Le sponde
del Mar Nero fungono da scenario al nostalgico monologo interiore dell’esiliato
Ovidio incarnato da un Pierfranco Bruni calamitizzante, straordinario
interprete delle afflizioni più intime dell’indimenticato poeta latino. Dopo
gli studi del 2016 nei quali Bruni anticipa in modo esemplare il bimillenario
di Ovidio realizza importanti contributi e altri ancora sono in itinere sino ad
un percorso teatralizzato.
L’Ovidio-Bruni,
protagonista del Video dal titolo “Io
Ovidio. Sulle sponde dell’esilio”, realizzato dal CENTRO STUDI E RICERCHE
“FRANCESCO GRISI” https://www.youtube.com/watch?v=9WURdGXWJ08, si
interroga sul perché di quell’assurdo esilio cercando le risposte dentro di sé
in un dialogare immaginario con gli imperatori romani responsabili della sua
condanna, Augusto prima e Tiberio poi. I concetti che emergono, in questo suo
struggente monologo-colloquio, sono di capitale importanza per la comprensione
dell’essenza di una cultura, la nostra, figlia della civiltà ellenica. Cultura
che Ovidio ha rappresentato nelle sue opere, prima fra tutte le “Metamorfosi”, in un recupero
della grecità attraverso i suoi affascinanti simboli e miti. Ed è stato proprio
questo, e la sua entusiastica apertura alle altre culture dei vari
“Mediterranei”, ad avergli causato l’allontanamento coatto dalla sua Patria di
origine. Motivazione esclusivamente politica, quindi, e niente affatto morale
come si dichiarò ufficialmente in un tentativo mistificante e mistificatorio
della realtà.
Il
poeta latino lancia invettive al suo imperatore accusandolo di aver dato
ascolto alle parole dei suoi mecenatisti¸ gli uomini di cultura a lui
fedeli soltanto in apparenza, totalmente privi di coraggio e di onestà
intellettuale. L’ottusità mentale è fra le accuse più ignobili che l’Ovidio di
Bruni muove nei confronti di Augusto: quel suo atteggiamento ostile nei
riguardi della cultura greca e il suo insensato rifiuto nel riconoscere
l’origine della cultura latina figlia della fusione tra le varie civiltà che
hanno abitato il Mediterraneo. Una “cecità” mentale che costituì una concausa
del crollo dell’Impero romano d’Occidente.
La tematica religiosa, imponente e
toccante, emerge nel colloquio con l’imperatore Tiberio del quale il poeta
latino ne evidenzia le debolezze caratteriali, la sua indicibile vacuità. Il
non aver voluto, o saputo, da parte di Tiberio, cogliere il senso delle parole
di Pilato, il non aver saputo o voluto riconoscere la grandezza di Gesù,
costituiscono gli aspetti più rappresentativi di una personalità
insignificante, immeritatamente elevata agli onori degli altari.
L’Ovidio di Bruni incarna i grandi
personaggi della storia, non solo letteraria, che hanno subito accuse infamanti
per aver difeso con coraggio la realtà dei fatti, ma allo stesso tempo
rappresenta un esempio concreto ed attuale del carattere di iniquità che
sovente contraddistingue i poteri forti, in un atteggiamento di prevaricazione
e oltraggio della verità.
Lo stesso trasporto e intensità
emozionale traspare da un’altra interpretazione appassionante di Pierfranco
Bruni rappresentata nel Video dal titolo “Ovidio, nella terra delle parole e
dell’esilio” realizzato dal CENTRO STUDI E RICERCHE “FRANCESCO GRISI” https://www.youtube.com/watch?v=iRg9ou3xP1o
. Anche qui l’Ovidio di Bruni affronta importanti questioni di carattere
filosofico-esistenziale e letterario riflettendo sull’insensatezza del suo
esilio, sull’importanza della memoria, il valore della Bellezza, con espliciti
riferimenti a Joseph Conrad, a Maria Zambrano, Aristofane, Ernest Hemingway,
Cesare Pavese, e ad affascinanti miti della mitologia classica. Nella seconda
parte del Video, Pierfranco Bruni inscena una passeggiata immaginaria di Ovidio
tra le strade di Tomi e lungo le sponde del Mar Nero, i luoghi dell’esilio.
Suggestiva interpretazione della condizione di straniamento e degli stati più profondi
e malinconici del poeta latino.
La tematica dell’amore è protagonista
indiscussa del Video “Amando Ovidio. Culta Placent” realizzato da Anna
Montella https://www.youtube.com/watch?v=1UgMEmUwYng.
Vedeo e Cartella molto affascinante perché Bruni incarna Ovidio e scrive nel
nome di Ovidio. Il Video, testimonianza di grande eleganza e modernità, è
basato su uno studio approfondito di Pierfranco Bruni volto alla riscoperta
della fusione tra carnalità e fisicità nell’Ars amandi di Ovidio.
Provocanti e provocatorie sono le sue “lezioni d’amore” (riportate nelle
splendide cartelle attualmente esposte nel MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE di
Taranto) ispirate all’Ars amatoria di Ovidio. L’amore è un’arte condivisa
dalla cui pratica entrambi gli amanti devono trarre simile appagamento.
Concetto, questo, che esprime la grande modernità di un poeta latino che
inneggiava, facendosi promotore e paladino, ad una vera e propria “democrazia
di amorosi sensi”.
Pierfranco
Bruni, con questi straordinari contributi, omaggia uno dei più amati ed imitati
poeti latini di tutti i tempi, in occasione del bimillenario dalla sua morte,
restituendoci il ritratto di un poeta in grado non solo di stimolare alla
riflessione, attraverso la trattazione di questioni di grande rilievo, ma di
suscitare memorabili emozioni penetrando nelle pieghe più profonde della nostra
intima essenza.