horatio, professore
universitario di Lingua e Letteratura Italiana, scrittore, poeta e giornalista.
Inizialmente voluto come riconoscimento letterario, presto moltiplica le
sezioni fino ad arrivare ad essere un importante premio multidisciplinare del
panorama culturale italiano. La cerimonia di premiazione si terrà in piazza
della Codacchiola, nel centro della splendida Scanno, alle ore 16 di sabato 16
settembre 2017.
Nella mattinata dello stesso
giorno, alle ore 10.30, nell’Auditorium Guido Calogero, ci sarà un importante
incontro di studi dal titolo “E se Pavese avesse conosciuto Totò avrebbe
capito? A 50 anni dalla scomparsa di Totò e a 70 anni dai Dialoghi di Pavese”.
A coordinare l’incontro, Giulio Rolando, Direttore del “Cerchio”. Relaziona
Pierfranco Bruni, Vicepresidente Nazionale del Sindacato Libero Scrittori.
A seguire, alle ore 11.30, sempre nell’Auditorium Guido
Calogero, prenderà vita la tavola rotonda “Ovidio. Un Bimillenario nella nostra contemporaneità.
Dall’Abruzzo alla Romania”, coordinata da Pierfranco Bruni. I relatori saranno
Marilena Cavallo, docente di Lettere e latinista.
Nel primo incontro si
parlerà del tema: “E se Pavese avesse conosciuto Totò avrebbe capito?” A 50
anni dalla scomparsa di Totò e a 70 anni dai Dialoghi con Leucò.
Il tema ha una chiave di
lettura articolata e gioca molto su due riferimenti: l’ironia e il mito. A
proporre la discussione su Totò sarà Giulio Rolando, direttore della rivista
“Il Cerchio”, mentre ad aprire una discussione su Cesare Pavese sarà lo
scrittore Pierfranco Bruni e Vice presidente nazionale del Sindacato Libero
Scrittori Italiani che tratterà del Pavese antropologico all’interno di un
processo in cui il mito diventa l’espressione fondamentale per cercare di
interpretare i riferimenti dell’ironia nella classicità. Farà da scenario
un Video sullo stesso tema curato sia da Pierfranco Bruni che da Stefania
Romito.
Una problematica complessa
e comparata che si pone, comunque, un interrogativo che è quello del
Pavese tragico e di un Totò in cui l’umorismo diventa ironia. Una questione non
solo letteraria e cinematografica, ma anche esistenziale. Infatti entrambi,
Totò e Pavese, si sono confrontati costantemente con viaggi in cui il tempo come
memoria è rimasto centrale. Sia Pavese che Totò nascono come poeti e la poesia
li accomuna in una visione sia onirica che tragica. Cercano di trovare una via
di uscita nella parola scritta e nella parola recitata. Due anniversari
importanti che segnano l’incontro tra poesia, teatro e cinema. Infatti anche
Pavese si occupò di cinema scrivendo alcuni soggetti cinematografici tratti
dalle sue opere.
Un napoletano e un torinese
a confronto, i quali apparentemente sembrano non avere nulla in comune ma scendendo
nella profondità dei loro linguaggi ci si rende conto che ogni modello
linguistico diventa una eredità espressiva. Nel corso dell’incontro sarà
proiettato un Docu Video rappresentativo del profilo dei due personaggi.
Mentre il secondo incontro
riguarderà: “Ovidio. Un Bimillenario nella nostra contemporaneità. Dall’Abruzzo
alla Romania”. Coordinato da Pierfranco Bruni, vedrà relatrice Marilena
Cavallo, docente di Lettere e latinista. Si viaggerà intorno alla figura e alle
opere di Ovidio iniziando dalle opere amorose, gli Amores, appunto,
attraversando le opere di mezzo come la grandiosa opera Le Metamorfosi
fino a toccare le sue opere scritte in esilio.
L’incontro di Ovidio
cercherà di porre all’attenzione un poeta tra due epoche. Infatti Ovidio nacque
a Sulmona nel 43 a . C. e morì in esilio nel 17/18 d. C. visse nell’epoca di
Augusto e di Tiberio. La sua opera è stata caratterizzata da fasi esistenziali
e letterarie. Le fasi ovidiane, infatti, hanno caratterizzato non soltanto
l’opera e la vita di Publio Ovidio Nasone, ma hanno influito sulla letteratura
che si è intrecciata tra un modello greco e un modello mediterraneo, latino.
La grecità è stata sempre
uno scavo profondo nell’opera di Ovidio, ma anche nella sua vita e nel suo
concepire la vita, e dentro questa visione ovidiana la figura di Saffo è stata
fondamentale. Bellezza ed eleganza sono l’estetica della parole che si fa
stile. La presenza di Ovidio, all’interno dei processi letterari è leggera,
silenziosa, articolata attraverso diversi modelli e moduli poetici e letterari,
ma è costante e profonda.
Nella relazione di Marilena
Cavallo verrà evidenziato un Ovidio che crea, dopo i nuovi lirici latini e dopo
la presenza ingombrante di Virgilio, un vero e proprio Rinascimento della
parola, nella quale la bellezza dello stile e l’eleganza costituiscono i veri
capisaldi di una letteratura nuova e di un linguaggio in cui lo stile, la forma
l’immagine costituiscono il passaggio dall’antico al classico. L’esiliato
Ovidio resta una voce presente con le sue verità, il suo dolore e il percorso
metafisico tra sublime, mito e sogno. Proprio in questo percorso si ascolta
l’esilio e la parola. Un Bimillenario ovidiano che parte proprio dall’Abruzzo.
Ad apertura verrà proiettato il Video dedicato ad Ovidio, a cura di Anna
Montella, dal titolo: “Ovidio. Culta placent”, un Progetto che potrà
essere apprezzato anche in un percorso in Cartella.
Il “Premio Scanno”, ideato
dal professor Riccardo Tanturri de Horatio, annovera nell’albo d’oro della
sezione Letteratura nomi del peso di Peter Handke (vincitore 2016), Folco
Quilici, Mario Soldati, Mario Vargas Llosa, Banana Yoshimoto, Harold Bloom.
Accanto ai grandi nomi della letteratura internazionale, per il secondo anno,
il Premio si apre agli esordienti con una sezione dedicata alle opere inedite.
La Fondazione Tanturri, guidata da Alessandra
Schoenburg Tanturri e da Manfredi Tanturri de Horatio, in collaborazione
con l’Università degli studi di Teramo, ha infatti istituito una Sezione
Giovani, riservata a tutti coloro che intendono candidare un racconto
letterario che possa definirsi Opera prima.
La 44esima
edizione del Premio Scanno vedrà un vincitore per ognuna delle dieci sezioni:
Diritto, Economia, Ecologia, Musica, Medicina, Antropologia, Letteratura,
Alimentazione, Valori, Sociologia, più il Premio Opera Prima.