Ovidio accanto a
Corinna di Pierfranco Bruni
di
Evelyn Zappimbulso
L’Ovidio
di Pierfranco Bruni racconta anche la metafora e l’amore per Corinna. Il dolce
e antico suono della cetra, affreschi di donne amate, vere e surreali, opere
sculturee latine e greche che fermano attimi di passione, scorci classici di
città eterne, in una ritmata sequenza delicata fanno da cornice alle parole di
Pierfranco Bruni nel Video dal titolo: “Ovidio accanto a Corinna…”
(https://www.youtube.com/watch?v=9CsLm5xSU0k), che si racconta come Ovidio nel
ricordo di una notte che trascina rimembranze antiche di un amore eterno, non
più reale, ma sempre presente nello sguardo di chi è innamorato, per rimanere
vivi nel ricordo, perché:
"si muore nel momento in cui
gli occhi di una donna non catturano più".
Nella
voce di Pierfanco, novello Ovidio esulo d'amore e di terra natia, si captano
"tristia" (tristezze), si avvertono la solitudine e i lamenti
dell'esule; la desolazione che lo circonda; il rimpianto di Roma e della vita mondana,
rimpianto che, rinnovato, non fa che acuire lo strazio e l'adulazione, spesso
insistente, nei confronti del principe nella speranza, inutile, che possa
finalmente richiamarlo da una terra lontana quanto barbara, ove la vita è
sempre ugualmente grigia e le giornate interminabili.
Basta
una notte cantata dal vento ed il pensiero ingabbiante di quell'amore grande,
quanto impossibile, per ritrovarsi come Ovidio lontano da Roma, separato ormai
da quella società e da quel pubblico cui l'aveva legato un rapporto simbiotico
di gioia e vitalità e, come Ovidio, Pierfranco scopre l'essenzialità del
dolore, mentre la sua stessa esperienza umana e poetica si scarnifica nella
solitudine e nella nostalgia.
L'espressione
poetica accompagna questo processo di scavo interiore che, col tempo, si fa
sempre più asciutto e sconsolato, perché
"la vita non ha logica, non è
logica".
In
questo meraviglioso passo, Pierfranco, uomo di rara sensibilità e nobiltà d'animo,
che sa porre la donna sul piedistallo del culto antico e eterno della
sensualità, recita così, in un misto di forza espressiva e matura convinzione
"non si fa morire una donna
per amore".